Ripresa sport dopo microfratture x cartilagine ginocchio
A febbraio 2006 ho rotto LCA Ginocchio SX durante una partita di Rugby. Febbraio 2007 Operato con utilizzo tendine rotuleo. Operazione andata a buon fine.
A settembre 2007 ripreso il mio sport (Rugby).
A ottobre 2008 scrocchio del ginocchio dopo uno scatto (ho sicuramente e stupidamente forzato la ripresa)
Risultato, rioperato a fine Novembre 2007. Tipo di intervento : Meniscectomia parziale esterna, asportazione corpi mobili, condroplastica e microfratture su danno di 4° Liv della troclea femorale di circa 1,5cm x 2,5cm (dopo regolarizzazione) con ampia esposizione dell'osso sub condrale.
Dopo 7 mesi di riabilitazione ho eseguito una RM al ginocchio, questo quello che c'e' scritto :
Preliminarmente vanno segnalati artefatti ferromagnetici che limitano in parte le possibilità diagnostiche dell'esame relativamente al quadro osseo tibiale in relazione al noto intervento chirurgico di ricostruzione del LCA.
Quale rilievo preliminare osseo l'esame documenta un' alterazione parcellare cortico-sottocorticale a pastiglia del segnale in corrispondenza del profilo anteriore articolare con la rotula del condilo femorale interno di significato osteocondritico florido. Concomita un'imbibizione edematosa più sfumata estesa coinvolgente l'epifisi distale del femore con disposizione prevalente mediana-paramediana interna.
Analogamente va segnalata una sfumata alterazione di segnale da edema trabecolare reattivo sottocorticale profondo dell'emipiatto tibiale antero-mediale.
Non versamento liquido intrarticolare significativo. Integro il neolegamento crociato anteriore ricostruito. Irregolarità post-chirurgica del tendine rotuleo. Non lesioni significative meniscali. Normali i collaterali mediale e laterale, il tendine quadricipitale e il legamento crociato posteriore. Tralci fibrotici nel corpo di Hoffa.
La valutazione mirata dell'articolazione femoro-rotulea documenta una sostanziale normalità in termini di spessore e segnale del panno condrale retrorotuleo con rotula correttamente affrontata nella troclea femorale a ginocchio esteso
Ad oggi (poco piu' di 7 mesi dall'intervento) la cosa ''piu' grave'' e che ho ancora dolore in carico a circa 30°.
Meno grave e' un lieve fastidio (ma sopportabile) all'interno del ginocchio.
Riesco a correre in piano (raramente con lieve fastidio), andare in bici (idem, con poco fastidio) e nuotare.
A fare le scale in salita ho lieve fastidio che aumenta dopo un paio di rampe.
In palestra non riesco assolutamente a fare Squat, Leg extension e pressa (soprattuto ai gradi dove ho fastidio)
Questo mi limita molto la rieducazione.
Quello che volevo sapere e' :
E' normale che a 7 mesi abbia ancora dolore a quei gradi?
Il ''processo'' innescato dalle microfratture e' ancora in evoluzione o e' finito?
Il dolore e' dovuto ad una infiammazione o e' perche' l'operazione potrebbe non essere andata a buon fine?
Devo essere fiducioso o devo aspettarmi che il dolore sia ormai cronico?
Cosa consiglia di fare per cercare di riprendere il mio sport?
Grazie mille, se servissero altri dati non esiti a chiedermeli.
A settembre 2007 ripreso il mio sport (Rugby).
A ottobre 2008 scrocchio del ginocchio dopo uno scatto (ho sicuramente e stupidamente forzato la ripresa)
Risultato, rioperato a fine Novembre 2007. Tipo di intervento : Meniscectomia parziale esterna, asportazione corpi mobili, condroplastica e microfratture su danno di 4° Liv della troclea femorale di circa 1,5cm x 2,5cm (dopo regolarizzazione) con ampia esposizione dell'osso sub condrale.
Dopo 7 mesi di riabilitazione ho eseguito una RM al ginocchio, questo quello che c'e' scritto :
Preliminarmente vanno segnalati artefatti ferromagnetici che limitano in parte le possibilità diagnostiche dell'esame relativamente al quadro osseo tibiale in relazione al noto intervento chirurgico di ricostruzione del LCA.
Quale rilievo preliminare osseo l'esame documenta un' alterazione parcellare cortico-sottocorticale a pastiglia del segnale in corrispondenza del profilo anteriore articolare con la rotula del condilo femorale interno di significato osteocondritico florido. Concomita un'imbibizione edematosa più sfumata estesa coinvolgente l'epifisi distale del femore con disposizione prevalente mediana-paramediana interna.
Analogamente va segnalata una sfumata alterazione di segnale da edema trabecolare reattivo sottocorticale profondo dell'emipiatto tibiale antero-mediale.
Non versamento liquido intrarticolare significativo. Integro il neolegamento crociato anteriore ricostruito. Irregolarità post-chirurgica del tendine rotuleo. Non lesioni significative meniscali. Normali i collaterali mediale e laterale, il tendine quadricipitale e il legamento crociato posteriore. Tralci fibrotici nel corpo di Hoffa.
La valutazione mirata dell'articolazione femoro-rotulea documenta una sostanziale normalità in termini di spessore e segnale del panno condrale retrorotuleo con rotula correttamente affrontata nella troclea femorale a ginocchio esteso
Ad oggi (poco piu' di 7 mesi dall'intervento) la cosa ''piu' grave'' e che ho ancora dolore in carico a circa 30°.
Meno grave e' un lieve fastidio (ma sopportabile) all'interno del ginocchio.
Riesco a correre in piano (raramente con lieve fastidio), andare in bici (idem, con poco fastidio) e nuotare.
A fare le scale in salita ho lieve fastidio che aumenta dopo un paio di rampe.
In palestra non riesco assolutamente a fare Squat, Leg extension e pressa (soprattuto ai gradi dove ho fastidio)
Questo mi limita molto la rieducazione.
Quello che volevo sapere e' :
E' normale che a 7 mesi abbia ancora dolore a quei gradi?
Il ''processo'' innescato dalle microfratture e' ancora in evoluzione o e' finito?
Il dolore e' dovuto ad una infiammazione o e' perche' l'operazione potrebbe non essere andata a buon fine?
Devo essere fiducioso o devo aspettarmi che il dolore sia ormai cronico?
Cosa consiglia di fare per cercare di riprendere il mio sport?
Grazie mille, se servissero altri dati non esiti a chiedermeli.
[#1]
egr. paziente, come si può rispondere così specificamente alle sue giuste domande, senza una valutazione clinica del suo ginocchio, senza un'esame della documentazioene per immagini, senza una visione di ogni dettagio.
Comunque per linee generiche sappia che ancora deve coninuare a fare fkt, intensa e completa, seguito da un Fisiatra.
Poi un accurato controllo clinico ortopedico valuterà la sua situazione clinica, dato che ha avuto una seria lesione della cartilagine articolare e tanti disastri capsulo-legamentosi.
Certamente stia sereno e fiducioso ed intensifichi la fkt ma senza andare a cercare ancora e sempre l'optimum con forzature esasperate di un ginocchio malconcio che va accuratamente gestito, sopratutto nell'attività sportiva.
Saluti
Comunque per linee generiche sappia che ancora deve coninuare a fare fkt, intensa e completa, seguito da un Fisiatra.
Poi un accurato controllo clinico ortopedico valuterà la sua situazione clinica, dato che ha avuto una seria lesione della cartilagine articolare e tanti disastri capsulo-legamentosi.
Certamente stia sereno e fiducioso ed intensifichi la fkt ma senza andare a cercare ancora e sempre l'optimum con forzature esasperate di un ginocchio malconcio che va accuratamente gestito, sopratutto nell'attività sportiva.
Saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la risposta.
Capisco che senza vedere piu' da vicino la mia situazione sia difficile darne una valutazione.
Se posso disturbarla ancora ci tenevo a farle tre domande che mi girano continuamente nella testa.
1 - Il dolore che sento e' perche' l'osso e' scoperto e quindi lo percepiro' per tutta la vita o e' una infiammazione che pian piano dovrebbe scemare ? (nel caso fosse la seconda ipotesi se, oltre alla fisioterapia posso affiancare cure antinfiammatorie)
2 - Leggendo l'esito della RM (capisco che per lei vedere le foto sarebbe meglio) l'operazione e' andata a buon fine? Le microfratture hanno creata quel ''sostituto della cartilagine''? E' ancora in evoluzione l'effetto delle microfratture?
3 - Ho 35 anni e riprendere a giocare a Rugby non e' la mia prerogativa (anche se non nego che ne soffro molto a starci lontano). Vorrei pero' poter insegnare ai miei figli a sciare o giocare a tennis con qualche amico, e come mi sento ora la vedo molto dura. Crede che con una buona fisioterapia possa tornare ad essere ''quasi come nuovo'' o comunque saro' limitato per sempre?
La ringrazio in anticipo per il suo consulto e non si faccia scrupoli se mi deve dare notizie negative.
Capisco che senza vedere piu' da vicino la mia situazione sia difficile darne una valutazione.
Se posso disturbarla ancora ci tenevo a farle tre domande che mi girano continuamente nella testa.
1 - Il dolore che sento e' perche' l'osso e' scoperto e quindi lo percepiro' per tutta la vita o e' una infiammazione che pian piano dovrebbe scemare ? (nel caso fosse la seconda ipotesi se, oltre alla fisioterapia posso affiancare cure antinfiammatorie)
2 - Leggendo l'esito della RM (capisco che per lei vedere le foto sarebbe meglio) l'operazione e' andata a buon fine? Le microfratture hanno creata quel ''sostituto della cartilagine''? E' ancora in evoluzione l'effetto delle microfratture?
3 - Ho 35 anni e riprendere a giocare a Rugby non e' la mia prerogativa (anche se non nego che ne soffro molto a starci lontano). Vorrei pero' poter insegnare ai miei figli a sciare o giocare a tennis con qualche amico, e come mi sento ora la vedo molto dura. Crede che con una buona fisioterapia possa tornare ad essere ''quasi come nuovo'' o comunque saro' limitato per sempre?
La ringrazio in anticipo per il suo consulto e non si faccia scrupoli se mi deve dare notizie negative.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.1k visite dal 05/07/2008.
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