Artrosi alle mani
Soffro di artrosi alle mani da circa due anni con forti dolori sopratutto alle prime falangi
C'e deformazione ed ingrossamento delle nocche. Ho sentito parlare di stecche da applicare di notte frutto di uno studio di una certa Dott.ssa WATT che sembra diano molto sollievo al dolore e rallentino la deformazione. Desideravo sapere da un vostro esperto se ciò è vero e se si dove ci si può rivolgere per acquistare o farsi fare queste stecche, oppure se esistono procedimenti o farmaci per attenuare il dolore e rallentare il procedimento di deformazione, e in quali casi si può ricorrere ad un intervento. Ringrazio moltissimo per il vostro interessamento e colgo l'occasione per porgere cordiali saluti. Orietta
C'e deformazione ed ingrossamento delle nocche. Ho sentito parlare di stecche da applicare di notte frutto di uno studio di una certa Dott.ssa WATT che sembra diano molto sollievo al dolore e rallentino la deformazione. Desideravo sapere da un vostro esperto se ciò è vero e se si dove ci si può rivolgere per acquistare o farsi fare queste stecche, oppure se esistono procedimenti o farmaci per attenuare il dolore e rallentare il procedimento di deformazione, e in quali casi si può ricorrere ad un intervento. Ringrazio moltissimo per il vostro interessamento e colgo l'occasione per porgere cordiali saluti. Orietta
[#1]
Gentile Signora,
personalmente non conosco questa metodica, ma purtroppo l'artrosi è un processo evolutivo, che non si può arrestare nè con terapie farmacologiche che con ortesi.
In altri distretti (ad esempio l'articolazione trapezio-metacarpale), soprattutto se diagnosticata in fase precoce, esistono terapie abbastanza efficaci (infiltrazioni di acido ialuronico, collagene, antiartrosici omeopatici, tutori), ma sulla interfalangee distali c'è ben poco da fare.
Certamente può provare con la metodica della Dott.ssa WATT, ma, a quanto mi risulta, dà solo un certo sollievo sul dolore articolare, che di norma è presente solo nelle prime fasi del processo degenerativo artroico, per poi attenuarsi progressivamente fino a sparire del tutto in seguito.
Non mi risulta che tale metodica contenga la deformità della terza falange.
Buona giornata.
personalmente non conosco questa metodica, ma purtroppo l'artrosi è un processo evolutivo, che non si può arrestare nè con terapie farmacologiche che con ortesi.
In altri distretti (ad esempio l'articolazione trapezio-metacarpale), soprattutto se diagnosticata in fase precoce, esistono terapie abbastanza efficaci (infiltrazioni di acido ialuronico, collagene, antiartrosici omeopatici, tutori), ma sulla interfalangee distali c'è ben poco da fare.
Certamente può provare con la metodica della Dott.ssa WATT, ma, a quanto mi risulta, dà solo un certo sollievo sul dolore articolare, che di norma è presente solo nelle prime fasi del processo degenerativo artroico, per poi attenuarsi progressivamente fino a sparire del tutto in seguito.
Non mi risulta che tale metodica contenga la deformità della terza falange.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Ex utente
Gent.mo Dott. Leccese la ringrazio moltissimo della sua sollecita risposta e purtroppo ho capito che devo convivere con questo fastidiosissimo processo evolutivo
che mi turba anche sotto il profilo psicologico. Desideravo ancora chiederle se è consigliato più il calore che l freddo e se è meglio tenere le mani a riposo o utilizzarle normalmente.
La ringrazio ancora molto
Orietta.
che mi turba anche sotto il profilo psicologico. Desideravo ancora chiederle se è consigliato più il calore che l freddo e se è meglio tenere le mani a riposo o utilizzarle normalmente.
La ringrazio ancora molto
Orietta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 31/03/2014.
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