Fenomeni degenerativi spondilodiscoartrosici

Buonasera vi scrivo per un consulto per mia mamma di 74 anni che ciclicamente soffre di mal di schiena fino a mesi orsono risolvibile con iniezioni di voltaren e muscoril, ma circa sei mesi fa c'e' stato un progressivo aggravarsi della sintomatologia con la conseguenza che anche con la somministrazione dei sopracitati farmaci la situazione non migliorava un granche', con gravi difficolta' anche per minimi movimenti.Ha effettuato una prima visita ortopedica con l'intenzione del medico di rivederla con la risposta della risonanza prescrittale, la quale ha evidenziato le seguenti cose: spiccati fenemeni degenerativi spondilodiscoartrosici a carico del rachide lombare e al passaggio dorso lombare con irregolare stenosi del canale spinale. Tutti i dischi intervetebrali appaiono dididratati e ridotti di spessore. Becchi osteofitosici posteriori improntano il sacco durale allo spazio D12- L1. Protrusione con becchi osteofitosici piu' pronunciati in sede paramediana sx allo spazio L1-L2. Minima retrolistesi di L2 su L3 in relazione a spiccata artrosi interapofisaria ed anche a questo livello grossolani becchi osteofitosici posteriori piu' pronunciati in sede foraminale sx. Protrusione posteriore ad ampio raggio con impronta sul sacco durale allo spazio L3-L4 con impegno canalare maggiore a sx. Marcata riduzione dello spesore discale L4-L5, anche a questo livello con associati becchi osteofitosici posteriori con stenosi canalare bilaterale. Discopatia con vacuum del disco allo spazio L5-S1 e protrusione associata a becchi osteofitosici e stenosi canalare bilaterale. Cisti paradicolari sacrali. Emangioma del corpo vertebrale L1. Atrofia della muscolatura paravertebrale
Alla successiva visita dall'ortopedico , questi , le consigliava tens e massaggi decontratturanti rachide lombare. Gabapentin 300 1cp per 7gg poi 2 cp al di' per altri 30 gg, corsetto elastico LS da indossare ad intervalli.
La cura l'ha iniziata e portata avanti per 15 giorni, poi visto che il male era
sostanzialmente uguale, il suo medico di base le ha consigliato di provare con la terapia del dolore presso il centro oncologico.Qui con 3 iniezioni di cortisone nella schiena ad intervalli di una decina di giorni una dall'altra, la situazione e' decisamente migliorata almeno per un mese ,fino a qualche giorno fa , quando il male e' ricomparso. Attualmente sta facendo iniezioni di voltaren e muscoril ,anche perche' le hanno detto che le prossime iniezioni
di cortisone al centro terapia del dolore prima di gennaio non si possono fare perche' molto potenti. Ora la mia domanda e' questa:dato che negli ultimi sei mesi cinque li ha passati con dolori da non potersi quasi muovere, oltre a quello che sta facendo si possono fare altre cose? E' il caso di riprendere la cura prescrittale dall'ortopedico? Eventualmente un intervento chirurgico potrebbe risolvere qualcosa? Esistono centri che si occupano di
di queste patologie con metodi tradizionali o anche alternativi? Grazie e buon lavoro.
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Dr. Konstantinos Martikos Ortopedico 390 11
Il quadro, cosi come da lei descritto, depone per una severa degenerazione su base artrosica del tratto lombare con stenosi del canale a livello lombare distale.
In considerazione della durata dei sintomi, nonostante le cure farmacologiche importanti sinora eseguite, potrebbe essere opportuno prendere in considerazione un discorso chirurgico di stabilizzazione vertebrale e laminectomia per decomprimere i nervi.
Ovviamente, le caratteristiche dell'intervento chirurgico da proporre (in termini di estensione del tratto da stabilizzare e dello spazio da decomprimere) potranno essere definiti soltanto dopo attenta valutazione clinica e radiografica da parte di un chirurgo vertebrale.
Non posso esprimere pareri su trattamenti di medicina alternativa (agopuntura o altri tipi di cure), per il semplice fatto che non sono aggiornato circa la loro reale efficacia, ma vi consiglio di provare tutti i vari tipi di cure non invasive (convenzionali e non) prima di optare per un intervento chirurgico in modo da arrivare all'eventuale percorso chirurgico con la convinzione che le varie cure non invasive non hanno offerto i vantaggi desiderati.
Il mio consiglio è di rivolgersi presso un Centro che si occupi esclusivamente di patologie della colonna vertebrale.

Dr. Konstantinos Martikos
Ortopedico specialista in scoliosi e patologie vertebrali Istituto Ortopedico Rizzoli
www.martikos.com

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Utente
Utente
Grazie dott. Martikos per i preziosi consigli; per farmi personalmente un quadro piu' chiaro possibile della situazione vorrei chiederle come ultime cose
a cosa si riferisce quando parla di cure convenzionali non invasive, poi se puo' fornirmi qualche indicazione sui centri per le patologie vertebrali. Se non puo '
farlo per questioni pubblicitarie mi dica per favore solo la citta',magari piu' vicina alla mia residenza( sono al confine tra Romagna e Marche). Grazie
di nuovo per tutto.
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Dr. Konstantinos Martikos Ortopedico 390 11
Per quanto riguarda le cure non-invasive potrebbe provare a ripetere il ciclo di terapia infiltrattiva (altre 2-3 sedute), oppure un intenso ciclo di fisioterapia mediante massaggi e nuoto, oppure fisioterapia strumentale tipo TENS o TECAR. Può provare anche cure di medicina non convenzionale tipo agopuntura.
Personalmente, mi ocupo esclusivamente di patologie della colonna vertebrale ed eseguo visite ambulatoriali a Rimini (i miei rferimenti ed il mio curriculum personale con la mia sede lavorativa li trova sulla scheda personale del sito Medicitalia). Sono a sua disposizione per un'eventuale controllo.