Necrosi condilo femorale ginocchio
RMN GINOCCHIO DX: esame eseguito con tecnica tse t2 dixon nei piani assiali, coronali e sagittari . esiti di meniscectomia de menisco mediale con residuo meniscale disomogeneo per grave meniscosi. il menisco laterale è regolare. non lesioni a carico dei legamenti collaterale e dei crociati. modesto versamento intrarticolare e nel recesso sottoquadricipitale. rotula in asse con spessore cartilagineo ridotto e disomogeneo specie a livello della sua faccetta articolare mediale da condropatia di medio grado. si conferma pressoché invariato il focolaio di osteonecrosi in corrispondenza della superfice di carico del condilo femorale mediale di circa 12 mm con netta riduzione dello spessore cartilagineo sottostante a cui si associa sul piatto tibiale sottostante una piccola area di sofferenza subcondrale. non evidenti cisti poplitee. consevato il tendine del quadricipite e il tendine rotuleo. presenza di cisti sinoviale intrarticolare nel pivot centrale in corrispondenza dell'inserzione distale del c rociato posteriore MRN GINOCCHIO SX il menisco mediale presenta un'ampia lesione degenerativa nel corno posteriore il menisco laterale è regolare. non lesioni a carico dei legamenti collaterali e dei crociati. modesto versamento intrarticolare e nel recesso sottoquadricipitale. rotula in asse con spessore cartilagineo ridotto e con focolaio di osteonecrosi di circa 9 mm nella sua faccetta articolare mediale regolari le cartilagine articolare femorotibiali. presenza di piccola sporgenza corticale in sede sopracodiloidea mediale. non evidenti cisti poplitee. conservato il tendine del quadricipite e il dendine rotuleo. ESAME del 6 12 2013. lo scorso mese al ginocchio sx per 2 volte mi è stato praticato artrocentesi per un totale di circa 200cc di liquido sinoviale e poi ematico . ho 58 anni e sono allestitore illuminotecnico di mostre , lavoro che mi porta spesso su scale e ponteggi . ho sentito parlare di terapia in camera iperbarica, in verità ho sentito tante voci , chi farebbe una cosa, chi un'altra. quale è la strada giusta ?
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Caro utente,
la terapia in camera iperbarica è un buona terapia, di per sè.
Ma non è la panacea.
Mi spiego meglio: il quadro descritto dalle risonanze è parecchio articolato, ci sono fenomeni degnerativi diffusi, con erosioni cartilaginee, esiti chirurgici, il famoso focolaio necrotico, lesioni meniscali....
Il pensare che ci sia UNA terapia che La salverà significa individuare UNA specifica causa del Suo malessere, ed imputare ad essa tutto. In generale, non è così, specie di fronte ad un quadro così complesso.
Inoltre, la terapia iperbarica è molto utile (ma solo associata a scarico, bifosfonati, onde d'urto, magnetoterapia) se è presente una sofferenza ischemico-edematosa del condilo (che nella risonanza non è menzionata), più che una necrosi franca.
Bisnognerebbe analizzare attentamente il Suo quadro per capire se è ancora presente edema, se si può sperare con le terapie (iperbarica inclusa) di farlo passare, e soprattutto, se dopo questi provvedimenti Lei starà bene, o se invece continuerà a soffrire per la necrosi, per l'artrosi, o per le meniscosi.
Quindi capire se sarenno necessarie infiltrazioni, o addirittura procedure chirugiche, che potrebbero essere scarsamente invasive (artroscopia) o arrivare, nei casi più avanzati, addirittura alla protesi:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/585-l-artrosi-del-ginocchio-gonartrosi-e-la-protesi-del-ginocchio.html
In conclusione: bisogna tirare un po' le fila del discorso, riprendere in mano il ginocchio e capire bene quali passi fare ed in che ordine. di sicuro non esiste UNA SOLA ricetta magica, ci sarà da lavorare un po'.
Distint saluti ed in bocca al lupo!
la terapia in camera iperbarica è un buona terapia, di per sè.
Ma non è la panacea.
Mi spiego meglio: il quadro descritto dalle risonanze è parecchio articolato, ci sono fenomeni degnerativi diffusi, con erosioni cartilaginee, esiti chirurgici, il famoso focolaio necrotico, lesioni meniscali....
Il pensare che ci sia UNA terapia che La salverà significa individuare UNA specifica causa del Suo malessere, ed imputare ad essa tutto. In generale, non è così, specie di fronte ad un quadro così complesso.
Inoltre, la terapia iperbarica è molto utile (ma solo associata a scarico, bifosfonati, onde d'urto, magnetoterapia) se è presente una sofferenza ischemico-edematosa del condilo (che nella risonanza non è menzionata), più che una necrosi franca.
Bisnognerebbe analizzare attentamente il Suo quadro per capire se è ancora presente edema, se si può sperare con le terapie (iperbarica inclusa) di farlo passare, e soprattutto, se dopo questi provvedimenti Lei starà bene, o se invece continuerà a soffrire per la necrosi, per l'artrosi, o per le meniscosi.
Quindi capire se sarenno necessarie infiltrazioni, o addirittura procedure chirugiche, che potrebbero essere scarsamente invasive (artroscopia) o arrivare, nei casi più avanzati, addirittura alla protesi:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/585-l-artrosi-del-ginocchio-gonartrosi-e-la-protesi-del-ginocchio.html
In conclusione: bisogna tirare un po' le fila del discorso, riprendere in mano il ginocchio e capire bene quali passi fare ed in che ordine. di sicuro non esiste UNA SOLA ricetta magica, ci sarà da lavorare un po'.
Distint saluti ed in bocca al lupo!
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 21.5k visite dal 28/04/2014.
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