Distorsione al ginocchio
Buongiorno, premetto che corro da circa due anni una media di 30km alla settimana.
Il 27 luglio scorso, correndo su una scogliera, ho distorto il ginocchio. Dopo visita in prontosoccorso ho trattato con riposo, ghiaccio, ginocchiera e diclofenac x 10gg.
Il dolore persiste e il 04/09 mi sono sottoposto a RM:
Non evidenti lesioni traumatiche dei menischi, dei legamenti crociati o dei legamenti collaterali. E' presente un piccolo versamento intra-articolare che si raccoglie prevalentemente nella gola intercondilica. Nella norma il legamento rotuleo ed il tendine del muscolo retto-quadricipite. Rima articolare femoro-rotulea di ampiezza regolare.
Subito dopo mi sottopongo a visita ortopedica:
Ginocchio asciutto. Lieve limitazione degli ultimi gradi di flessione e ipomiotrofia quatricipite. Stabile. Negative manovre meniscali.
Segue ciclo di esercizi di rafforzamento al quadricipite, bicicletta uso di Oki all'occorrenza. Ma il dolore persiste.
Mi sottopongo a visita fisiatrica: Condropatia rotulea.
Mi viene consigliato antinfiammatorio Tauxib x 10gg. + integratore CartiJoint x 1 mese + tecarterapia (o, in alternativa all'antinfiammatorio, ciclo ionoforesi).
Vorrei avere un vostro parere visto che dopo oltre 2 mesi dall'infortunio il dolore al ginocchio persiste anche se in modo lieve emi impedisce di tornare a correre o a svolgere la mia normale attività sportiva.
Vi ringrazio in anticipo per disponibilità e attenzione.
Il 27 luglio scorso, correndo su una scogliera, ho distorto il ginocchio. Dopo visita in prontosoccorso ho trattato con riposo, ghiaccio, ginocchiera e diclofenac x 10gg.
Il dolore persiste e il 04/09 mi sono sottoposto a RM:
Non evidenti lesioni traumatiche dei menischi, dei legamenti crociati o dei legamenti collaterali. E' presente un piccolo versamento intra-articolare che si raccoglie prevalentemente nella gola intercondilica. Nella norma il legamento rotuleo ed il tendine del muscolo retto-quadricipite. Rima articolare femoro-rotulea di ampiezza regolare.
Subito dopo mi sottopongo a visita ortopedica:
Ginocchio asciutto. Lieve limitazione degli ultimi gradi di flessione e ipomiotrofia quatricipite. Stabile. Negative manovre meniscali.
Segue ciclo di esercizi di rafforzamento al quadricipite, bicicletta uso di Oki all'occorrenza. Ma il dolore persiste.
Mi sottopongo a visita fisiatrica: Condropatia rotulea.
Mi viene consigliato antinfiammatorio Tauxib x 10gg. + integratore CartiJoint x 1 mese + tecarterapia (o, in alternativa all'antinfiammatorio, ciclo ionoforesi).
Vorrei avere un vostro parere visto che dopo oltre 2 mesi dall'infortunio il dolore al ginocchio persiste anche se in modo lieve emi impedisce di tornare a correre o a svolgere la mia normale attività sportiva.
Vi ringrazio in anticipo per disponibilità e attenzione.
[#1]
Difficile esprimere una propria opinione.
Una ipotesi diagnostica si base su tre cardini principali:
1° raccolta precisa della storia clinica
2° studio e valutazione delle indagini strumentali fatte e da fare
3° visita clinica
Tuttavia, sulla scorta di quanto ci ha scritto, si può intuire che il problema possa essere ascritto ad una sofferenza della cartilagine aggravata da una ipomiotrofia quadricipitale.
Perché non prova a chiedere al collega ortopedico se ci sono i presupposti per un trattamento infiltrativo del ginocchio con acido ialuronico ad alto peso molecolare associato ad una terapia medica + FKT di recupero del tono e trofismo muscolare del quadricipite.
Auguri
Una ipotesi diagnostica si base su tre cardini principali:
1° raccolta precisa della storia clinica
2° studio e valutazione delle indagini strumentali fatte e da fare
3° visita clinica
Tuttavia, sulla scorta di quanto ci ha scritto, si può intuire che il problema possa essere ascritto ad una sofferenza della cartilagine aggravata da una ipomiotrofia quadricipitale.
Perché non prova a chiedere al collega ortopedico se ci sono i presupposti per un trattamento infiltrativo del ginocchio con acido ialuronico ad alto peso molecolare associato ad una terapia medica + FKT di recupero del tono e trofismo muscolare del quadricipite.
Auguri
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
[#2]
Utente
Intanto grazie per la risposta e gli auguri.
Mi chiedo, e le chiedo conferma, se allo stato attuale sia da seguire prima l'indicazione del fisiatra. Ho già iniziato il Tauxib e nelle prossime ora farò la tecarterapia. Credo che a questo punto sia consigliabile seguire questa terapia prima di tentare altre strade (infiltrazioni ialuroniche). O sbaglio?
Ciò che in realtà mi convince poco è il fatto che dopo oltre 2 medi dall'infortunio, ancora non riesca a riprendere la corsa. Se ci provo avverto delle intense fitte nella parte laterale interna del ginocchio.
Il fisiatra mi dice che dipende tutto dall'infiammazione che richiede tempo e cure.
Mi domando se non sia stato sottovalutato qualcosa.
grazie per la disponibilità e l'attenzione.
Mi chiedo, e le chiedo conferma, se allo stato attuale sia da seguire prima l'indicazione del fisiatra. Ho già iniziato il Tauxib e nelle prossime ora farò la tecarterapia. Credo che a questo punto sia consigliabile seguire questa terapia prima di tentare altre strade (infiltrazioni ialuroniche). O sbaglio?
Ciò che in realtà mi convince poco è il fatto che dopo oltre 2 medi dall'infortunio, ancora non riesca a riprendere la corsa. Se ci provo avverto delle intense fitte nella parte laterale interna del ginocchio.
Il fisiatra mi dice che dipende tutto dall'infiammazione che richiede tempo e cure.
Mi domando se non sia stato sottovalutato qualcosa.
grazie per la disponibilità e l'attenzione.
[#3]
Utente
Salve dr. Grosso, dopo 5 mesi dalla distorsione il ginocchio non è ancora a posto. Persistono fitte e dolori nella parte interna del ginocchio che non mi permettono una mobilità normale. Dolore anche nelle corsette brevi e leggere, nel salire le scale, etc.
Se da fermo piego la gamba in avanti flettendo il ginoccio avverto un clac che mi pare osseo. Da fermo avverto anche gonfiore e doloretto nella parte interna della caviglia.
Ho seguito tutte le prescrizioni mediche ma il risultato è insoddisfacente. Che consiglia?
grazie
Se da fermo piego la gamba in avanti flettendo il ginoccio avverto un clac che mi pare osseo. Da fermo avverto anche gonfiore e doloretto nella parte interna della caviglia.
Ho seguito tutte le prescrizioni mediche ma il risultato è insoddisfacente. Che consiglia?
grazie
[#4]
Utente
Aggiornamento dopo una nuova RM, doverosa visto il perdurare della sintomatologia dolorosa.
Ecco l'esito: Indagine realizzata con apparecchiatura ad alto campo (1.5T) mediante sequenze multiplanari TSE T1, T2 e DPFS ponderate. Nei limiti di norma i legamenti crociati ed i collaterali. Iniziale sovraccarico femoro-tibiale caratterizzato da assottigliamento del rivestimento condrale in assenza di erosione tutto spessore o alterazioni dell'osso subcondrale. Il menisco mediale risulta caratterizzato da una rottura a decorso longitudinale - obliquo, con interruzione della superficie articolare per la tibia a livello del corno posteriore ed aspetto amputato del margine libero "a becco di pappagallo". Non lesioni del menisco laterale. Regolari rapporti articolari della femoro-rotulea. Non significativo versamento articolare. Sottile versamento fluido nella borsa del semimembranoso. Nei limiti di norma il tendine quadricipitale ed il rotuleo.
L'ortopedico mi ha profilato due ipotesi: o la chirurgia artroscopica o una semplice attesa nella speranza che la sintomatologia dolorosa sparisca senza chirurgia.
Vorrei un vostro parere due due quesiti:
- Esiste una possibilità di recupero e di ritorno alla corsa senza il ricorso alla chirurgia artroscopica? Se si, quale?
- Quali sono i rischi connessi alla chirurgia artroscopiaca?
Fondamentalmente io vorrei tornare a correre, anche con qualche doloretto, ma senza ulteriori rischi di compromettere il ginocchio.
grazie di cuore
Ecco l'esito: Indagine realizzata con apparecchiatura ad alto campo (1.5T) mediante sequenze multiplanari TSE T1, T2 e DPFS ponderate. Nei limiti di norma i legamenti crociati ed i collaterali. Iniziale sovraccarico femoro-tibiale caratterizzato da assottigliamento del rivestimento condrale in assenza di erosione tutto spessore o alterazioni dell'osso subcondrale. Il menisco mediale risulta caratterizzato da una rottura a decorso longitudinale - obliquo, con interruzione della superficie articolare per la tibia a livello del corno posteriore ed aspetto amputato del margine libero "a becco di pappagallo". Non lesioni del menisco laterale. Regolari rapporti articolari della femoro-rotulea. Non significativo versamento articolare. Sottile versamento fluido nella borsa del semimembranoso. Nei limiti di norma il tendine quadricipitale ed il rotuleo.
L'ortopedico mi ha profilato due ipotesi: o la chirurgia artroscopica o una semplice attesa nella speranza che la sintomatologia dolorosa sparisca senza chirurgia.
Vorrei un vostro parere due due quesiti:
- Esiste una possibilità di recupero e di ritorno alla corsa senza il ricorso alla chirurgia artroscopica? Se si, quale?
- Quali sono i rischi connessi alla chirurgia artroscopiaca?
Fondamentalmente io vorrei tornare a correre, anche con qualche doloretto, ma senza ulteriori rischi di compromettere il ginocchio.
grazie di cuore
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.1k visite dal 27/09/2013.
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