Piede piatto di terzo grado

Gentilissimi dottori,
sono una ragazza di 22 anni, affetta da piedi piatti sin dall' infanzia, motivo per cui ho portato scarponcini ortopedici correttivi e plantari di vario genere. Da circa un anno il mio problema si è aggravato: ho cominciato ad accusare dolore al piede destro sul seno del tarso. Sono stata visitata da uno specialista il quale mi ha diagnosticato un piede piatto bilaterale di 3° grado doloroso a destra sul seno del tarso. Mi ha prescritto un ennesimo plantare in multiform con sostegno della volta longitudinale mediale e cuneo supinatore al retropiede. Inoltre una cura di ultrasuoni in acqua e ionoforesi. I risultati sperati non ci sono stati. Continuo ad accusare il dolore che mi impedisce un corretto appoggio e un passo sciolto, talvolta il dolore è tanto forte, lancinante e improvviso da provocarmi la mancanza di equilibrio. Sono una ragazza forte con una buona soglia del dolore,credo, ma questo mi preoccupa, specie per il suo progredire, e ho soli 22 anni!
La mia domanda, dunque riguarda la chirurgia del piede piatto.
Il mio ortopedico, già alla prima visita, mi ha prospettato questa possibilità: mi ha parlato con sicurezza degli interventi in età infantile. Ma a 22 anni che probabilità ho di buoni risultati? Potrei incappare in altri dolori dovuti all' assestamento dei muscoli, dei tendini e delle articolazioni (ginocchio, anca...)? Che tempi sono necessari per ritornare alla vita quotidiana? Il medico mi prospettava addirittura un mese di sedia a rotelle! Quali sono i centri ospedalieri specializzati in questo ambito?
In attesa del Vostro parere vi ringrazio dell' attenzione.