Sottoscapolare-Cuffia
Salve Dottore, è circa da più di due mesi che soffro di un persistente dolore alla spalla sinistra; originariamente notato stando alla scrivania davanti al pc e poi divenuto costante a seguito di una fitta avvertita portando una borsa a tracolla piuttosto pesante. Il dolore si è originato nell'area del muscolo spinato e del trapezio per poi irradiarsi nell'area sottoscapolare sino alla cuffia con delle punte anche frontali subito sotto la clavicola. Il dolore descritto è di tipo per lo più muscolare, ma molto marcato, al punto da farmi sottoporre...dopo mia insistente richiesta al medico curante (che ha sempre ritenuto il tutto di origine muscolare)a RMN alla spalla dalla quale è emerso una minima riduzione dello spazio subacromiale, una lieve falda liquida nella borsa subacromion-sottodeltoidea e un modesto edema spongioso scapolare in sede glenoidea.
Il mio timore (seppur la RMN sia stata eseguita sulla spalla e non nell area cervicale) è sempre stato quello di una piccola ernia cervicale, ma a seguito di visita clinica/obiettiva eseguita prima dal medico curante, successivamente da un ortopedico e, infine, da un fisiatra è sempre stata esclusa tale evenienza sebbene ciascuno individuasse l' eziologia del dolore in cause differenti:il fisiatra in una grossa contrattura sul trapezio che determinava un dolore diffuso e l' ortopedico in una minima differenza di lunghezza degli arti inferiori e in una leggera scoliosi lombare. Recatomi, su indicazione del medico fisiatra, da un osteopata per la manipolazione dell' area, questi mi confermava la natura muscolare e articolare del dolore qualificandola come sindrome miofasciale del sottoscapolare. A seguito di manipolazione il dolore al trapezio si è ridotto sebbene ora senta dolore più che altro all' altezza della cuffia (cavità glenoidea, acromion) e posteriormente un pò più accentrato sotto la scapola.
Probabilmente di scarsa rilevanza diagnostica però avverto dei peggioramenti con il cambiare del tempo, mentre miglioro nettamente svolgendo gli esercizi con i bilanceri prescritti (o con attività fisica in genere..."volgarmente" direi..."a muscoli caldi"); non ho alcun tipo di dolore o limitazione nell area cervicale ,nè avverto sensazioni come scariche elettriche, formicolio, dolore al braccio o alla mano, nausea o sbandamenti....e fino a prima delle manipolazioni avvertivo fitte lancinanti svolgendo gesti come mettere una giacca o alzare o ruotare il braccio...difficoltà nel dormire... fitte che si sono ridotte ma permangono e a volte di intensità identica alle prime fasi del dolore.
Il mio quesito è, può un quadro di tal natura, perdurare così tanto e con un dolore così diffuso? Lei concorda con quanto descritto sopra? Ha dei consigli? probabilmente dalla descrizione fatta ho un po minimizzato ,ma lo sconforto nell essere limitato nella quotidianità è molto, senza contare il timore che sia altro a crearmi questi dolori.
La ringrazio calorosamente e Le porgo i migliori Auguri.
Il mio timore (seppur la RMN sia stata eseguita sulla spalla e non nell area cervicale) è sempre stato quello di una piccola ernia cervicale, ma a seguito di visita clinica/obiettiva eseguita prima dal medico curante, successivamente da un ortopedico e, infine, da un fisiatra è sempre stata esclusa tale evenienza sebbene ciascuno individuasse l' eziologia del dolore in cause differenti:il fisiatra in una grossa contrattura sul trapezio che determinava un dolore diffuso e l' ortopedico in una minima differenza di lunghezza degli arti inferiori e in una leggera scoliosi lombare. Recatomi, su indicazione del medico fisiatra, da un osteopata per la manipolazione dell' area, questi mi confermava la natura muscolare e articolare del dolore qualificandola come sindrome miofasciale del sottoscapolare. A seguito di manipolazione il dolore al trapezio si è ridotto sebbene ora senta dolore più che altro all' altezza della cuffia (cavità glenoidea, acromion) e posteriormente un pò più accentrato sotto la scapola.
Probabilmente di scarsa rilevanza diagnostica però avverto dei peggioramenti con il cambiare del tempo, mentre miglioro nettamente svolgendo gli esercizi con i bilanceri prescritti (o con attività fisica in genere..."volgarmente" direi..."a muscoli caldi"); non ho alcun tipo di dolore o limitazione nell area cervicale ,nè avverto sensazioni come scariche elettriche, formicolio, dolore al braccio o alla mano, nausea o sbandamenti....e fino a prima delle manipolazioni avvertivo fitte lancinanti svolgendo gesti come mettere una giacca o alzare o ruotare il braccio...difficoltà nel dormire... fitte che si sono ridotte ma permangono e a volte di intensità identica alle prime fasi del dolore.
Il mio quesito è, può un quadro di tal natura, perdurare così tanto e con un dolore così diffuso? Lei concorda con quanto descritto sopra? Ha dei consigli? probabilmente dalla descrizione fatta ho un po minimizzato ,ma lo sconforto nell essere limitato nella quotidianità è molto, senza contare il timore che sia altro a crearmi questi dolori.
La ringrazio calorosamente e Le porgo i migliori Auguri.
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La storia clinica che ha descritto e il referto della RM che cita, non sono sufficienti a ipotizzare una diagnosi precisa poiché i suoi sintomi non sono patognomonici.
In questi casi è molto importante che chiedere un parere al Chirurgo della Spalla, cosa che le consiglio di fare. Se il suo problema dipende da qualche patologia della spalla, stia sicuro che il collega lo risolverà altrimenti la invierà a consulto di un medico competente.
Auguri
In questi casi è molto importante che chiedere un parere al Chirurgo della Spalla, cosa che le consiglio di fare. Se il suo problema dipende da qualche patologia della spalla, stia sicuro che il collega lo risolverà altrimenti la invierà a consulto di un medico competente.
Auguri
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 27/12/2013.
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