Tendine d'achille
sono un uomo di 53 anni, con un passato di sportivo alle spalle, interrotto da un incidente stradale 30 anni fa, con lesione traumatica del nervo sciatico popliteo esterno gamba sx. Dopo intervento di microchirurgia con innesto di nervo surale prelevato dalla stessa gamba, ho recuperato solo in minima parte la funzionalità del piede e purtroppo è rimasto il piede leggermente cadente con andatura equina. Le ho scritto questo preambolo in quanto da 15 giorni ho un dolore alla zona tendine d'achille destro e l'ortopedico che mi ha visitato 2 giorni fa sospetta "lesione al tendine d'achille dx alla giunzione miotendinea. ha prescritto Eco e RMN. Ho fatto entrambe: Eco ha dato seguente esito:"presenza di epoicogenicità diffusa preinserzionale, con aspetto fusato del tendine stesso, senza immagini riferibili a lesioni o a tendinosi focale". La RMN la ritiro il 12 marzo. I quesiti che porrò al mio ortopedico sono: 1) può dipendere dal problema che ho avuto alla gamba sx? 2) il referto ecografico mostra elementi di criticità notevoli tali da richiedere intervento chirurgico? 3) il tecnico che ha fatto la RMN, dietro mia sollecitazione, mi ha detto che in effetti nella sede individuata dall'ortopedico si vedono diverse striature e una zona più scura. Poichè il mio ortopedico è bravo ma di poche parole vorrei recarmi da lui il 13 marzo, dopo aver ritirato la RMN, già con le domande giuste per focalizzare bene la risoluzione del problema. Poichè sono a riposo a casa e con il lavoro che faccio non posso permettermi il lusso di stare fermo, pensa che un eventuale soluzione chirurgica, laddove ce ne fosse bisogno, sarebbe risolutiva? Grazie, ma sono disperato in quanto questo è il periodo in cui lavoro di più e dovendomi spostare in auto non so se posso utilizzarla o compromettere la situazione. La ringrazio e le porgo cordiali saluti,
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Nel momento in cui le scrivo siamo al 15 marzo e, penso, che lei ha già effettuato la consulenza ortopedica del suo medico di fiducia.
Tuttavia ho piacere a darle alcuni punti di riflessione:
1. Non è dato di stabilire se il danno al tendine di Achille sia un postumo del suo pregresso trauma
2. La lesione al tendine non è totale (casi in cui bisogna operare) e per tale motivo da studiare e verificare se possibile un trattamento incruento
3. Nel caso il collega dovesse ritenere giustificato un intervento chirurgico, le posso dire che oggi vi sono tecniche chirurgiche percutanee che offrono un immediato recupero
Auguri
Tuttavia ho piacere a darle alcuni punti di riflessione:
1. Non è dato di stabilire se il danno al tendine di Achille sia un postumo del suo pregresso trauma
2. La lesione al tendine non è totale (casi in cui bisogna operare) e per tale motivo da studiare e verificare se possibile un trattamento incruento
3. Nel caso il collega dovesse ritenere giustificato un intervento chirurgico, le posso dire che oggi vi sono tecniche chirurgiche percutanee che offrono un immediato recupero
Auguri
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 08/03/2014.
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