Pubalgia

Gentili medici.
Purtroppo il calcio è una tipologia di gioco fatta di azioni esplosive (scatti, salti, cambi di direzione) che provocano una forte sollecitazione delle strutture osteotendinee della regione pubica. Proprio per questo a luglio 2013 dopo un mese di sforzi ripetuti avverto un dolore "muscolare" in profondità a livello di metà coscia. Non curante di questo dolore, continuo a giocare; il dolore si ripercuote a livello dell'addome basso (parte dx). Continuo per un mese, fino a quando il dolore diventa insostenibile.
Mi rivolgo al medico di base che mi prescrive degli antinfiammatori e un'ecografia addome completo. L'ecografia è ok e mi viene prescritta una visita ortopedica. L'ortopedico mi prescrive rx del bacino, ecografia eco muscolare, ginnastica.
Il referto rx esclude patologie ossee, e l'ecografia non individua nulla di anomalo. Durante l'attesa ho proseguito con ginnastica. Si è aggiunto un dolore "apparentemente articolare" con esercizi di allungamento dell'area inguinale, durante i quali avverto dolore all'inserzione dell'anca. In 5 mesi non sono migliorato e questo problema non mi permette alcuna attività sportiva.
Scrivo queste frasi speranzoso di ricevere qualche consiglio utile a debellare questa patologia.
Ringrazio in anticipo
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Gentile utente,
dire pubalgia è come non dire niente. Non è una diagnosi, vuol solo dire "dolore al pube", che nel suo caso non è nemmeno tanto azzeccato.
Si faccia visitare da uno specialista serio, ortopedico, fisiatra o medico dello sport che sia, basta che sia ferrato sulla questione, si faccia fare una diagnosi e segua i suoi consigli.
Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua disponibilità, molto gentile.
Certo, dire pubalgia è come non dire niente non essendo una diagnosi, ma purtroppo ho fatto tutti gli esami e visite possibili e nessuno sa darmi una diagnosi precisa. Forse non tutti i medici sanno leggere approfonditamente un referto radiologico? Non intendo accusare nessuno, ci mancherebbe altro, ma sicuramente può esserci un margine di errore come in tutte le cose.
So molto bene che i problemi gravi sono altri, ma vedo la mia situazione peggiorare ogni giorno e non so bene come affrontarla, anche perchè dopo mesi di riposo e cure antinfiammatorie poco è cambiato.
Mi sono rivolto prima al medico di base, all'ortopedico, ad un medico dello sport e ad un fisioterapista.
Conosce uno specialista di sindromi retto-adduttorie in Trentino? Faccio un tentativo domandando a lei, grazie ancora.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Gentile utente,
già dire "sindrome retto-adduttoria" è tutta un'altra cosa. Si tratta di una sindrome studiata e, a volte, senza riscontri agli esami strumentali.
Nella mia esperienza, esistono delle ginnastiche posturali che possono aiutare, come delle terapie fisiche nei casi in cui si evidenziano entesiti o calcificazioni. E' stata eseguita una risonanza? Ne parli col suo medico, non posso certo prescrivergliela io, magari non è utile farla nel suo caso specifico.
Saluti cordiali.
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Utente
Utente
La ringrazio.
Gli esami strumentali che ho eseguito sono stati rx bacino, ecografia addome completo ed ecografia eco-muscolare, ma secondo le letture dei medici non sussistono problemi particolari.
La risonanza non è stata eseguita, ma se lei la consiglia provvederò ad eseguirla.
Un altro sintomo che posso aggiungere, oltre al dolore, è lo scatto nei pressi dell'inserzione dell'anca durante l'apertura della stessa.
Sto eseguendo ginnastiche posturali, spero siano mirate al mio tipo di problema.
La ringrazio di nuovo, cordiali saluti