Rachide lombosacrale

Egregio dottore,
sono un dipendente pubblico. Nel 1978 ho riportato, per causa di servizio, la lesione "frattura dell'apofisi trasversa sx di L4", liquidata con tab:B misura Massima. In passato ho sofferto di ricorrenti episodi lombosciatalgia;da qualche tempo sembravano scomparsi. Recentemente sono stato colpito da due episodi ravvicinati di lancinandi dolori alla schiena;l'ultimo, a distanza di circa un mese è ancora in atto e si ripercuote, con forti dolori, alla gamba destra, tanto da rendere problematica la deambulazione. Sono stato curato, con scarsi risultati, con iniezioni di bentelan.Oggi ho ritirato il referto ndella RM che le trascrivo:
"RM DEL RACHIDE LOMBOSACRALE.
Indicazione: lombosciatalgia destra.
Esame acquisito con sequenze TSE e STIR, pesate in T1 e T2, secondo piani saggitali ed assiali, questi ultimi condotti in corrispondenza degli interspazi compresi tra D12 ed S1.
Diffuse alterazioni degenerative spondilodiscoartrosiche con lievi irregolarità delle contrapposte limitanti discosomatiche.
Nel comparto posteriore dell'interspazio D12-L1 si riconosce ipointensità di segnale in T1 e T2, reperti compatibili con iniziali manifestazioni a tipo Modic 1, nell'associata presenza di minuti nodi di Schmorl.Tutti i dischi interposti sono di ampiezza conservata e presentano una regolare intensità di segnale in T2 ad eccezione dei dischi interposti a D12-L1 e del IV disco, entrambi ridotti in altezza e inizialmente ipointensi in T2 da fenomeni di disidratazione.
Non apprezzabili significativi conflitti disco durali o disco-radicolari bilateralmente agli interspazi compresi tra D12 e L3.
Bulging ad ampio raggio del III disco determina una armonica impronta sul profilo anteriore durale ed una componente preforaminale bilaterale, reperto quest'ultimo maggiormante accentuato in sede preforaminoforaminale destra.
Più significativo bulging ad ampio raggio del IV disco determina una più evidente impronta sul profilo anteriore durale e presenta una maggiormente significativa estensione preforamino e intraforaminale destra.
Non evidenti significativi conflitti disco durali o dosco-radicolaribilateralmente al V disco.
I diametri trasversi del canale rachideo appaiono lievemente ridotti da relativa brevità congenita dei peduncoli ed ipertrofia degenerativa delle faccette articolari e dei legamenti gialli.Regolare per morfologia ed intensità di segnale il cono midollare localizzato a livello di L1.Regolari le radici della cauda"FINE.
Naturalmente a breve mi farò visitare da un fisiatra per la terapia del caso.
La mia domanda, ai fini dell'eventuale richiesta di aggravemento, è la seguente: la lesione patita nel 1978 PUO' rtitenersi causa/concausa dell'attuale patologia?
Grazie per la cortese attenzione.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,
i disturbi dolorosi che Lei riferisce non sembrano tanto da porre in relazione ad esiti della pregressa frattura, quanto a discopatia del 3° e 4° disco intervertebrale lombare in una condizione degenerativa artrosica.

In ogni caso, è opportuno anche un parere specialistico Ortopedico, per cui sposto il consulto nella relativa area.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Utente
Utente
Egr. dottore,
grazie per la cortese e sollecita risposta.
Al medico ortopedico che vorrà rispondere evidenzio che il dolore alla gamba destra interessa il gluteo, la coscia e l'articolazione femorale. A detta del medico di famiglia, che mi ha visitato prima della RM, la regione lombare del tronco è contratta al massimo.