Rmn anca sx - referto

Buongiorno,
nel quadro di accertamenti reumatologici in corso per situazione ancora non chiara (inizialmente fibromialgia), sono a chiedervi un'opinione anche dal punto di vista ortopedico riguardo al referto della risonanza magnetica effettuata all'anca sx per coxalgia acuta (ancora in accertamento), dolore ai glutei e lombalgia.
La RMN è stata effettuata ad un mese dall'insorgenza del dolore, post terapia con farmaco toradol e arcoxia (dolore rientrato).
Tutt'oggi vi sono epiosodi di riacutizzazione del dolore, non legati a sforzi fisici.
Il dolore è presente a riposo e in particolare quando cerco di girare l'anca verso l'esterno, a fare le scale e in generale a sollevare la gamba. Il dolore è presente anche a dx anche se più leggero.
Volevo sapere se ci può essere una causa anche strettamente ortopedica e in generale, che cosa si può evincere dal referto.

Grazie mille

Anca sx:
Non si osservano alterazioni focali dell'intensità di segnale con caratteristiche aggressivo o erosivo in atto sugli elementi scheletrici esaminati.
Minuta area di alterati segnale al passaggio cervico-cefalico femorale destro, sul versante anteriore, compatibile con lacuna da ernia sinoviale.
Nella norma i rapporti coxo-femorali.
A sinistra, si evidenzia una circoscritta disomogeneità di segnale a livello della cartilagine di rivestimento acetabolare, per possibile condromalacia, senza evidenti segni di sofferenza dell'osso sottostante.
Non si osservano significative raccolte fluide endoarticolari.
Si riconosce una sottile falda fluida nella borsa del medio gluteo a destra.
[#1]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Gentile utente,

pur non potendo vedere le immagini, è un'ottima cosa che il radiologo non menzioni alterazioni del segnale subcondrale. Quando quei segni sono presenti, di solito bisogna essere molto aggressivi, ponendo il paziente in scarico con stampelle, e fare diverse terapie.... ma per fortuna non sembra essere il Suo caso.
La descrizione potrebbe anche essere compatibile con un conflitto femoro. acetabolare:

https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/622-conflitto-femoro-acetabolare-femuro-acetabular-impingement-fai.html

Certo, questa non è affatto una diagnosi, bisognerebbe poterLa visitare ed esaminare le immagini. Se il sospetto fosse confermato dalla visita, si dovrebbe passare ad un accertamento più invasivo, l'Artro-RMN radiale:

https://www.medicitalia.it/blog/ortopedia/1428-la-nuova-risonanza-che-vede-l-anca.html

Mi faccia sepere come procede!

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio innanzitutto per la cortese risposta e per i link.
Lei quindi pensa che il quadro sia di natura ortopedica (dato o meno da questo conflitto)?
Non so se in attesa della valutazione reumatologica io debba muovermi anche in questo senso. Rischio di fare dei danni continuando a "non far nulla" se non iniezioni di toradol?
Il dolore continua a essere presente ai glutei e alle anche, anche a riposo e soprattutto il mattino (muovendomi va meglio).
Non faccio attività sportiva ormai da quasi 3 anni per via dei problemi emersi (prima localizzati ai piedi con tendiniti ricorrenti).
Ho intrapreso molte strade sbagliate e data la giovane età non vorrei continuare a causare danni (oltre al fatto che limita di molto le mie attività quotidiane).

La ringrazio per un consiglio, che ovviamente non si sostituirà al percorso diagnostico ad-hoc che sto intraprendendo.
[#3]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Gentilissima,

Sicuramente il percorso reumatologico va portato avanti, ma, soprattutto considerata la Sua giovane età il consiglio è assolutamente quello di rivolgersi anche ad un chirurgo dell'anca, fosse anche solo per sentirsi dire "tranquilla, di ortopedico non c'è nulla".
A quel punto sarebbe tranquilla, e potrebbe continuare, con maggior serenità il Suo percorso.
Ma se invece vi fosse alla base un problema meccanico, ignorarlo e continuare per anni in questo modo può certamente esporLa ad un'usura precoce dell'anca.

Il mio consiglio, vista la giovane età, è di rivolgersi ad un centro specializzato per la chirurgia dell'anca e sentire un parere. Nella Sua città non avrà certo alcuna difficoltà.

Mi permetto solo di notare che -se è da tre anni che ha dovuto sospendere le attività e ancora non sta bene, probabilmente la strada che sta percorrendo è abbastanza... scoscesa! Non si neghi altre possibilità in parallelo.

Distinti saluti, e in bocca al lupo!
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la risposta.

Ha perfettamente ragione ma purtroppo ci sono state una serie di diagnosi sbagliate, terapie che hanno portato a effetti collaterali e che per un periodo hanno fatto pensare anche a un problema neurologico (per fortuna no!), non le sto nemmeno a dire che inferno è stato.

A distanza di tre anni mi ritrovo con ancora i problemi ai piedi (ho avuto tendiniti croniche per quasi un anno e mezzo, praticamente sempre a letto o in stampelle al massimo) ormai sono rimasti come gonfi ai lati vicino alla caviglia e si sono appiattiti, soprattutto il destro.. non fanno più male come prima, anche se "bruciano" e "tirano" sempre.. e ora da qualche mese ho iniziato anche con le anche e i glutei... Quello che si vede dalla risonanza magnetica non è nulla di grave, lei mi puoi rassicurare su questo? Tutto rimediabile?

grazie mille come sempre, scusi ma sono abbastanza disperata...
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Gentile utente,

non si lasci prendere dal panico.
E' inutile girare come una trottola. Ha fatto una RMN che ci dà qualche informazione. Non ha senso chiedere se è qualcosa di grave... di per sè il referto non vuol dire nulla: è un indizio.
Lei in questo momento è l'investigatore. I medici sono i Suoi consulenti ed informatori.
I risultati degli esami sono indizi e prove.

La RMN che ha eseguito non serve a rassicurarLa! Lei sa già di avere un problema, perché sono tre anni che non sta bene.

La RMN ci mostra una debole pista, ed io gliel'ho indicata: POTREBBE, non ne siamo sicuri, ma per quanto ne sappiamo POTREBBE esserci un conflitto femoro acetabolare.

Ora sta a Lei battere questa pista fino in fondo, come un buon investigatore! Mi dia retta, continui ad occuparsi di tendiniti e piedi gonfi con la Sua reumatologa. Ma si rivolga ad un centro specializzato in patologia dell'anca. Una verifica a questo punto è quantomeno doverosa.
Solo così scoprirà se si tratta di una falsa pista o se si rivelerà un utilissimo elemento nella Sua personale indagine.

In bocca al lupo!
[#6]
Utente
Utente
Gentilissimo dott. Caldarella,
sono ad aggiornarla post ricovero.
Ciò che è emerso, riassumendole, dagli esami effettuati (rx e risonanza magnetica) è una displasia acetabolare delle anche (reperti rmn invariati rispetto a quelli riportati sopra, ecografia ha evidenziato lievi versamenti bilaterali), una sacroileite bilaterale degenerativa (sclerosi delle sincondrosi) emersa recentemente immagino perché nei controlli di gennaio non c'era, iperlordosi e diverse lesioni a carico del bacino e del sacro sospette di displasia fibrosa (anche queste una novità).

Diagnosi: displasia fibrosa del bacino, sacroileite meccanica bilaterale, displasia acetabolare delle anche, iperlordosi.

Dovrei iniziare una riabilitazione, usare paracetamolo per controllare il dolore e ripetere la risonanza fra 6 mesi per controllare la displasia fibrosa. Sono in attesa comunque dei risultati dell'HLA e autoanticorpi (tuttavia, si esclude patologia reumatica per assenza indici/immagini di flogosi, il che è una buona notizia)
Che cosa ne pensa di questo quadro?
i dolori sono invalidanti e sempre presenti (con ricadute acute cicliche, indipendenti da sforzi), il paracetamolo non mi aiuta e di notte i dolori mi tengono sveglia (soprattutto quelli ai glutei, sia in alto che "sotto" il sedere). Come sempre, se mi impegno a muovermi sto meglio, ma appena mi fermo mi fanno impazzire. Uguale la mattina appena sveglia, dove ho tantissima rigidità (sembra proprio tutto bloccato come in una fascia, e scrocchia).
Chiaramente tenterò la riabilitazione sperando che aiuti, ma la ringrazierei come sempre per un suo gentile parere sul quadro diagnostico emerso.

[#7]
Utente
Utente
Gentilissimi,
avrei bisogno di un consiglio. Sono in attesa della visita ortopedica e fisiatrica e vorrei chiedervi se sulla base di quanto emerso sia consigliato il riposo piuttosto che l'attività fisica. Non ho avuto indicazioni in merito. Il paracetamolo prescritto per ora non fa nulla, e nei giorni di dolore acuto ho ripreso il toradol via inframuscolo.

Io come al solito sto peggio ferma,e di notte non dormo, ma non vorrei che di fatto sto sbagliando ed entrando in un circolo per cui è un cane che si morde la coda (dovrei stare a riposo, non ci sto, ho più dolore quando mi fermo).

Oltre a ciò, ho provato a reperire informazioni sulla displasia fibrosa ma ne trovo poche e contrastanti.

Vi ringrazio tantissimo
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Il riposo è consigliato sempre in attesa di una diagnosi certa. In generale, il riposo andrebbe osservato in tutte le forme acute (finchè Lei è infimmata e dolorante). In generale l'attività fisica dovrebbe essere cauta e NON dovrebbe risvegliare il dolore.

Distinti saluti
[#9]
Utente
Utente
Gentilissimo dott. Caldarella,
la ringrazio per gli utilissimi consigli.

Ho ricevuto l'esito degli ultimi esami che hanno confermato la diagnosi di displasia fibrosa ossea del bacino e displasia acetabolare delle anche, associata a sacroileite meccanica bilaterale ed iperlordosi lombare. Pertanto nessun problema di natura reumatologica. Ho iniziato la riabilitazione in acqua come da prescrizione e dovrò ripetere le risonanze a gennaio per controllare l'eventuale allargamento delle lesioni di displasia fibrosa.
Al momento non ho avuto benefici ma sono certa che sia presto per fare un bilancio.

Io la ringrazio molto per l'attenzione che mi ha dedicato fin qui e la terrò aggiornata se di interesse
cordiali saluti e buona giornata a Lei


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