Le radiografie hanno evidenziato come la frattura si sia rimarginata, tuttavia lamento ancora
Egregio dottore,
a seguito di un investimento sulle strisce pedonali da parte di un'automobile e la conseguente rovinosa caduta a terra ho riportato la frattura della vertebra sacrale S2. A quattro mesi dall'incidente le radiografie hanno evidenziato come la frattura si sia rimarginata, tuttavia lamento ancora diffuso dolore nella zona lombare che talvolta, a seguito di camminate o prolungata permanenza su mezzi di trasporto quali treno o bus, si irradiano fino alla gamba destra ed al ginocchio. A seguito del persistere del disturbo ho effettuato una risonanza magnetica dalla quale è emerso che ho una protrusione discale L5 S1. Infatti il disco protrude nel forame intervertebrale di sinistra. I restanti dischi intersomatici sono regolari per morfologia ed entità. Non svolgo nessun tipo di lavoro logorante fisico, non sono in sovrappeso e non pratico sport a livello agonistico ma non mi considererei in alcun modo un tipo sedentario. Data la mia giovane età, 24 anni, vorrei cortesemente sapere, secondo il suo esimio parere, se la protrusione del disco può essere stata provocata dal trauma che ho subito a seguito dell'impatto con l'asfalto. Riscontro molta reticenza da parte del mio medico a dichiararne il nesso di causalità nonostante in tutta la mia vita, prima dell'incidente,io non abbia mai sofferto di nessun tipo di mal di schiena.
la ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi
Cordialissimi saluti
a seguito di un investimento sulle strisce pedonali da parte di un'automobile e la conseguente rovinosa caduta a terra ho riportato la frattura della vertebra sacrale S2. A quattro mesi dall'incidente le radiografie hanno evidenziato come la frattura si sia rimarginata, tuttavia lamento ancora diffuso dolore nella zona lombare che talvolta, a seguito di camminate o prolungata permanenza su mezzi di trasporto quali treno o bus, si irradiano fino alla gamba destra ed al ginocchio. A seguito del persistere del disturbo ho effettuato una risonanza magnetica dalla quale è emerso che ho una protrusione discale L5 S1. Infatti il disco protrude nel forame intervertebrale di sinistra. I restanti dischi intersomatici sono regolari per morfologia ed entità. Non svolgo nessun tipo di lavoro logorante fisico, non sono in sovrappeso e non pratico sport a livello agonistico ma non mi considererei in alcun modo un tipo sedentario. Data la mia giovane età, 24 anni, vorrei cortesemente sapere, secondo il suo esimio parere, se la protrusione del disco può essere stata provocata dal trauma che ho subito a seguito dell'impatto con l'asfalto. Riscontro molta reticenza da parte del mio medico a dichiararne il nesso di causalità nonostante in tutta la mia vita, prima dell'incidente,io non abbia mai sofferto di nessun tipo di mal di schiena.
la ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi
Cordialissimi saluti
[#1]
Gentile Signora,
relativamente al sinistro che Lei ha subìto, è necessario innazi tutto stabilire le lesioni che sono direttamente conseguenti ad esso, attraverso l'analisi del nesso di causalità materiale fra l'evento lesivo e le conseguenze cliniche lamentate.
Non è difficile attribuire causalmente al trauma la frattura sacrale a livello della seconda vertebra, mentre più complesso è il caso della protrusione discale a livello L5-S1, che può riconoscere preesistenze di tipo degenerativo, che appunto vanno considerate, analizzate ed escluse.
In questo senso, il Medico che prende in esame il Suo caso, dopo visione della documentazione ed effettuata una visita medica diretta, deve cercare di stabilire se esiste una relazione fra il trauma da Lei subìto e l'insorgenza della patologia erniaria lombo-sacrale (protrusione discale).
Solo se tale nesso è ammissibile, applicando la criteriologia medico-legale corrente, il danno biologico derivante da tale condizione potrà essere risarcibile.
Quindi se la protrusione discale L5-S1 non è preesistente al sinistro, e può essere stabilito un nesso causale fra il trauma e la sua insorgenza (con i criteri che la metodologia medico-legale richiede: cronologico, topografico, di sufficienza od efficienza lesiva, di continuità fenomenologica, di esclusione) questa va considerata come conseguenza dell'evento lesivo; altrimenti, se il nesso causale non è sostenibile, la protrusione discale sarà da considerare ascrivibile ad altre cause (ad esempio, la più frequente è la patologia artrosica degenerativa).
Le suggerisco a tal fine di domandare esplicitamente al Medico a cui si è rivolta i motivi della "reticenza" a stabilire il nesso causale nel caso specifico, in quanto ritengo ipotizzabile che dall'analisi dei criteri che ho in precedenza citato sia emerso qualche elemento valutativo che orienta in tale direzione.
Distinti Saluti.
relativamente al sinistro che Lei ha subìto, è necessario innazi tutto stabilire le lesioni che sono direttamente conseguenti ad esso, attraverso l'analisi del nesso di causalità materiale fra l'evento lesivo e le conseguenze cliniche lamentate.
Non è difficile attribuire causalmente al trauma la frattura sacrale a livello della seconda vertebra, mentre più complesso è il caso della protrusione discale a livello L5-S1, che può riconoscere preesistenze di tipo degenerativo, che appunto vanno considerate, analizzate ed escluse.
In questo senso, il Medico che prende in esame il Suo caso, dopo visione della documentazione ed effettuata una visita medica diretta, deve cercare di stabilire se esiste una relazione fra il trauma da Lei subìto e l'insorgenza della patologia erniaria lombo-sacrale (protrusione discale).
Solo se tale nesso è ammissibile, applicando la criteriologia medico-legale corrente, il danno biologico derivante da tale condizione potrà essere risarcibile.
Quindi se la protrusione discale L5-S1 non è preesistente al sinistro, e può essere stabilito un nesso causale fra il trauma e la sua insorgenza (con i criteri che la metodologia medico-legale richiede: cronologico, topografico, di sufficienza od efficienza lesiva, di continuità fenomenologica, di esclusione) questa va considerata come conseguenza dell'evento lesivo; altrimenti, se il nesso causale non è sostenibile, la protrusione discale sarà da considerare ascrivibile ad altre cause (ad esempio, la più frequente è la patologia artrosica degenerativa).
Le suggerisco a tal fine di domandare esplicitamente al Medico a cui si è rivolta i motivi della "reticenza" a stabilire il nesso causale nel caso specifico, in quanto ritengo ipotizzabile che dall'analisi dei criteri che ho in precedenza citato sia emerso qualche elemento valutativo che orienta in tale direzione.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Ex utente
Egregio dottor Mascotti,
la ringrazio per la celere ed esaustiva risposta, vorrei ancora domandarLe se, parlando in termini generali a scopo informativo, una protusione discale può in linea teorica generarsi da un trauma da impatto, soprattutto in soggetti giovani come me, e se si come.
Nel mio caso vorrei cortesemente sapere se, qualora fosse una patologia pregressa, benchè io non ne abbia mai avuto sentore nè in termini di dolore nè di limitazioni funzionali della schiena, se è possibile che l'impatto abbia peggiorato la situazione pregressa e provocato lombalgia che prima non avvertivo.
Infine vorrei sapere se ci sono degli esercizi di fisioterapia che possono aiutarmi a risolvere la lombalgia senza ricorrere ad un neurochirurgo.
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi
Distinti saluti
la ringrazio per la celere ed esaustiva risposta, vorrei ancora domandarLe se, parlando in termini generali a scopo informativo, una protusione discale può in linea teorica generarsi da un trauma da impatto, soprattutto in soggetti giovani come me, e se si come.
Nel mio caso vorrei cortesemente sapere se, qualora fosse una patologia pregressa, benchè io non ne abbia mai avuto sentore nè in termini di dolore nè di limitazioni funzionali della schiena, se è possibile che l'impatto abbia peggiorato la situazione pregressa e provocato lombalgia che prima non avvertivo.
Infine vorrei sapere se ci sono degli esercizi di fisioterapia che possono aiutarmi a risolvere la lombalgia senza ricorrere ad un neurochirurgo.
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi
Distinti saluti
[#3]
Spett.le Utente,
i traumi violenti sulla regione lombare possono essere considerati nell'eziologia delle ernie discali L5-S1, anche se spesso più che di causa esclusiva si tratta di concause di lesione, che accelerano l'evoluzione peggiorativa di una condizione preesistente e che, come Lei stessa ha osservato, può essere stata fino a quel momento silente.
Per il quesito riguardante l'eventuale fisioterapia, giova sentire il parere di un Ortopedico o di un Fisiatra, nella cui area specialistica provvedo a spostare il consulto.
Ancora Distinti Saluti.
i traumi violenti sulla regione lombare possono essere considerati nell'eziologia delle ernie discali L5-S1, anche se spesso più che di causa esclusiva si tratta di concause di lesione, che accelerano l'evoluzione peggiorativa di una condizione preesistente e che, come Lei stessa ha osservato, può essere stata fino a quel momento silente.
Per il quesito riguardante l'eventuale fisioterapia, giova sentire il parere di un Ortopedico o di un Fisiatra, nella cui area specialistica provvedo a spostare il consulto.
Ancora Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 08/05/2014.
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