Esiti da frattura vertebrale l1-l4

Salve. Ho 59 anni e il 17 aprile 2014, a seguito di una caduta all’indietro, ho subito la frattura di L1 ed L4.
Dopo il ricovero presso l’ospedale Santissima Trinità di Cagliari (ove mi trovavo per motivo di lavoro), a seguito di esami specifici (lastre e risonanza magnetica) mi veniva riscontrata, oltre alle fratture, una modesta osteoporosi . Dopo 8 giorni di ricovero sono stato dimesso.
Mi è stato prescritto un mese di riposo a letto, altri due-tre di busto contenitivo TC35 più successiva terapia di riabilitazione. Ho iniziato ad alzarmi dal letto 30 giorni dopo, così come ordinatomi. Dopo una prima settimana di movimento assistito da stampelle, ho iniziato a muovermi abbastanza bene. Al 40simo giorno ho iniziato (sempre col busto) a fare brevi passeggiate fuori casa (circa 30/40 minuti) senza eccessivo affaticamento. Al 52simo giorno, ho fatto una risonanza magnetica. Di seguito il referto:

L’indagine eseguita secondo il piano sagittale con tecnica multi-echo (TSE t1, TSE t2, e T2/spir con soppressione del grasso) completata da scansioni in SE T1 sul piano assiale a livello dei dischi da D12-L1 fino a L5-S1, ha fatto apprezzare:
presenza di vertebra di passaggio a livello lombo-sacrale, considerata ai fini dell’esame L5 sacralizzata;
diffusi segni di spondilosi osteofito sica marginale intermetamerica anteriore con modesto ispessimento del legamento longitudinale anteriore;
avvallamento della limitante somatica superiore di L1 con edema midollare perilesionale per frattura traumatica dello stesso ancora non consolidata, e con muro posteriore conservato;
ridotta in T2 l’intensità di segnale dei dischi intersomatici L1-L2, L2-L3, L3-L4 per fenomeni disidratativi;
protrusione anulare asimmetrica posterolaterale sinistra del disco L3-L4 con associato impegno del corrispondente neuro forame sinistro;
protrusione anulare asimmetrica posterolaterale destra del disco L4-L5 con impegno del corrispondente recesso radicolare e del neuro forame di destra;
nei limiti per ampiezza il canale spinale;
regolare l’immagine del cono midollare;

Alla luce di tutto ciò cosa mi consigliate? Quali le attenzioni da porre in una situazione come la mia, anche alla luce del mio sovrappeso (dovrei perdere almeno 20 chili).
Ho effettuato una visita specialistica per capire bene il da farsi, mi è stata prescritta una cura di ca due mesi al fine di stimolare il consolidamento, e il rafforzamento delle ossa. Mi è stato prescritto anche della magnetoterapia da fare a casa. Grazie anticipatamente.
[#1]
Dr. Massimo Biondi Ortopedico, Medico dello sport, Chirurgo della mano 5
Gentile Sig.

alla luce dell'esame RMN praticato ,e il perdurare della sintomatologia dolorosa , è opportuno eventuale intervento di vertebroplastica , continui con busto steccato e terapia con analgesici e miorilassanti , a cui associare esercizi di posturologia e Tecar .

Dr. MASSIMO BIONDI

[#2]
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Innanzitutto grazie per la risposta.
Lei quindi pensa che l'intervento sia inevitabile per un completo decorso?

Se dovessi optare per la vertebroplastica, quali sono successivamente i tempi di recupero? Non ci sono controindicazioni particolari ad oltre due mesi dall'avvenuta rottura?

Grazie anticipatamente per l'attenzione.
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