Dolore anca

Salve,
sono un ragazzo di 23 anni, pratico attività di Body Building da circa 2 anni senza alcun problema.
Da diverso tempo ho però un fastidio all'anca destra, che non riesco a capire se a livello muscolare o articolare, quando pratico stretching sento un immediato sollievo, ma poco dopo il fastidio (più che un dolore ritorna) da evidenziare che non accuso nessun problema in fase di allenamenti (pesi, corsa....) e nemmeno se la mia mente è distratta. Sono da bambino un tipo ansioso! Le spiego, da quando avevo 14 anni mi è stata riscontrata una scoliosi con bacino ruotato proprio dalla parte destra, la colonna vertebrale è ora corretta ma la gamba destra risulta essere di 1,7 cm più corta. Qualche anno fa mi è stata diagnosticata una pubalgia all'adduttore destro mai curata sapientemente, solo un po' di stretching e antinfiammatori. E il dolore che si presenta ora all'anca si irradia al gluteo, ai lombari al retto femorale, all'adduttore e anche al vasto laterale.
Quando pratico stretching per ogni distretto avverto un allungamento che provoca sollievo, ma anche quando sto sdraiato sul fianco destro alle volte sento fastidio. Il folore è più localizzato all'anca e alla parte prossimale del retto femorale. Di cosa può trattarsi orientativamente?
In attesa ringrazio e auguro un buon anno.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Le ipotesi possono essere numerose, tanto più se come spesso avviene il paziente definisce "dolore all'anca" una sintomatologia che pur essendo nella zona non ha nulla a che vedere con l'articolazione dell'anca. Data la giovane età si può pensare a un conflitto femoro-acetabolare, o a una sofferenza della inserzione dei glutei sul gran trocantere, o a una sofferenza circolatoria della testa del femore, o una decina di altre patologie, tutte individuabili con specifiche manovre e/o con accertamenti mirati. Quelle che ho scritto non sono quindi ipotesi riferibili al Suo caso, ma le ho indicate per far capire che non serve a nulla sapere "di cosa può trattarsi orientativamente" perché ognuna di esse ha cause e cure diverse. La sola cosa da fare è consultare un ortopedico esperto, che dopo averLa interrogata, ascoltata e visitata, e dopo aver visto le immagini di eventuali esami che fossero risultati necessari, potrà fare diagnosi e quindi, di conseguenza, decidere il trattamento appropriato.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it