Frattura scomposta sottocapitata 5° metacarpo

Salve, mi chiamo Domenico 43 anni da Torino. Il 11-05-08, a causa di una caduta in bicicletta, mi sono procurato una frattura scomposta sottocapitata del 5° metacarpo della mano sx; in pratica dai rx fatti alla mano posizionata di taglio si vedeva chiaramente la testa del metacarpo girata in basso verso il palmo e la frattura a "fetta di salame" dell'osso. La frattura mi è stata ridotta in ospedale e mi è stata creata una doccia gessata che comprendeva anche il dito anulare, praticamente le due dita piegate ad uncino su gesso rigido sul palmo e fasciatura imbottita sul dorso. Feci presente all'ortopedico che la riduzione mi sembrava poco stabile in quanto percepivo qualche strano "clic" provenire dalla mano, ma questi, dopo avere verificato con un rx in gesso che la riduzione era allineata mi ha rispedito a casa con appuntamento per la rimozione dopo 32gg. Durante il periodo ho prestato la massima attenzione ai miei movimenti perché non mi sentivo tranquillo. Per i primi 15gg continuavo ad avvertire qualche scricchiolio strano che ho fatto notare anche al mio medico curante che però mi ha rassicurato sull’infondatezza delle mie preoccupazioni. Il giorno dell'appuntamento ho tolto il gesso e con grande disappunto ho constatato, dopo gli rx di rito, che le mie sensazioni in merito all'instabilità della riduzione e del tipo di immobilizzazione praticata dall'ortopedico erano ben fondate: ora mi ritrovo con la testa del metacarpo ben saldata ma inclinata verso il basso quasi allo stesso angolo del giorno della frattura, ed in più è anche "slittata" leggermente in dietro spostandosi verso destra in direzione dell'anulare.....La mia amarezza è stata ancora più grande dopo aver appreso dalla collega dell'ortopedico che mi ha "sistemato" che, secondo lei, sarebbe stato meglio, visti i risultati, pensare ad una steccatura più rigida.... A questo punto, dopo aver già preventivato l'ipotesi di una denuncia a carico della struttura che mi ha provocato questo danno (sto facendo terapia di recupero da 15gg ma non mi sembra che la forza e la mobilità recupereranno completamente), sto pensando se è il caso di farmi operare per sistemare la mano oppure tenerla così con tutte le possibili (?) complicazioni future? Grazie
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
Ovviamente e' difficile darle un parere senza poter visionare le RX della sua mano.
Mi interesserebbe anche sapere qual'e' la situazione clinica della sua mano, in termini di dolore e funzionalita'.
La saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie per la risposta. La mano, al momento, oltre all'evidente e poco estetica protuberanza sul dorso data dalla punta dell'osso, mi procura dolore nel momento in cui chiudo a pugno o cerco di stringere un oggetto ed ho difficoltà a raddrizzare completamente il dito nonchè ad aprire la mano a ventaglio. Sto continuando a far lavorare l'articolazione con l'aiuto di una pallina in gomma e sto facendo applicazioni con la magnetoterapia. Sembra che, almeno dal punto di vista del dolore, qualche miglioramento ci sia ma alcuni movimenti tipo: appoggiare la mano sul palmo facendo forza per alzarsi dal tavolo o a pugno chiuso facendo sempre la stessa forza, mi provocano non poco fastidio così, come già accennato, chiudere la mano attorno ad un oggetto, ad esempio il mancorrente sull'autobus. Credo che col tempo la forza tornerà ma la mia preoccupazione maggiore è per la possibilità che possano insorgere in futuro altri fastidi tipo artrosi.
Per quanto riguarda gli rx, la modernità della struttura (almeno in quello), ha fatto si che io sia in grado di fornirLe, se è daccordo, delle immagini jpeg della mano perchè mi hanno fornito gli esiti su cd-rom e sono riuscito a salvarle sul pc.
Grazie ancora per l'attenzione.
NOTA: Estremamente colpito è stato il mio medico curante quando gli ho portato in visione le "lastre" sul cellulare.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
Ovviamente puo' mandarmele.
Usi paolo.sailis@libero.it