Ernie vertebrali

Mia madre di 76 anni ha eseguito RM colonna lombosacrale in seguito a dolori alla schiena, ed il risultato è stato il seguente: Segni di instabilità del tratto lombare per anteriorizzazione dell'asse statico e listesi anteriore di grado I° di L4 su L5 su base degenerativa. In sede lombare medio-prossimale è documentabile moderata stenosi del canale centrale su prevalente base degenerativa sostenuta da produzioni osteofitosiche retrosomatiche ed ipertrofia dei massicci articolari di entrambi i lati cui si associano alterazioni dei dischi interposti espresse da disidratazione del nucleo polposo, riduzione in spessore e protrusione dell'anulus fibroso ad ampio raggio. I reperti prevalgono a livello degli spazi compresi tra L2 ed L5. In particolare:
- a livello L1-L2 la protrusione discale posteriore a prevalente espressività mediana determina impronta ad ampio raggio sulla parete anteriore dell'astuccio durale;
- a livello L2-L3 ed l-L4 la protrusione discale di tipo circonferenziale occupa il III° anteriore del canale midollare determinando impronta ad ampio raggio della parete anteriore dell'astuccio durale con minimo impegno foraminale bilaterale:
- a livello L4-L5 si dimostra antero-listesi di I° grado di L4 su L5. Il disco intersomatico risulta ridotto in spessore e disidratato; la dislocazione anteriore in estensione del soma di L5 determina pinzettamento e distorsione dell'anulus fibroso posteriore che appare prolassato verso lo speco vertebrale a configurare un'ampia protrusione circonferenziale del disco intersomatico con moderata impronta sulla parete anteriore dell'astuccio durale.
- a livello L5-S1 protrusione discale di tipo circonferenziale, unitamente agli osteofiti marginali determina moderata impronta diffusa sulla parete anteriore dell'astuccio durale e parziale impegno foraminale bilaterale.
A livello degli spazi intersomatici compresi tra L2 ed L5 la stenosi canalare risulta sostenuta anche da riduzione del diametro LL del canale midollare in rapporto ad ipertrofia delle AIAP e legamenti gialli.
Quale reperto occasionale si segnala angioma vertebrale interessante l'emisoma di DX di D11.
Gradirei un Suo consiglio, siamo anche in attesa di visita ortopedica. Non Le nascondo un po' di preoccupazione.
Grazie infinitamente
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Dr. Konstantinos Martikos Ortopedico 390 11
Le alterazioni nella RM del rachide, cosi come da lei descritte, rappresentano un quadro di fenomeni degenerativi della colonna lombare interessanti le varie strutture anatomiche:
- riassorbimento dei dischi intervertebrali che invadono in varia misura il canale vertebrale ai vari livelli
- degenerazione dei processi articolari intervertebrali su base presumibilmente artrosica
- situazione di ipertrofia e prolasso dei ligamenti gialli interlaminari che protrudono nel canale vertebrale riducendo ulteriormente lo spazio del canale che contiene le strutture nervose (cauda equina e radici nervose che innervano gli arti inferiori).
A questo quadro si aggiunge anche la presenza di una antero-listesi, ossia uno "scivolamento" della quarta vertebra lombare sulla quinta, il che rappresenta un fenomeno di potenziale instabilità ma anche di ulteriore restringimento del canale vertebrale.
La presenza dell'angioma è un reperto occasionale, non patologico a meno che non sia accompagnato da dolore toracico.
Il quadro è complesso e merita un'attenta valutazione clinica sia della schiena che degli arti inferiori ma anche un'attenta valutazione delle immagini RM per una adeguata correlazione dei sintomi al quadro radiografico in modo da poter intraprendere gli opportuni provvedimenti terapeutici.

Dr. Konstantinos Martikos
Ortopedico specialista in scoliosi e patologie vertebrali Istituto Ortopedico Rizzoli
www.martikos.com

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Utente
Utente
Come Le ho spiegato siamo in attesa di visita ortopedica, ma secondo Lei data l'età di mia madre le potrebbe essere proposto anche un intervento chirurgico? Mia madre non è al momento molto favorevole ad un intervento chirurgico, dato che appena tre mesi fa è stata sottoposta a colpoisterectomia.
Grazie di nuovo e scusi per il disturbo.
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Dr. Konstantinos Martikos Ortopedico 390 11
L'indicazione all'intervento chirurgico si pone in considerazione del quadro clinico - radiografico e in base all'attuale qualità di vita (in termini di limitazioni delle normali attività della vita di relazione). Con il vostro specialista di scelta bisognerebbe fare un colloquio approfondito ponderando gli eventuali rischi e benefici dell'intervento proposto in rapporto al potenziale miglioramento della qualità di vita. L'età è un fattore importante ma il suo peso specifico nella dimanica del rischio operatorio assume un ruolo importante solo se correlato alla procedura chirurgica proposta ed alla cocomitante presenza di tutte le altre caratteristiche medice della paziente (in termini di commorbidità). Bisogna innanzi tutto fare una diagnosi corretta, quindi determinare il tipo (o i tipi) di intervento da proporre e successivamente informare la paziente sulle caratteristiche dell'intervento proposto, considerando non solo l'età ma tutte le caratteristiche mediche del paziente.