Dolore persistente al rachide cervicale
Gradirei che questo mio quesito fosse sottoposto all'attenzione del Prof. Alessandro Caruso persona competente, garbata e ricca umanamente, dote peraltro molto rara almeno nei medici che io ho incontrato, per ciò che ho potuto dedurre dalle risposte da lui fornite su Mediciitalia.it., precisato ciò veniamo al dunque:
sono una donna di 46 anni con un problema al rachide cervicale che mi attanaglia da circa 6 anni e che mi provoca dolori forti al collo e alla nuca come se la testa fosse sempre stretta in una morsa, vertigini, instabilità nel deambulare ed una sensazione di testa che non sta sù... ho girato e rigirato senza risolvere nulla sottoponendomi ogni volta ad accertamenti e a cure di ogni genere sia di natura locale che farmacologica, adesso sono stanca, sconfortata e malconcia per cui chiedo aiuto al Prof. Caruso. Le invio i miei referti più importanti e recenti:
RM CERVICALE (SENZA CONTRASTO) effettuata il 20/07/2005 recita:
Spondilouncoartrosi con discopatie degenerative multiple; inversione della fisiologica lordosi.
A livello C6-C7 è visibile ernia discale mediana e paramediana sin che impronta la superficie anteriore del sacco durale.
Ai livelli C3-C4, C4-C5 e C5-C6 si osservano piccole impronte sulla superficie anteriore del sacco durale determinate da osteofitosi posteriore a barra.
Il diametro AP del canale rachideo è leggermente ridotto da C3 a C7.
Non segni di mielopatia spondilosica.
Esame radiologico del rachide cervicale, dorsale e lombo sacrale effettuato il 29/05/2007 recita:
Rachide cervicale in asse sul piano frontale con discopatie in C4-C5; C5-C6 e C6-C7 ed inversione della fisiologica lordosi cervicale; segni di spondiloatrosi osteofitica marginale da C4 a C7. A livello dorso-lombare non si rilevano alterazioni morfostrutturali dei metameri con spazi intersomatici conservati; sis egnala una modesta latero-deviazione a destra di tali tratti rachidei e una riduzione della fisiologica lordosi lombare.
(radiogrammi nelle proiezioni ortogonali e dinamiche) del 12/06/2008
Lieve scoliosi cervico-dorsale sinistro-convessa a grande raggio con riduzione della fisiologica lordosi. Discopatie in C4-C5-C6-C7 con reazione artrosica del corpo dei metametri interessati. Lieve anterolistesi di C4 su C5 che si corregge in massima estensione e si accentua in massima flessione. In massima flessione compare anche anterolistesi di C3 su C4.
ieri mi sono sottoposta all'ennesima visita ortopedica dal il cui esito recita:
Ancora cervicobrachialgia dx su territorio di C6.
Associare alla FKT ciclo di ozonoterapia pe ernia cervicale.
Arcoxia 60 1c/die per 7 giorni.
Grazie per la sua cortese attenzione.
cordialmente.
Anna
sono una donna di 46 anni con un problema al rachide cervicale che mi attanaglia da circa 6 anni e che mi provoca dolori forti al collo e alla nuca come se la testa fosse sempre stretta in una morsa, vertigini, instabilità nel deambulare ed una sensazione di testa che non sta sù... ho girato e rigirato senza risolvere nulla sottoponendomi ogni volta ad accertamenti e a cure di ogni genere sia di natura locale che farmacologica, adesso sono stanca, sconfortata e malconcia per cui chiedo aiuto al Prof. Caruso. Le invio i miei referti più importanti e recenti:
RM CERVICALE (SENZA CONTRASTO) effettuata il 20/07/2005 recita:
Spondilouncoartrosi con discopatie degenerative multiple; inversione della fisiologica lordosi.
A livello C6-C7 è visibile ernia discale mediana e paramediana sin che impronta la superficie anteriore del sacco durale.
Ai livelli C3-C4, C4-C5 e C5-C6 si osservano piccole impronte sulla superficie anteriore del sacco durale determinate da osteofitosi posteriore a barra.
Il diametro AP del canale rachideo è leggermente ridotto da C3 a C7.
Non segni di mielopatia spondilosica.
Esame radiologico del rachide cervicale, dorsale e lombo sacrale effettuato il 29/05/2007 recita:
Rachide cervicale in asse sul piano frontale con discopatie in C4-C5; C5-C6 e C6-C7 ed inversione della fisiologica lordosi cervicale; segni di spondiloatrosi osteofitica marginale da C4 a C7. A livello dorso-lombare non si rilevano alterazioni morfostrutturali dei metameri con spazi intersomatici conservati; sis egnala una modesta latero-deviazione a destra di tali tratti rachidei e una riduzione della fisiologica lordosi lombare.
(radiogrammi nelle proiezioni ortogonali e dinamiche) del 12/06/2008
Lieve scoliosi cervico-dorsale sinistro-convessa a grande raggio con riduzione della fisiologica lordosi. Discopatie in C4-C5-C6-C7 con reazione artrosica del corpo dei metametri interessati. Lieve anterolistesi di C4 su C5 che si corregge in massima estensione e si accentua in massima flessione. In massima flessione compare anche anterolistesi di C3 su C4.
ieri mi sono sottoposta all'ennesima visita ortopedica dal il cui esito recita:
Ancora cervicobrachialgia dx su territorio di C6.
Associare alla FKT ciclo di ozonoterapia pe ernia cervicale.
Arcoxia 60 1c/die per 7 giorni.
Grazie per la sua cortese attenzione.
cordialmente.
Anna
[#1]
Gentile signora Anna.
Resto veramente di stucco a leggere questa Sua email che oltre ad inorgoglirmi e lusingarmi come professionista,come medico, mi commuove veramente come uomo.
Le sue dolci e meravigliose parole di stima e di ammirazione nei miei confronti sia sotto il profilo professionale che umano, mi hanno gratificato oltre ogni dire ed al tempo stesso creato qualche imbarazzo emozionale; lo comprenderà bene sia Lei che chi legge questo post, per cui mi permetta, gentile Signora, che risponda con calma qualche altro momento al quesito sui Suoi problemi di salute.
Nel ringraziarLA veramente di cuore, Le invio i miei più cordiali saluti
Resto veramente di stucco a leggere questa Sua email che oltre ad inorgoglirmi e lusingarmi come professionista,come medico, mi commuove veramente come uomo.
Le sue dolci e meravigliose parole di stima e di ammirazione nei miei confronti sia sotto il profilo professionale che umano, mi hanno gratificato oltre ogni dire ed al tempo stesso creato qualche imbarazzo emozionale; lo comprenderà bene sia Lei che chi legge questo post, per cui mi permetta, gentile Signora, che risponda con calma qualche altro momento al quesito sui Suoi problemi di salute.
Nel ringraziarLA veramente di cuore, Le invio i miei più cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Gentile signora Anna, anzitutto stia serena, non si lasci prendere dallo sconforto e dalla malinconia e reagisca con veemenza e con coraggio, che si risolve o si allevia tutto. Stia tranquilla !
Ho letto con attenzione il suo caso clinico e le dico quanto segue.
Tante cose le avrà già comprese avendo letto, come riferisce lei stessa, tanti miei consulti al riguardo.
Il suo corteo sintomatologico è simile a tanti quadri clinici dell'artrosi cervicale o dell'uncoartrosi cervicale con o senza discopatie cervicali.
Ma andando ad analizzare il referto della sua Rmn del 2005 si valuta la presenza di un'ernia discale a livello C6-C7 mediana e paramediana sin. e poi la presenza di tanti osteofiti, o spuntoncini ossei che irritano, infastidiscono, comprimono il midollo o qualche altra struttura importante nel rachide cervicale , come il sistema del simpatico cervicale e le arterie vertebrali che decorrono nel contesto delle vertebre cervicali, determinando dei disturbi tipo la sindrome neurovegetativa e la sindrome vertiginoso posturale. Ovviamente un consulto superspecialistico ortopedico, accurato ed approfondito, un'esame elettromiografico agli arti superiori ed una nuova RMN mi sembra che si rendano necessari.
E' necessario valutare altresì la Rmn del 2005 e quella attuale che dovrà eseguire, prima di fare una diagnosi certa e precisa per stabilire grado, posizione ed entità di questa ernia cervicale, eventuali turbe conseguenziali e deficit neurologici all'arto superiore dx. e/o sin. per organizzare dei percorsi terapeutici.
E' chiaro che se si evincesse la necessità di un intervento chirurgico di microchirugia vertebrale, per la risoluzione dell'ernia e di qualche osteofita nocivo, che potrà eseguire un chirurgo ortopedico o un neurochirurgo, non avrebbe significato alcun altro trattamento terapeutico.
Deve per adesso evitare qualsiasi sollecitazione forzata del rachide e qualsiasi esercizio particolarmente mobilizzante di chinesiterapia, in attesa della rmn e di un esame elettromiografico.In questo periodo, in attesa dell'esecuzione di una rmn, può fare solo elioterapia e psammoterapia (sabbiature) oltre al nuoto, poi massoterapia, ionoforesi e lieve kinesi funzionale.
Qualche farmaco antiflogistico per breve periodo, d'accordo e seguìta dal suo ortopedico di fiducia, magari anche un cerotto medicamentoso locale al rachide cerviale in attesa di una diagnosi certa ed attuale.
Gentile signora Anna le invio un cordiale saluto ed infiniti auguri per la sua salute.
Ho letto con attenzione il suo caso clinico e le dico quanto segue.
Tante cose le avrà già comprese avendo letto, come riferisce lei stessa, tanti miei consulti al riguardo.
Il suo corteo sintomatologico è simile a tanti quadri clinici dell'artrosi cervicale o dell'uncoartrosi cervicale con o senza discopatie cervicali.
Ma andando ad analizzare il referto della sua Rmn del 2005 si valuta la presenza di un'ernia discale a livello C6-C7 mediana e paramediana sin. e poi la presenza di tanti osteofiti, o spuntoncini ossei che irritano, infastidiscono, comprimono il midollo o qualche altra struttura importante nel rachide cervicale , come il sistema del simpatico cervicale e le arterie vertebrali che decorrono nel contesto delle vertebre cervicali, determinando dei disturbi tipo la sindrome neurovegetativa e la sindrome vertiginoso posturale. Ovviamente un consulto superspecialistico ortopedico, accurato ed approfondito, un'esame elettromiografico agli arti superiori ed una nuova RMN mi sembra che si rendano necessari.
E' necessario valutare altresì la Rmn del 2005 e quella attuale che dovrà eseguire, prima di fare una diagnosi certa e precisa per stabilire grado, posizione ed entità di questa ernia cervicale, eventuali turbe conseguenziali e deficit neurologici all'arto superiore dx. e/o sin. per organizzare dei percorsi terapeutici.
E' chiaro che se si evincesse la necessità di un intervento chirurgico di microchirugia vertebrale, per la risoluzione dell'ernia e di qualche osteofita nocivo, che potrà eseguire un chirurgo ortopedico o un neurochirurgo, non avrebbe significato alcun altro trattamento terapeutico.
Deve per adesso evitare qualsiasi sollecitazione forzata del rachide e qualsiasi esercizio particolarmente mobilizzante di chinesiterapia, in attesa della rmn e di un esame elettromiografico.In questo periodo, in attesa dell'esecuzione di una rmn, può fare solo elioterapia e psammoterapia (sabbiature) oltre al nuoto, poi massoterapia, ionoforesi e lieve kinesi funzionale.
Qualche farmaco antiflogistico per breve periodo, d'accordo e seguìta dal suo ortopedico di fiducia, magari anche un cerotto medicamentoso locale al rachide cerviale in attesa di una diagnosi certa ed attuale.
Gentile signora Anna le invio un cordiale saluto ed infiniti auguri per la sua salute.
[#3]
Utente
Gentilissimo Prof. Caruso,
La ringrazio di tutto cuore per le risposte così dense di umanità, solidarietà, vicinanza e competenza. Leggendo le Sue risposte mi sono davvero tranquillizzata, ne avevo proprio bisogno, visto che come Lei saprà benissimo, dopo tanto peregrinare, dopo tanto curarsi, dopo tanto provare subentra lo sconforto più totale, il buio, lo sbandamento e Le assicuro non solo legato ad una patologia oggettiva che anche Lei mi sottolinea. Ho un solo rammarico in tutta questa vicenda, di non poter, per motivi logistici, mettermi nelle sue "mani" così valide professionalmente, purtroppo la mia adorata Toscana e la Sua bellissima e magica Sicilia non sono proprio vicinissime... Seguirò, passo passo, tutti i suoi preziosi consigli e La terrò aggiornata.
In attesa di darLe e darmi buone notizie, La saluto molto caramente.
Anna
La ringrazio di tutto cuore per le risposte così dense di umanità, solidarietà, vicinanza e competenza. Leggendo le Sue risposte mi sono davvero tranquillizzata, ne avevo proprio bisogno, visto che come Lei saprà benissimo, dopo tanto peregrinare, dopo tanto curarsi, dopo tanto provare subentra lo sconforto più totale, il buio, lo sbandamento e Le assicuro non solo legato ad una patologia oggettiva che anche Lei mi sottolinea. Ho un solo rammarico in tutta questa vicenda, di non poter, per motivi logistici, mettermi nelle sue "mani" così valide professionalmente, purtroppo la mia adorata Toscana e la Sua bellissima e magica Sicilia non sono proprio vicinissime... Seguirò, passo passo, tutti i suoi preziosi consigli e La terrò aggiornata.
In attesa di darLe e darmi buone notizie, La saluto molto caramente.
Anna
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 26.3k visite dal 03/07/2008.
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