Tendinopatia calcifica della spalla

Gentile Dottore,
ho 57 anni e da circa 2 mesi e mezzo ho dolore alla spalla dx e spesso, quando i tendini si infiammano, anche al braccio ed alla mano dx. Dall'ecografia eseguita recentemente risulta quanto segue:
- presenza di un conglomerato di calcificazioni con scarso cono d'ombra di circa 15 mm apprezzabili sul versante articolare del sovraspinoso, idonee per il trattamento TPE. I tendini della cuffia dei rotatori appaiono ipoecogeni e diffusamente disomogenei in relazione ad un quadro di tendinosi con aspetto assottigliato del sovraspinato in relazione a lesione parziale.
Attualmente il mio problema principale è una capsulite adesiva (o spalla rigida/congelata) su tendinopatia calcifica, si è infiammata la capsula articolare che adesso si è stretta stretta.
Vorrei gentilmente sapere:
- le cause vanno ricercate nelle calcificazioni che hanno creato un’infiammazione che a sua volta ha portato alla capsulite? La informo che sto eseguendo settimanalmente esercizi sia di fisioterapia assistita che attiva, insegnatimi dal fisioterapista. Sto migliorando lentamente, mi hanno detto infatti che occorre parecchio tempo per mobilizzare una spalla rigida.
- Come ho scritto sopra, è stato ritenuto idoneo il trattamento TPE (trattamento percutaneo ecoguidato con gli aghi) per aspirare le calcificazioni alla spalla destra, però l’ortopedico mi ha detto che facendolo ora non si otterrebbe alcun risultato, in quanto la mia spalla adesso è ancora bloccata da questa capsulite importante.
- Alla luce di quanto sopra è consigliabile o meno il trattamento con gli aghi per aspirare le calcificazioni alla spalla destra quando avrò risolto il problema della capsulite, quindi quando non avrò più il dolore? Siccome la radiologa che mi ha fatto l’ecografia mi ha messa in lista per eseguire il TPE, dicendomi che occorreranno circa 2 mesi prima di essere chiamata, se a quell’epoca avrò ancora la spalla bloccata potrò eseguire il TPE o no?? Ho sentito dire o letto da qualche parte che le calcificazioni come vengono se ne vanno da sole e che non avrebbe senso andare a stuzzicarle con gli aghi perché in questo modo si potrebbe “tornare indietro”. E’ così? Devo dire che è da almeno il 2008 che io so di avere le calcificazioni (ecografia eseguita il 26/3/2008), purtroppo però non se ne sono ancora andate!! In poche parole , siccome desidererei con tutto il cuore evitare di ritrovarmi fra qualche anno (se non prima) con una spalla o tutte e due le spalle ridotte come è ora la spalla dx, in quanto è molto invalidante soprattutto per il lavoro, vorrei sapere se per prevenire il problema è indicato oppure no cercare di distruggere queste calcificazioni, con gli aghi o con le onde d’urto o con qualunque altro mezzo .
Grazie infinite e cordiali saluti.
Nadia Grimandi
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
Gentile signora,
può trovare le risposte ai suoi dubbi e alle sue incertezze leggendo questi link di Medicitalia:
1. https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1648-la-tendinite-calcifica-della-spalla.html
2. https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1790-la-capsulite-adesiva-o-spalla-congelata.html
Per ogni ulteriore consiglio può farlo ripostando su questo thread.
AUguri

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net