Degenerazione del tendine rotuleo

Buongiorno.Sono un ragazzo di 21 anni che fa calcio a livello semiprofessionistico. Il 29 maggio ho dovuto subire un intervento chirurgico di pulizia del tendine rotuleo a causa di una brutta tendinosi che interessava circa la meta del tendine rotuleo.Come risulta da cartella chirurgica:DIAGNOSI-sindrome inserzionale del tendine rotuleo e plica sinoviale sovramediopatellare del ginocchio sinistro; TRATTAMENTO EFFETTUATO-intervento artroscopico di exeresi plica sinoviale e tenolisi con scarnificazioni longitudinali e microperforazioni inserzionali tendine rotuleo ginocchio sinistro.
Nei 45 giorni seguenti l'operazione ho effettuato tre visite nelle quali il chirurgo ortopedico mi ha dovuto siringare il ginocchio a causa del gonfiore. Nella prima visita 4 siringhe di sangue, poi 2 siringhe e nell'ultima visita,a 45 giorni dall'operazione, altre 4 siringhe di liquido chiaro.
Volevo chiederle se il continuo gonfiore di cui ho sofferto e dopo le prime visite nelle quali ho svuotato il ginocchio, è normale e rientra nella norma;se si puo rigonfiare;se invece c'è qualcosa che non va come dovrebbe? Inoltre prima dell'operazione non sapevo nulla riguardo la situazione della plica, ma duante l'intervento hanno ritenuto giusto asportarla. Dato che nn conoscevo prima questa membrana, volevo sapere che tipo di membrana è, che tipo di intervento vi hanno effettuato e cosa puo implicare ora per l'attivita sportiva?
La ringrazio per la sua cortese attenzione e per la propria disponibilità ricevuta. Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
Salve,

la plica sinoviale e' una specie di ispessimento del tessuto che normalmente riveste l'articolazione. Si forma una specie di corda che, nei movimenti di flesso estensione "striscia" sul condilo femorale mediale provocando dolore. L'intervento e' una semplice asportazione di questo tessuto. Normalmente in un paio di settimane si ottiene un completo recupero.
Difficile darle un parere sul versamento, e' meglio che chieda lumi al suo chirurgo.
La saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com