Non riesco a piegare il piede in dietro come prima dopo l'allenamento

Ho 25 anni, uomo.
Da circa 3 settimane mi alleno con una squadra di football americano dilettantistica.
Due giorni fa, per la prima volta mi hanno fatto provare dei calci piazzati.
Non li avevo mai fatti prima e non tiro calci a un pallone da anni.
Mi son messo lì e ne avrò tirati una cinquantina all'incirca.
Il calcio va tirato col collo del piede, quindi quando avviene l'impatto il piede e piegato in avanti.
Già a fine allenamento sentivo come se il piede si fosse addormentato e la sera stessa, tornato a casa mi sono accorto che non riuscivo più a piegare il piede verso di me, come se il muscolo non rispondesse.
Dopo due giorni la situazione è quasi tornata alla normalità, ma non riesco ancora a piegare il piede come l'altro, in particolare non riesco a piegare l'alluce verso di me.
Riesco a piegare senza problemi il piede e le dita nel verso opposto ma non verso di me.
Da dire che non avevo alcun dolore, ma una sensazione di affaticamento a livello dello stinco, sul lato esterno.
Riesco a camminare ma tendo a trascinare il piede perchè non piegandosi in modo naturale la camminata risulta "anormale", ma già oggi cammino quasi normalmente.
Da stamattina provo un fastidio più intenso, quando cerco di piegare il piede sempre sull'esterno laterale e sulla coscia subito sopra il ginocchio nella parte interna.
Di cosa si tratta?
Devo preoccuparmi o con qualche giorno tornerà tutto nella norma?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
È possibile che i calcii ripetuti abbiano traumatizzato tendini e nervi, in modo tale da non riuscire a flettere il piede. È ovvio poi che con la sola descrizione non è possibile esprimere un parere, e tanto meno una diagnosi. Per sapere "di cosa si tratta" bisogna che consulti prima di tutto il Suo medico curante, che dopo averLa visitata deciderà se prescrivere delle terapie o inviarLa a uno specialista. Nell'attesa il riposo e l'applicazione di ghiaccio sono i soli consigli possibili.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it