Conflitto femoro acetabolare di tipo misto in acetabolo retroverso
Salve, sono un paziente di 39 anni al quale l'ortopedico dopo consulto esami radiografici, RMN e visita ortopedica, ha diagnosticato una coxalgia des. in sdr. conflittuale femoro acetabolare di tipo misto in acetabolo retroverso. Conscio del significato ed in attesa di fare una artro rmn, che per altro non so dove fare. Vorrei sapere se qualcuno mi può consigliare con che metodologia affrontare questo intervento. Il medico a cui ho fatto riferimento opera solo a cielo aperto però ho visto che lo stesso intervento si può eseguire in artroscopia però non so a chi fare riferimento nella zona dove abito. (sarebbero graditi dei nomi di specialisti a cui fare riferimento) inoltre vorrei essere consigliato dove eseguire l'esame sopra menzionato. Grazie.
[#1]
Dr. Daniele Pili
Ortopedico
60 5
Caro Utente
La patologia di cui soffre lei, quando di entità tale da meritare un'intervento chirurgico, può essere trattata,parlando a grandi linee, con 3 tipi di intervento chirurgico.
A cielo aperto, con disarticolazione dell'anca.
Con accesso mininvasivo.
Tramite artroscopia.
Il primo, a cielo aperto, si esegue solo in casi particolarmente difficili e con risultati controversi.
Il secondo, accesso mininvasivo, a quanto ne sappia io, in Italia non lo si pratica comunemente.
Il terzo, tecnica artroscopica, ha dimostrato dei buoni risultati ma è tecnicamente difficile e presenta problemi tecnici non risolti.
Ho presentato a riguardo un poster all'ultimo congresso della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia SIOT.
Distinti saluti
La patologia di cui soffre lei, quando di entità tale da meritare un'intervento chirurgico, può essere trattata,parlando a grandi linee, con 3 tipi di intervento chirurgico.
A cielo aperto, con disarticolazione dell'anca.
Con accesso mininvasivo.
Tramite artroscopia.
Il primo, a cielo aperto, si esegue solo in casi particolarmente difficili e con risultati controversi.
Il secondo, accesso mininvasivo, a quanto ne sappia io, in Italia non lo si pratica comunemente.
Il terzo, tecnica artroscopica, ha dimostrato dei buoni risultati ma è tecnicamente difficile e presenta problemi tecnici non risolti.
Ho presentato a riguardo un poster all'ultimo congresso della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia SIOT.
Distinti saluti
Dr. Daniele Pili
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
www.drpiliortopedico.it info@drpiliortopedico.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 26/11/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.