La spondilolistesi è degenerativa

Scrivo per mia madre, ha 48 anni e due anni fa ha fatto un RX che rilevava una anterolistesi di L4 su L5 di I grado; successivamente fece una risonanza magnetica con la segnuente dicitura: "Il controllo odierno evdenzia alterazioni degenerative del disco intervertebrale L4-L5 che presenta ridotto tono idrico assottigliamento dilatazione ad ampio raggio eccentricasinistra con impegno intraforaminale e contatto disco-radicolare sulla IV radice omolaterale.
Allo stesso livello si osserva orientamento piuttosto sagittalizzato delle articolazioni interapofisarie con diastasi dell'interlinea articolare nel cui contesto si osserva un incremento della normale quota fluida.
I corpi vertebrali L4 e L5 sono leggermente disallineati per tendenza allo scivolamento anteriore di L4 (I grado)
Lo speco vertebrale a livello del passaggio L4-L5 risulata ridotto per ampiezza.
A livello L5-S1 permangono immodificati i modesti fenomeni degenerativi del disco intersomatico che presenta ridotto tono idrico e lieve dilatazione dell'anulus senza evidenti conflitti discoradicolari."
Ottenuta questa risposta mia madre andò da vari specialisti i quali le consigliarono l'intervento chirurgico, mentre i reumatologi lo sconsigliarono dicendole che i suoi problemi fossero legati ad una connettivite.
Tornando indietro mia madre ha assunto dal 2000 al 2003 cortisone ed il neuratin dal 2000 al 2006 (antidepressivo usato come antidolorifico), poichè sospettavano che avesse il LES ma non c'è mai stata una diagnosi ufficiale poichè le analisi a volte confermavano ed altre negavano tale malattia.
In tale situazione di incertezza mia madre non si fece operare ed il tempo passò fino alla scorso settembre quando i dolori alla gambe iniziarono a farsi insistenti, ha cercato di sopportare il dolore fino ad oggi ma ora è in una situazione in cui le è impossibile perfino svolgere il lavoro quotidiano.
Siamo tornate sia da un reumatologo sia da un ortopedico.
Il primo sostiene di non poter fare una diagnosi con successiva elettromiagrafia poichè i muscoli agli arti inferiori sono infiammati, quindi le ha prescritto un antidepressivo e il cortisone per 6 mesi;
Il secondo, invece, è favorevole ad un intervento urgente poichè a suo parere la spondilolistesi è degenerativa.
Le debbo dire che fra le due visite mia madre ha fatto un RX lombo-sacrale che: "conferma la anterolistesi di L4 su L5 con accentuazione delle manovre di flesso. estensione come in caso di instabilità posteriore. Al confronto con il precedente controllo documenta una accentuazione della anterolistesi sia nelle scansioni basali che nelle scansioni eseguite in Flesso-estensione come per evoluzione della instabilità."
Detto tutto ciò vorrei se possibile un suo parere: i dolori di mia madre sono dovuti a una connettivite o a una spondilolistesi? Bisogna intervenire chirurgicamente o esistono soluzioni non chirurgiche per la spondilolistesi (come lo Spinemed o massaggi poichè la ginnastica le aumenta il dolore infiammadole i muscoli)?
In attesa di una sua risposta Le vorrei porgere i miei distinti saluti e ringraziarLa per il tempo e la passione che dedica a tutti i suoi pazienti e non, lavorando per questo sito.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Gentile signora, per sua madre affetta da tale patologia del rachide lombo-sacrale è necessario valutare con attenzione sia la documentazione per immagini che lo stato clinico attuale, con un'esame specialistico ortopedico completo.
Indipendentemente dalla eventuale e concomitante patologia autoimmunitaria quale la impropria e generica connettivite di cui lei parla, per la quale la continui a far seguire dai reumatologi, è bene che curi la spondilolistesi.Se necessario, come le hanno detto i colleghi ortopedici, faccia pure l'intervento chirurgico, essendo sua madre ancora molto giovane .
Ovviamente la fisiochinesiterapia, la ginnastica di attivazione del rachide, il nuoto ed altri presìdi di fisiochinesiterapia vanno bene, ma non potranno sostituire e non dovranno far sottovalutare l'eventuale necessità di un trattamento chirurgico.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Utente
Utente
Grazie per la sollecitudine con cui ha risposto alla mia domanda.
Allora in poche parole lei mi consiglia l'intervento ortopedico, come funziona? C'è bisogno di una successiva fisioterapia riabilitativa?
Cordiali saluti
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Lei ha fatto delle considerazioni personali , non deducibili dalle mie parole. Non ho detto " le consiglio l'intervento chirurgico". Ho detto: bisogna prima valutare con attenzione sia la documentazione per immagini che lo stato clinico attuale, con un'esame specialistico ortopedico completo.
SE NECESSARIO, come le hanno detto i colleghi ortopedici, FACCIA PURE L'INTERVENTO CHIRURGICO, essendo sua madre ancora molto giovane .
Ovviamente la fisiochinesiterapia, la ginnastica di attivazione del rachide, il nuoto ed altri presìdi di fisiochinesiterapia vanno bene, ma non potranno sostituire e non dovranno far sottovalutare l'EVENTUALE NECESSITA' di un trattamento chirurgico.
Certamente dovrà fare una riabilitazione funzionale del rachide .
Cordiali saluti