Frattura condilo mediale dell'omero

Giorno 30 Aprile ho avuto un incidente che ha comportato una grave frattura al condilo mediale omerale dx con lussazione del gomito. Al pronto soccorso mi è stata eseguita la manovra cruenta per poter mettere l'articolazione in asse, con successivo gesso. Ho tenuto il gesso per due settimane . Secondo il mio ortopedico di fiducia , la frattura necessitava di intervento.Mi è stato eseguito giorno 15 maggio un intervento al gomito , L'operazione é stata più brutta del previsto , ci sono voluti 8 chiodi e una placca per risanare del tutto il tessuto osseo , a seguito di un anestesia totale , e mi è stata applicata una stecca resinata durissima per 4 giorni.
Giorno 19 Maggio avviene la rimozione di tale stecca resinata , con successivo utilizzo del tutore con un ampiezza di motivo di articolazione dai 90° ai 180°.


Il medico non ha parlato per adesso di nessuna fisioterapia, però con l'utilizzo del tutore credo che il movimento dell'articolazione sia corretto. Inoltre sento un forte dolore ai tendini e ad i muscoli quando fletto il gomito verso l'esterno ( non piu di 140°), mentre sento un piccolo fastidio alle ossa del gomito quando lo ritiro verso l'interno( non piu di 80°)

E' giusto che possa fare pochissimi movimenti ? Tra quanto posso " rischiare " di fare movimenti piu naturali ? Ci sono rischi che il gomito posso rimanere non del tutto mobile?
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 279
Per poter rispondere sui tempi e sull'escursione articolare è indispensabile aver visto le radiografie pre-operatorie e quelle eseguite dopo l'intervento e aver valutato la motilità del gomito. Gli ortopedici che La seguono hanno sicuramente programmato controlli periodici per valutare l'evoluzione della guarigione e anche le escursioni concesse (se il tutore concede un movimento da 90° a 180° è impossibile che possa concedere una flessione fino a 80°).
Per quanto riguarda gli esiti a distanza è frequente che residui un deficit per cui non siano possibili la flesso-estensione completa. A tempo debito, quando verrà prescritto dall'ortopedico, potrebbe essere necessaria una chinesiterapia per ottenere il massimo risultato, cercando di ottenere soprattutto una flessione più vicina possibile a quella normale, perché la flessione completa è più utile della estensione.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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