Tendinite cronica
Buongiorno gentili dottori
ho 36 anni, circa 12 anni fa ho camminato per una giornata intera con una scarpa da trekking. La sera ho avvertito un dolore fortissimo al tendine d’Achille da non poter camminare. Da allora non sono mai riuscito a risolvere il problema. Non mi sono mai più sentito completamente a posto anche dopo lunghi periodi di riposo: se poggiavo male il tallone o nel calciare tiravo la punta del piede all’indietro sentivo una fitta fortissima nel calcagno.
Dopo una visita ortopedica ho fatto una RX ( nella norma) ed una ecografia che ha riscontrato un problema al tendine.
Ho fatto per alcuni periodi applicazione locale di Pensaid ma non è servito.
Nel 2007, ho provato a praticare un po’ di corsa sempre con un leggero fastidio. Dopo un po’ ho iniziato a sentire dolori alle anche e dietro il ginocchio sx. Mi sono quindi deciso a fare una ecografia che ha riscontrato:
per il tallone: peritendinite senza segni di tendinopatia degenerativa o calcificazioni; distensione della borsa retrocalcaneare profonda con componente liquida anecogena senza significativo ispessimento dei foglietti bursali o reazione proliferativa delle sinovia.
per l’anca: in corrispondenza del versante esterno e in regione trocanterica un evidente aumento dello spessore del tendine del gluteo medio con diffusa alterazione della riflessione con aspetto ipoecogeno disomogeneo per tendinopatia con maggiore evidenza di tali alterazioni in sede inserzionale dove si apprezza anche una lieve irregolarità del profilo osseo per reazione periostale
per il ginocchio sinistro: in corrispondenza del cavo popliteo, versante esterno, una diffusa alterazione del tendine del bicipite femorale con aspetto ipoecogeno disomogeneo e la presenza di esile falda liquida peritendinea per peritendinite in assenza di tendinopatia degenerativa o calcificazioni.
Ho fatto un ciclo di laserterapia che non ha risolto il problema.
Un ortopedico mi ha poi prescritto stretching e una settima di Dicloreum per bocca. Ma il problema continua a presentarsi con l’attività fisica.
Ho provato varie volte ad iniziare a praticare la corsa con un po’ di continuità, magari dopo che un periodo di riposo mi ha fatto stare bene, ma dopo un po’ riprendono i dolori ed i fastidi. Qualche mese fa ho iniziato ad avvertire fastidio anche nella parte esterna delle ginocchia tanto da dover interrompere la corsa.
Di recente ho provato a riprendere a correre gradualmente, ma il tendine inizia a darmi fastidio in corrispondenza della parte bassa del tallone, con una sensazione di compressione, e dopo qualche allenamento riesco a fare una serie di schiocchi secchi volontari (come quando ci si schiocca le dita!) stirando il tendine, roteando e piegando il piede all’indietro.
Vi chiedo qual’ è l’approccio migliore per affrontare il problema. A quale specialista mi devo rivolgere? Potrebbe essere un problema di postura? Dovrei fare gli esami del sangue per escludere altre cause?
Vi ringrazio anticipatamente
ho 36 anni, circa 12 anni fa ho camminato per una giornata intera con una scarpa da trekking. La sera ho avvertito un dolore fortissimo al tendine d’Achille da non poter camminare. Da allora non sono mai riuscito a risolvere il problema. Non mi sono mai più sentito completamente a posto anche dopo lunghi periodi di riposo: se poggiavo male il tallone o nel calciare tiravo la punta del piede all’indietro sentivo una fitta fortissima nel calcagno.
Dopo una visita ortopedica ho fatto una RX ( nella norma) ed una ecografia che ha riscontrato un problema al tendine.
Ho fatto per alcuni periodi applicazione locale di Pensaid ma non è servito.
Nel 2007, ho provato a praticare un po’ di corsa sempre con un leggero fastidio. Dopo un po’ ho iniziato a sentire dolori alle anche e dietro il ginocchio sx. Mi sono quindi deciso a fare una ecografia che ha riscontrato:
per il tallone: peritendinite senza segni di tendinopatia degenerativa o calcificazioni; distensione della borsa retrocalcaneare profonda con componente liquida anecogena senza significativo ispessimento dei foglietti bursali o reazione proliferativa delle sinovia.
per l’anca: in corrispondenza del versante esterno e in regione trocanterica un evidente aumento dello spessore del tendine del gluteo medio con diffusa alterazione della riflessione con aspetto ipoecogeno disomogeneo per tendinopatia con maggiore evidenza di tali alterazioni in sede inserzionale dove si apprezza anche una lieve irregolarità del profilo osseo per reazione periostale
per il ginocchio sinistro: in corrispondenza del cavo popliteo, versante esterno, una diffusa alterazione del tendine del bicipite femorale con aspetto ipoecogeno disomogeneo e la presenza di esile falda liquida peritendinea per peritendinite in assenza di tendinopatia degenerativa o calcificazioni.
Ho fatto un ciclo di laserterapia che non ha risolto il problema.
Un ortopedico mi ha poi prescritto stretching e una settima di Dicloreum per bocca. Ma il problema continua a presentarsi con l’attività fisica.
Ho provato varie volte ad iniziare a praticare la corsa con un po’ di continuità, magari dopo che un periodo di riposo mi ha fatto stare bene, ma dopo un po’ riprendono i dolori ed i fastidi. Qualche mese fa ho iniziato ad avvertire fastidio anche nella parte esterna delle ginocchia tanto da dover interrompere la corsa.
Di recente ho provato a riprendere a correre gradualmente, ma il tendine inizia a darmi fastidio in corrispondenza della parte bassa del tallone, con una sensazione di compressione, e dopo qualche allenamento riesco a fare una serie di schiocchi secchi volontari (come quando ci si schiocca le dita!) stirando il tendine, roteando e piegando il piede all’indietro.
Vi chiedo qual’ è l’approccio migliore per affrontare il problema. A quale specialista mi devo rivolgere? Potrebbe essere un problema di postura? Dovrei fare gli esami del sangue per escludere altre cause?
Vi ringrazio anticipatamente
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Gentile utente, provi ad utilizzare una talloniera che permette di mantenere leggermente sollevato il tendine durante le normali attività giornaliere. L'effetto è quello di ridurre il dolore al tendine durante il cammino riducendo la tensione a cui è sottoposto.
Parli con il fisioterapista ed esegua anche un ciclo di onde d'urto.
Parli con il fisioterapista ed esegua anche un ciclo di onde d'urto.
Dr. Domenico Perlongo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 16/11/2013.
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