Iperaccumulo tessuti molli adiacenti frattura
Salve, ho subito una riduzione incruenta frattura pertrocanterica femore DX ed osteosintesi con Chiodo Gamma a montaggio dinamico e dopo tre anni la rimozione vite cefalica + tamponi colturali (a seguito di diagnosi di mobilitazione vite); quattro mesi fa un'ecografia ha evidenziato una formazione ovale di circa 5,5x4,9x3 cm in corrispondenza della frattura: dalla scintigrafia con leucociti risulta che è riconducibile a fatti flogistico settici in fase attiva. Mamma ha febbre intermittente e dolori costanti (sintomi mai scomparsi fin dal primo intervento anche con dopo varie somministrazioni di antibiotici). Come si interviene in questo caso? Quali i rischi del perdurare della situazione? A chi rivolgersi? Sentiti ringraziamenti per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
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Dalla lettura delle sua richiesta, si intuisce che lei non è la persona direttamente interessata ma è il figlio o figlia della paziente ...va bene anche così.
Se la scintigrafia ai leucociti marcati risulta positiva significa che c'è un fatto settico in atto e bisogna provvedere a curarlo. Attenzione però, la scintigrafia è una metodica che ha una sensibilità del 90% ed una specificità del 95%.
Il modo migliore per farlo è quello di affidarsi a centri che trattano specificamente questo problema, anche se per correttezza le devo dire che ogni buon reparto di ortopedia potrebbe essere in grado di affrontarlo.
In Italia vi sono centri distribuiti in tutta la penisola.
Nord: Reparto di Ortopedia dell’Istituto Codivilla di Cortina d'Ampezzo - Gaetano Pini di Milano - Rizzoli di Bologna
Centro: Università La Sapienza di Roma
Sud: Reparto di Ortopedia dell' Ospedale San Gennaro
E' chiaro che questi elencati sono quelli di mia conoscenza ma è indubbio che ve ne sono molti altri.
Auguri
Se la scintigrafia ai leucociti marcati risulta positiva significa che c'è un fatto settico in atto e bisogna provvedere a curarlo. Attenzione però, la scintigrafia è una metodica che ha una sensibilità del 90% ed una specificità del 95%.
Il modo migliore per farlo è quello di affidarsi a centri che trattano specificamente questo problema, anche se per correttezza le devo dire che ogni buon reparto di ortopedia potrebbe essere in grado di affrontarlo.
In Italia vi sono centri distribuiti in tutta la penisola.
Nord: Reparto di Ortopedia dell’Istituto Codivilla di Cortina d'Ampezzo - Gaetano Pini di Milano - Rizzoli di Bologna
Centro: Università La Sapienza di Roma
Sud: Reparto di Ortopedia dell' Ospedale San Gennaro
E' chiaro che questi elencati sono quelli di mia conoscenza ma è indubbio che ve ne sono molti altri.
Auguri
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 26/09/2013.
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