Protusione posteriore ad ampio raggio del disco intersomatico l4/l5 con aspetto estrusivo in sede
Gentilissimi Professori,da circa 2 mesi ho una fastidiosa lombosciatalgia,anche in passato ne ho sofferto(raramente),ma in questo caso persistono lievi dolori anche dopo un ciclo di toradol-muscoril,e per la prima volta un dolore persistente lungo tutta la gamba sx.
Ho 44 anni e il mio lavoro mi porta a stare per circa 7 ore al giorno in piedi,sempre in movimento e a compiere sforzi occasionalmente,vorrei sapere se è utile iniziare a praticare sport e avere un vostro parere sul referto RM Colonna Lombare, indicazioni su eventuali altre indagini da intraprendere, e se esiste possibilita' di risolvere in maniera definitiva e soprattutto senza ricorrere ad un intervento chirurgico,di seguito il referto RM.
Vi ringrazio per eventuali risposte
Per quanto possibile valutare in clinostatismo appare relativamente conservata la fisiologica curvatura lordotica lombare.
Fenomeni di spondilodiscoartrosi si osservano soprattutto agli ultimi due passaggi intersomatici lombari laddove i dischi presentano segnale maggiormente alterato e spessore ridotto su base generativa,piu' segnatamente il disco intersomatico L5/S1.
Minimo bulging discoanulare postero-bilaterale ai primi due passaggi intersomatici lombari.
Protusione postero-bilaterale del disco intersomatico L3/L4, con lieve prevalenza sinistra.
Protusione posteriore ad ampio raggio del disco intersomatico L4/L5 con aspetto estrusivo in sede mediana-paramediana e laterale-intraforaminale sinistra.
Protusione discoartrosica posteriore ad ampio raggio al passaggio intersomatico L5/S1 con iniziale accenno estrusivo sul versante sinistro.
Non evidenti processi espansivi intradurali.Nulla di significativo al tratto terminale della corda midollare visualizzato per quanto possibile valutare con sistema RM operante a bassa intensita' di campo magnetico.
Canale rachideo lombare di ampiezza relativamente conservata.
Note artrosiche iniziali si osservano anche sede interapofisiaria,in particolare nel tratto lombare inferiore.
Conservato il trofismo della muscolatura paravertebrale e degli ileopsoas nel tratto lombare inferiore.
Opportuna in primo luogo la correlazione con l'obbietivita' clinica e con idonee indagini elettrofisiologiche.
Ho 44 anni e il mio lavoro mi porta a stare per circa 7 ore al giorno in piedi,sempre in movimento e a compiere sforzi occasionalmente,vorrei sapere se è utile iniziare a praticare sport e avere un vostro parere sul referto RM Colonna Lombare, indicazioni su eventuali altre indagini da intraprendere, e se esiste possibilita' di risolvere in maniera definitiva e soprattutto senza ricorrere ad un intervento chirurgico,di seguito il referto RM.
Vi ringrazio per eventuali risposte
Per quanto possibile valutare in clinostatismo appare relativamente conservata la fisiologica curvatura lordotica lombare.
Fenomeni di spondilodiscoartrosi si osservano soprattutto agli ultimi due passaggi intersomatici lombari laddove i dischi presentano segnale maggiormente alterato e spessore ridotto su base generativa,piu' segnatamente il disco intersomatico L5/S1.
Minimo bulging discoanulare postero-bilaterale ai primi due passaggi intersomatici lombari.
Protusione postero-bilaterale del disco intersomatico L3/L4, con lieve prevalenza sinistra.
Protusione posteriore ad ampio raggio del disco intersomatico L4/L5 con aspetto estrusivo in sede mediana-paramediana e laterale-intraforaminale sinistra.
Protusione discoartrosica posteriore ad ampio raggio al passaggio intersomatico L5/S1 con iniziale accenno estrusivo sul versante sinistro.
Non evidenti processi espansivi intradurali.Nulla di significativo al tratto terminale della corda midollare visualizzato per quanto possibile valutare con sistema RM operante a bassa intensita' di campo magnetico.
Canale rachideo lombare di ampiezza relativamente conservata.
Note artrosiche iniziali si osservano anche sede interapofisiaria,in particolare nel tratto lombare inferiore.
Conservato il trofismo della muscolatura paravertebrale e degli ileopsoas nel tratto lombare inferiore.
Opportuna in primo luogo la correlazione con l'obbietivita' clinica e con idonee indagini elettrofisiologiche.
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Per decidere la causa dei dolori (=diagnosi) e di conseguenza il trattamento appropriato (=terapia), di qualunque tipo esso sia (cure mediche, cure fisiche, intervento chirurgico) è indispensabile per prima cosa averLa interrogata, ascoltata e visitata e poi aver preso visione delle immagini della RMN. Il referto non costituisce una diagnosi ma semplicemente la descrizione di ciò che il Radiologo ha rilevato guardando le immagini. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Infatti la RMN non serve mai al paziente, che ovviamente non ha gli strumenti per utilizzarla, ma serve solo ed esclusivamente al medico che l'ha prescritta perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Mostri quindi le immagini della RMN (e non il solo referto) al Suo ortopedico perché possa così completare la visita e dirLe cosa si deve fare. Se occorrano altre indagini Glielo dirà lo specialista, per gli stessi motivi già esposti.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Salve, la ringrazio per la sua risposta, naturalmente non sto cercando diagnosi definitive online ma volevo iniziare a capire un po' di piu' sull'argomento ernia discale (come evidenziato dalla RMN) a me sconosciuto, e avere piu' opinioni in merito,in accordo con il medico curante nelle prossime ore faro' l'esame elettromiografico agli arti inferiori e visita ortopedica.
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
[#3]
È più che legittimo "avere più opinioni in merito", tuttavia nel referto ci sono numerose possibili cause di dolore e per poterle riconoscere /escludere come tali è indispensabile conoscere sintomi e quadro clinico. Dire "fastidiosa lombosciatalgia" non dà nessuna informazione sulla vera sede del dolore e sulla sua irradiazione , sul tipo di dolore, sulle sue caratteristiche, sulla intensità e durata, sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc. Proprio per conoscere il quadro clinico (riflessi osteotendinei, deficit di forza o sensibilità, segni di irritazione o di compressione radicolare, trofismo muscolare, ecc) è indispensabile la visita. La RMN viene solo successivamente, per confermare e precisare la diagnosi. Quindi per "avere più opinioni in merito" ci si può fare visitare da più specialisti, senza però esagerare perché troppi pareri (spesso solo apparentemente in contrasto) possono aumentare la confusione invece di dissiparla.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 24/07/2014.
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