Frattura con perdite di sostanze
Salve,
circa un anno e mezzo fa ho avuto un grave incidente stradale, in cui ho riportato gravi danni: frattura dell' omero sinistro, dell' olecrano sinistro, del condilo femorale mediale sx con perdita di sostanza seguita da tutti i legamenti e il tendine rotuleo e sindrome compartimentale alla gamba destra. Trattati tutti chirurgicamente. Mi soffermo a chiedervi gentilmente un consulto sul condilo, il 21/12/2012 è stato trattato con un trapianto osseo avvenuto da cadavere attualmente sembra con successo e senza segno di rigetto. Deambulo con pieno carico, con ausili di tutore e bastoni canadesi ma senza alcun grado di flessione o meglio con quei pochi che ho ma passivi dovuti all' imbrigliamento del tendine che non mi fa estendere. Il mio attuale ortopedico prevede un' operazione di judet per lo sbrigliamento del tendine e la liberazione della rotula facendomi guadagnare spero più gradi possibili. Secondo la sua visione siccome ho sofferente anche l' altro condilo e il piatto tibiale si arriverà purtroppo ad un artotesi. Vi chiedo un parere e un consulto su come è stato trattato, come sarà trattato ( oppure per voi come dovrebbe essere trattato) e se secondo voi da queste brevi informazioni che vi ho dato si arriverà irrimediabilmente all' artotesi che io non accetto. La ringrazio fin d' ora.
Cordiali saluti
circa un anno e mezzo fa ho avuto un grave incidente stradale, in cui ho riportato gravi danni: frattura dell' omero sinistro, dell' olecrano sinistro, del condilo femorale mediale sx con perdita di sostanza seguita da tutti i legamenti e il tendine rotuleo e sindrome compartimentale alla gamba destra. Trattati tutti chirurgicamente. Mi soffermo a chiedervi gentilmente un consulto sul condilo, il 21/12/2012 è stato trattato con un trapianto osseo avvenuto da cadavere attualmente sembra con successo e senza segno di rigetto. Deambulo con pieno carico, con ausili di tutore e bastoni canadesi ma senza alcun grado di flessione o meglio con quei pochi che ho ma passivi dovuti all' imbrigliamento del tendine che non mi fa estendere. Il mio attuale ortopedico prevede un' operazione di judet per lo sbrigliamento del tendine e la liberazione della rotula facendomi guadagnare spero più gradi possibili. Secondo la sua visione siccome ho sofferente anche l' altro condilo e il piatto tibiale si arriverà purtroppo ad un artotesi. Vi chiedo un parere e un consulto su come è stato trattato, come sarà trattato ( oppure per voi come dovrebbe essere trattato) e se secondo voi da queste brevi informazioni che vi ho dato si arriverà irrimediabilmente all' artotesi che io non accetto. La ringrazio fin d' ora.
Cordiali saluti
[#1]
Suppongo abbia avuto una frattura esposta di femore .Dalla sua storia clinica si evince che al momento abbia una rigidità articolare che mi è impossibile valutare dato che non posso eseguirle un esame obiettivo mirato,comunque il danno articolare che lei ha avuto sembrerebbe essere stato esteso,ed i postumi che lei descrive possono rientrare nella norma così come il tipo di intervento che il collega gli ha proposto per cercare di risolverle la rigidità articolare.
In qualunque caso l'artrodesi è l'extrema ratio dato che lei è un soggetto giovane.
Auguri
In qualunque caso l'artrodesi è l'extrema ratio dato che lei è un soggetto giovane.
Auguri
Dr. FRANCESCO NICOLOSI
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta. Come lei giustamente suppone la frattura è stata anche esposta infatti prima del trapianto osseo ho fatto anche un innesto di pelle e al momento non è ancora al quanto elastica e rischia di strapparsi di nuovo. Per quanto riguarda la rigidità sarà trattata come le ho già scritto sperando di guadagnare più gradi possibili, secondo lei quanti gradi si potrebbero guadagnare partendo comunque già da un 30/40 gradi passivi? Mi permetta ancora di chiederle secondo lei che cosa andrebbe fatto dopo e quale sarà il risultato finale? La ringrazio ancora per la sua disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 12/01/2014.
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