Scosse elettriche anca-femore a seguito di movimenti
Buongiorno sono una ragazza di 27 anni.
Sono sempre stata molto sportiva, ho fatto poi una pausa di 3 anni e a settembre 2013 ho ripreso ad allenarmi. A novembre 2013 ho iniziato ad accusare scosse elettriche nei movimenti di apertuta dell'anca (stretching per spaccata e movimenti di rotazione in esterno per la danza). Non avevo altri dolori se non durante lo stretching a gambe divaricate, posizioni a "ranocchio" tipiche della danza classica o durante gli slanci laterali della gamba tesa (slanciando la gamba in aria frontalmente o poseriormente non avvertivo scosse, lateralmente avvertivo la scossa se la gamba superava una certa altezza) a volte facendo stretching pe raleviare un po' il dolore mi afferravo la gamba e la tiravo come per "staccarla dal bacino" e ciò mi provocava un leggero sollievo.
Ho notato che effettuando dello stretching di apertura del bacino/anche e rotazione del femore prima dell'allenamento avevo meno dolori, per questo motivo ieri ho tirato un po' più del normale ovvero mi sono messa a gambe divaricaricate contro un muro e lentamente mi sono avvicinata al muro stesso senza sforzare (non avevo dolori), al momento però di terminare lo stretching era come se mi si fosse bloccata la gamba e non sapevo come uscire dalla posizione, qualsiasi tentativo mi provocava scosse molto forti e penso di aver fatto il "danno in quel momento" . Da allora infatti non riesco a caricare il peso sulla gamba (a meno che io non sia perfettamente allineata) non riesco a fare scalini, sollevare la gamba piegata, ruotare la gamba verso l'esterno (anche di pochissimo), caricare il peso sulla gamba piegata e diversi altri movimenti. Il dolore è leggero e costante e quando "carico sento scosse elettriche molto profonde mi verrebbe da dire che provengono dalla testa del femore e che si irradiano posteriormente ma anche nell'inguine e lungo la coscia. Non so bene a chi rivolgermi ma il dolore è molto intenso e faccio fatica a camminare, sedermi e in generale a fare i movimenti "basilari", di cosa potrebbe trattarsi? A che tipo di specialista dovrei rivolgermi? nel frattempo che io riesca ad ottenere un appuntamento è meglio fare qualche movimento o evitare di caricare? Attendo un vostro gentile riscontro grazie mille B.
Sono sempre stata molto sportiva, ho fatto poi una pausa di 3 anni e a settembre 2013 ho ripreso ad allenarmi. A novembre 2013 ho iniziato ad accusare scosse elettriche nei movimenti di apertuta dell'anca (stretching per spaccata e movimenti di rotazione in esterno per la danza). Non avevo altri dolori se non durante lo stretching a gambe divaricate, posizioni a "ranocchio" tipiche della danza classica o durante gli slanci laterali della gamba tesa (slanciando la gamba in aria frontalmente o poseriormente non avvertivo scosse, lateralmente avvertivo la scossa se la gamba superava una certa altezza) a volte facendo stretching pe raleviare un po' il dolore mi afferravo la gamba e la tiravo come per "staccarla dal bacino" e ciò mi provocava un leggero sollievo.
Ho notato che effettuando dello stretching di apertura del bacino/anche e rotazione del femore prima dell'allenamento avevo meno dolori, per questo motivo ieri ho tirato un po' più del normale ovvero mi sono messa a gambe divaricaricate contro un muro e lentamente mi sono avvicinata al muro stesso senza sforzare (non avevo dolori), al momento però di terminare lo stretching era come se mi si fosse bloccata la gamba e non sapevo come uscire dalla posizione, qualsiasi tentativo mi provocava scosse molto forti e penso di aver fatto il "danno in quel momento" . Da allora infatti non riesco a caricare il peso sulla gamba (a meno che io non sia perfettamente allineata) non riesco a fare scalini, sollevare la gamba piegata, ruotare la gamba verso l'esterno (anche di pochissimo), caricare il peso sulla gamba piegata e diversi altri movimenti. Il dolore è leggero e costante e quando "carico sento scosse elettriche molto profonde mi verrebbe da dire che provengono dalla testa del femore e che si irradiano posteriormente ma anche nell'inguine e lungo la coscia. Non so bene a chi rivolgermi ma il dolore è molto intenso e faccio fatica a camminare, sedermi e in generale a fare i movimenti "basilari", di cosa potrebbe trattarsi? A che tipo di specialista dovrei rivolgermi? nel frattempo che io riesca ad ottenere un appuntamento è meglio fare qualche movimento o evitare di caricare? Attendo un vostro gentile riscontro grazie mille B.
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Gentile utente,
i movimenti che Lei descrive sono molto dannosi per le anche.
Finché non è stata fatta una diagnosi precisa io mi asterrei da qualunque attività.
Ne parli con il Suo medico di base, Le prescriverà una RX del bacino con proiezioni assiali delle anche. Questo esame, agli occhi di un ortopedico esperto in patologia dell'anca, è molto utile per diagnosticare un conflitto femoro-acetabolare o altre patologie articolari.
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/622-conflitto-femoro-acetabolare-femuro-acetabular-impingement-fai.html
Se visitandoLa, l'ortopedico dovesse avere dei dubbi sulla possibile presenza di un edema subcondrale dell'anca (che imporrebbe lo scarico), Le prescriverà anche una risonanza magnetica.
Ma la cosa più importante, vista la Sua giovane età, è rivolgersi ad un centro che si occupi specificamente di patologia e chirurgia dell'anca.
Distinti saluti
i movimenti che Lei descrive sono molto dannosi per le anche.
Finché non è stata fatta una diagnosi precisa io mi asterrei da qualunque attività.
Ne parli con il Suo medico di base, Le prescriverà una RX del bacino con proiezioni assiali delle anche. Questo esame, agli occhi di un ortopedico esperto in patologia dell'anca, è molto utile per diagnosticare un conflitto femoro-acetabolare o altre patologie articolari.
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/622-conflitto-femoro-acetabolare-femuro-acetabular-impingement-fai.html
Se visitandoLa, l'ortopedico dovesse avere dei dubbi sulla possibile presenza di un edema subcondrale dell'anca (che imporrebbe lo scarico), Le prescriverà anche una risonanza magnetica.
Ma la cosa più importante, vista la Sua giovane età, è rivolgersi ad un centro che si occupi specificamente di patologia e chirurgia dell'anca.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 32.7k visite dal 04/06/2014.
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