Panca ad inversione gravitazionale

Salve sono un ragazzo di 22 anni con problemi posturali, ho una lieve scoliosi dorso-lombare sinistro convessa, in più una protusione mediana posteriore l5s1, quando sto molto tempo seduto ho dolori per tutta la colonna anche alla cervicale, ho fatto tac e rmn cervicale ma non è risultato niente alla cervicale, il mio ortopedico mi ha fatto mettere dei plantari ortopedici e in più dovrò sistemare i denti, perchè i problemi alla cervicale potrebbero dipendere dai denti e dalla malocclusione che ho!
La protusione potrebbe trarre beneficio da una panca a inversione gravitazionale? perchè spesse volte soffro di lombalgia con dolori alle gambe, premetto che il disco l5s1 risulta ben idratato!

Cordialmente.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
L'applicazione di trazioni alla colonna deve essere eseguita solo su prescrizione ortopedica e seguita attentamente in ambiente riabilitativo dal fisiatra. Questo tipo si sollecitazioni, sia in posizione eretta, come in quella sdraiata o inversa, possono creare scompensi anche gravi alla colonna qualora siano presenti condizioni di instabilità o processi infiammatori/settici oppure lesioni neoplastiche. In queste condizoni le trazioni sono assolutamente proibiite.
Inoltre il medico valuterà, le condizioni generali, in quanto cardiopatie, problemi cerebrali, respiratori e di ipertensione, come pure problemi di reflusso gastro-esofageo controindicano l'uso della panca inversa.
Ne parli pertanto con un ortopedico a Cosenza.
Cordialità
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Per lesioni neoplastiche a cosa si riferisce?
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Per lesioni neoplastiche a cosa si riferisce? e per processi settici cosa intende?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Processi settici = infezioni
Neoplasie = tumori primitivi o secondari
...ma, in base alla RMN, non si tratta del suo caso.

Altra condizione per poter eseguire le trazioni è che i dischi siano relativamente giovani e/o comunque idratati e dotati di una residua elasticità.
Inoltre è bene sospendere immediatamente le trazioni se aumenta il dolore al rachide o quello irradiato all'arto.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Le ripeto dalle immagine della risonanza i dischi sono bianchi, le pesso mandare le immagini qui, potrebbe guardarle?
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Poi vorrei sapere se i dischi risultano idratati e con un residuo di elasticità, è possibile che il disco protuso recuperi e la protusione sparisca?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
In genere la protrusione resta, magari con profilo diverso a seconda delle condizioni di sovraccarico del disco e/o del suo cedimento.
In poche parole la protrusione nei dischi ancora giovani e idratati, avendo ancora una certa elasticita', varia nel tempo.
Non mandi le immagini in quanto non e' permesso fare diagnosi su immagini di alcun tipo. Ne deve parlare con un ortopedico a Cosenza.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Per aumentare l'elasticità cosi si può fare? Tipo sport?
Gli integratori di collagene funzionano?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
No. Il metabolismo del disco, struttura ben poco vascolarizzata, e' lentissimo e le lesioni degenerative, anche se minori, sono irreversibili. Si puo' solo agire sui cofattori di rischio tipo evitare l'aumento di peso e mantenere sempre in eccellenti condizioni di tono e trofismo i muscoli del tronco e della pelvi.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Per quanto riguarda le tecniche mininvasive per le protusioni, tipo la decompressione discale, lei sa dirmi qualcosa a riguardo?
Questi interventi mininvasivi hanno effetto?
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Poi che significa che la protusione nei dischi ancora giovani idratati , avendo ancora una certa elasticità, varia nel tempo?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Per quanto riguarda le tecniche mininvasive per le protusioni, tipo la decompressione discale, lei sa dirmi qualcosa a riguardo?
Questi interventi mininvasivi hanno effetto?
- Si, distruggono il disco.

Poi che significa che la protusione nei dischi ancora giovani idratati , avendo ancora una certa elasticità, varia nel tempo?
- Essendo presente un certa elasticita' se il disco aumenta di altezza la protrusione si riduce, se invece la sua altezza si riduce la protrusione aumenta.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Come si può far aumentantare il disco in altezza ?
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Come si può far aumentantare il disco in altezza ?
Quindi questi interventi mininvasivi riducono la protusione distruggendo parte del disco, ma la protusione non potrebbe ripresentarsi?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
A) Il disco sano aumenta in altezza da solo durante la notte ed e'piu'basso di alcune frazioni di millimetro la sera. Si chiama deformazione elastica (= restituzione della geometria di un solido allo stato tridimensionale di partenza una volta terminate le azioni delle forze deformanti = restituzione completa dell' energia, definita in biomeccanica come "lavoro") -> il disco ritorna alla sua altezza iniziale.
Se, invece, dopo la deformazione, il solido non torna alla geometria iniziale e una parte dell' energia resta intrappolata nel solido, il solido resta deformato. Si chiama deformazione plastica (= restituzione parziale dell'energia applicata ad un solido) -> il disco diminuisce progressivamente di altezza e, allo stesso tempo, si allarga, sporge dalla vertebra e pertanto "protrude"= protrusione discale.

Il disco e'una struttura viscoelastica a densita'variabile dal centro (nucleus polposus: ricchissimo di acqua, povero di fibre) verso la periferia (anulus fibrosus: povero d' acqua e ricchissimo di fibre connettivali incrociate a 45*).
Durante il giorno perde acqua e le fibre si deformano, la notte recupera acqua e le fibre si riallineano.

Con il passare del tempo, in seguito all'invecchiamento del disco, avvengono processi di tipo degenerativo caratterizzati da perdita d'acqua (il disco diventa sempre piu' "nero" alla RMN) e sempre piu' sottile e rigido. In poche parole perde la sua capacita'di recupero elastico della sua altezza durante la notte.

b) Qualsiasi intervento, mini o maxi invasivo, non esclude la possibilita'di recidiva di un' ernia del disco.
Interventi mini invasivi sulle semplici protrusioni non sono indicati.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Ho letto molte cose a riguardo la cura dei dischi intervertebrali con cellule staminali, questa cosa è possibile? ci sono risultati scientifici validi?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
No, nessun risultato certificato e accettato a livello internazionale come terapia .
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
E sul metabolismo del disco non si può agire in nessun modo?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Sì, solo con gli stili di vita: evitare alcool, fumo e droghe.
Per il resto, la storia naturale della malattia discale è pre-definita da fattori genetici non influenzabili da farmaci, terapie fisiche o chirurgiche.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Quindi anche la familiarità con i genitori conta? Chi ha genitori con questi problemi è destinato ad avere questi problemi?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Esatto. Esiste familiarità, cioè una probabilità più alta (che non significa ereditarietà = certezza di trasmissione di una malattia secondo le leggi di Mendel).
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Quindi può e non può contare questa familiarità, giusto?
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Quindi può e non può contare questa familiarità, giusto?
Perchè il mio ortopedico mi ha detto che alla fine se i carichi lungo la colonna sono assiali e si han una buona postura, la familiarità conta poco.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Mi dispiace, ma e' vero il contrario.
SE c'e' familiarita' anche con una vita senza stress per la colonna e NONOSTANTE " i carichi lungo la colonna siano assiali e si abbia una buona postura" la malattia discale si puo' esprimere comunque.
In Natura il dato biologico precede quello meccanico che, in genere, ha un ruolo di solo co-fattore aggravante.
Tradotto. Su 1000 impiegati che non fanno sforzi e hanno magari un'ottima postura la probabilita' di lombalgia si aggira intorno al 30% come per tutta la popolazione mondiale.
Certo, il rischio aumenta in chi fa una vita pesante e utilizza la colona in modo non corretto. Ma, ripeto, la variazione di probabilita' non modifica quel zoccolo duro di un 30% di popolazione comunque destinato ad avere una patologia discale dolorosa.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Senta poi navigando sul web ho letto di SPINEMED una macchina che traziona la colonna, al contrario delle classiche trazioni questa macchina diminuisce la pressione all'interno dei dischi permettendo l'entrata di fluidi e riattivando il metabolismo cellulare, favorendo la saldatura delle fessurazioni dell'anulus.
Lei cosa ne pensa vorrei provarlo!

http://www.spinemed.it/che_cosa_e_spinemed.htm
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Non ha nessun valore scientifico.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
in effetti se le classiche trazioni non funzionano come puo una macchina del genere riattivare il metabolismo del disco, permettendl la saldatura delle fessurazioni dell'anulus!
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
quindi con la panca ad inversione non c'è speranza, sempre considerando che il disco protuso sia ancora ben idratato e che abbia conservato un pò della sua elasticità, che si riprenda riducendo la protusione, aumenti la sua altezza e che riacquisti parte del metabolismo perso?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Vero, almeno per le prime due affermazioni. Per la terza (riacquisto del metabolismo perduto), purtroppo non c' é speranza in quanto si tratta di un processo degenerativo che, con la perdita dell' acqua, associa un degrado qualitativo del pattern cellulare in via non reversiibile.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Le faccio una domanda un po sciocca, il tipo di materasso su cui si riposa influisce sulla colonna e sui dischi?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
No, non influisce sulla storia naturale della malattia discale. Si', sul sonno e il comfort legato al rapporto che si crea tra il corpo disteso e il piano di appoggio.
La maggiore influenza e' data dal tipo di cuscino sul rachide cervicale che non deve essere costretto in flessione durante il sonno.
Per il resto vale il principio del sostegno in allineamento del rachide in toto con appoggio che segua il profilo del corpo. In linea generale, poi, i magri hanno bisogno di un appoggio superficiale piu' morbido rispetto agli obesi, ma ogni individuo puo' avere esigenze particolari da valutare di volta in volta.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
quindi il cuscino per il rachide cervicale non deve essere troppo alto cosi che la lordosi cervicale non si modifichi?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Esatto!
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Capisco, non mi è chiara questa frase che mi ha detto: "resto vale il principio del sostegno in allineamento del rachide in toto con appoggio che segua il profilo del corpo", potrebbe spiegarmela meglio?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Traduzione: il materasso deve sostenere il corpo (allineamento siain posizione supina, prona che laterale), ma in modo tale che segua, pero', il profilo anatomico del corpo disteso.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Perfetto ho capito, senta non so se l'ho menzionato gia del fatto che il mio ortopedico mi ha fatto mettere i plantari ortopedici siccome ho problemi di appoggio, purtroppo però non posso piu correggere il miei piedi avendo 23 anni, e a breve metterò l'apparecchio ai denti perchè ho problemi di malocclusione. Vorrei sapere se l'appoggio plantare e la malocclusione si ripercuotono sulla colonna?
Il mio ortopedico mi ha fatto una visata con la sagital balance e ha visto che l'asse sagittale non cadeva dove doveva cadere, con i plantari la situazione cambiava! Vorrei dei chiarimenti.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
L'asse del rachide puo' cambiare per molte cause e la differenza di lunghezza degli arti e' solo una di queste. I plantari possono correggere un' alterazione della posizione della colonna nei due piani dello spazio, ma la postura e' la risultante di un sistema di regolazione neurologica molto complesso che non dipende solo dai piedi.
La malocclusione puo' influire soprattutto sul rachide cervicale, meno sul resto della colonna.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Il mio ortopedico ritiene che i problemi cervicali siano dovuti alla malocclusione, poi mi ha detto che il rachide cervicale e il rachide lombare sono in relazione, se c'è uno squilibrio alla zona lombare il rachide cervicale andrà a compensare e viceversa, questa cosa è vera?
Quindi chi fa uso di plantari e bite o apparecchi dovrebbe quindi integrare con una rieducazione posturale (nuromuscolare) globale ?
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Il mio ortopedico ritiene che i problemi cervicali siano dovuti alla malocclusione, poi mi ha detto che il rachide cervicale e il rachide lombare sono in relazione, se c'è uno squilibrio alla zona lombare il rachide cervicale andrà a compensare e viceversa, questa cosa è vera?
Quindi chi fa uso di plantari e bite o apparecchi dovrebbe quindi integrare con una rieducazione posturale (nuromuscolare) globale ?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Non esiste evidenza della relazione tra malocclusione e rachide lombare...La rieducazione posturale puo' risolvere problemi funzionali, tipo gli atteggiamenti viziati, non le deformita' strutturate,
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Poi vorrei sapere da dove passa l'asse sagittale ideale?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Il morfotipo della colonna sul piano saggittale non e'uno solo. Ne esistono almeno tre: lasso (curve aumentate), atletico (curve fisiologiche) e astenico (curve diminuite). In questi casi l' asse verticale che si descrive sul PIANO sagittale e' la linea passante per il centro della prima vertebra cervicale e che tende a cadere sulla mensola sacrale (prima vertebra sacrale) passando davanti alla colonna dorsale con alcuni piccoli scostamenti legati al morfo tipo di cui sopra.
L'asse sagittale e', invece, come una freccia antero-posteriore o postero-anteriore e puo'cadere in diversi punti del corpo.
Infatti la direzione dei movimenti è indicata dall'asse intorno
al quale essi hanno luogo.
L'asse del movimento coincide con uno dei piani fondamentali del corpo che sono: sagittale, frontale e trasversale.
I movimenti che hanno luogo sull'asse sagittale vengono detti di inclinazione laterale quando sono riferiti alla testa o al tronco, a livello degli arti si parla invece di abduzione e adduzione.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
A me è stato detto, e l'ho anche letto su internet che l'asse sagittale passa per la terza vertebra lombare
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Infine vorrei sapere se quindi i denti e l'appoggio plantare influiscono sull'assetto della colonna?
Quali sono gli esami strumentali che si possono eseguire oltre all'rx in ortostatismo e all'esame baropodometrico statico e dinamico?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
"A me è stato detto, e l'ho anche letto su internet che l'asse sagittale passa per la terza vertebra lombare "
No, l'asse sagittale è una sagitta = freccia perpendicolare al piano antero posteriore del corpo. Purtroppo è molto comune la confusione tra piano sagittale (con asse verticale, parallelo al piano sagittale, quello a cui si riferisce Lei), asse sagittale (perpendicolare al piano frontale) e asse verticale sul piano sagittale.
Al secondo quesito ho già risposto sopra.
Per il terzo, esistono esami sofisticati in ambito di ricerca con rilevatori di posizione applicati al corpo (markers) che sono collegati ad un computer che esegue un'analisi posturale di tutto il corpo. Procedure non utilizzate in campo clinico in quanto molto costose, con errore standard alto e poco influenti sul guadagno di salute a valle per la popolazione.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Quindi si chiama asse verticale e non asse sagittale?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Proprio cosi'! Cade sul piano sagittale,ma parallelamente, per questo viene confuso con codesto.
L'asse verticale e' l'asse longitudinale (perpendicolare al piano trasversale).
Vedi http://www.my-personaltrainer.it/anatomia/assi-e-piani-corpo-umano.htm oppure http://elite.polito.it/files/courses/01OQM/slide2012/31-mobilita-corpo-umano-02.pdf
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
La ringrazio mi ha chiarito molto le idee, l'asse safittale è tutt'altra cosa.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
L'asse sagittale in pratica è l'asse perpendicolare al piano frontale
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Si'.