Dolore e gonfiore post traumatico v dito piede

Buongiorno gentilissimi Dottori,
una 15ina di giorni fa mi sono trovata ad urtare accidentalmente il V° dito del piede contro lo stipite di una porta, con conseguente dolore (niente ematomi o aspetto fisico alterato) che però si è limitato a sola qualche ora dopo il trauma. Il giorno seguente (o quello dopo, non ricordo con precisione), non provando alcun dolore (tanto da essermi dimenticata della botta subita), mi sono dedicata all'attività sportiva in palestra (semplice cyclette, camminata e poca corsa su tapis roulant, attrezzi vari per le gambe) senza mai provare alcun dolore o fastidio al dito precedentemente traumatizzato. Ho tranquillamente passato le feste Natalizie con scarpe con tacco, a volte anche strette, e continuato per altre 2 volte l'attività sportiva e nonostante tutto ciò, non avvertivo ancora niente di niente. Questo fino ad una settimana dopo l'urto, quando il dito ha iniziato a dolermi e gonfiarsi.
Ad oggi, 15 giorni dopo, il dito è sempre più dolorante (nonostante ci siano stati momenti in cui il dolore pareva essere sparito per qualche ora) e pare essere ancora più gonfio e lievemente arrossato, ma senza ematomi, recandomi comunque disturbi alla deambulazione e all'appoggio della pianta del piede o al contatto col dito (per non parlare delle calzature.. solo scarpe a pianta larga).
Ora mi domando, è possibile che il trauma abbia recato una qualche microfrattura della falange che si è poi aggravata durante questi 15 giorni, sebbene inizialmente pareva non fosse nemmeno stato urtato? oppure potrebbe trattarsi di una semplice contusione/distorsione? quali accertamenti posso fare?
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Tutte le ipotesi sono ragionevoli ma ovviamente non è possibile confermarne una, solo con gli elementi disponibili. Per sapere se c'è una frattura e conoscerne sede ed entità è indispensabile una radiografia che andrà poi mostrata all'ortopedico perché decida il da farsi. Nell'attesa ovviamente dovrà evitare qualsiasi attività che possa peggiorare la sintomatologia, dalla palestra al lavoro all'uso di scarpe strette e/o con tacco alto.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
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La ringrazio per la celerità della risposta, Dott. Donati.
Quindi mi conferma che comunque può essere possibile, in una situazione come questa, anche una possibile microfrattura? ovviamente poi diagnosticabile solo attraverso esami appropriati, ma comunque non escludibile, giusto?
Mi recherò quanto prima dal mio medico curante per le richieste mediche necessarie.
La ringrazio ancora e porgo i miei saluti.