Rotta completamente il tendine di achille dx ad un allenamento di pallacanestro
buongiorno,
il 21 febbraio mi sono rotta completamente il tendine di achille dx ad un allenamento di pallacanestro.
sono stata operata il 23. Ho portato un tutore per 35 gg, poi ho fatto una pausa con stampelle di 20 gg per poi iniziare la fisioterapia mantenendo le due stampelle per poi passare a una.
dal giorno in cui sono stata dimessa ho avuto sempre una ridotta sensibilità alla parte laterale dx del piede (metatarso), e un forte dolore sempre nella stessa zona descrivibile come scosse che partono dal malleolo per acutizzandosi in prossimita delle dita del piede.
Mi hanno diagnosticato un infiammazione al metatarso, mi hanno riportato a due stampelle per evitare di caricare.
questo però non mi permette di fare molti esercizi di fisioterapia.
sono passati ormai 3 mesi e 1/2, e non riesco ancora a camminare senza stampelle.
E' possibile che possa avere riscontrato una lesione di qualcosa d'altro.
Vi ringrazio anticipatamente
il 21 febbraio mi sono rotta completamente il tendine di achille dx ad un allenamento di pallacanestro.
sono stata operata il 23. Ho portato un tutore per 35 gg, poi ho fatto una pausa con stampelle di 20 gg per poi iniziare la fisioterapia mantenendo le due stampelle per poi passare a una.
dal giorno in cui sono stata dimessa ho avuto sempre una ridotta sensibilità alla parte laterale dx del piede (metatarso), e un forte dolore sempre nella stessa zona descrivibile come scosse che partono dal malleolo per acutizzandosi in prossimita delle dita del piede.
Mi hanno diagnosticato un infiammazione al metatarso, mi hanno riportato a due stampelle per evitare di caricare.
questo però non mi permette di fare molti esercizi di fisioterapia.
sono passati ormai 3 mesi e 1/2, e non riesco ancora a camminare senza stampelle.
E' possibile che possa avere riscontrato una lesione di qualcosa d'altro.
Vi ringrazio anticipatamente
[#2]
Gentile utente
Da quanto descrive potrebbe trattarsi di una lesione di un nervo che passa proprio vicino alla sede dell'intevento chirurgico.
Concordo quindi con il collega che interpreta le scosse elettriche in senso positivo, cioè da reinnervazione.
Teoricamente potrebbe fare anche un esame che si chiama: "Potenziali evocati" che potrebbero diagnosticare una eventuale lesione del nervo sensitivo.
Gli esrcizi fisioterapici però non sono controindicati e quindi li potrebbe riprendere come anche il carico non ha grosse controindicazioni.
Se coesiste una patologia metatarsale è più utile utilizzare dei plantari di scarico.
Cordiali saluti
Da quanto descrive potrebbe trattarsi di una lesione di un nervo che passa proprio vicino alla sede dell'intevento chirurgico.
Concordo quindi con il collega che interpreta le scosse elettriche in senso positivo, cioè da reinnervazione.
Teoricamente potrebbe fare anche un esame che si chiama: "Potenziali evocati" che potrebbero diagnosticare una eventuale lesione del nervo sensitivo.
Gli esrcizi fisioterapici però non sono controindicati e quindi li potrebbe riprendere come anche il carico non ha grosse controindicazioni.
Se coesiste una patologia metatarsale è più utile utilizzare dei plantari di scarico.
Cordiali saluti
Antonio Mattei
[#4]
Ex utente
Buongiorno,
vi riscrivo perchè ho avuto alcune risposte non troppo positive al problema dolore e scosse alla parte laterale esterna del piede.
Ho fatto un ecografia che ha riscontrato un infiammazizione alle guaine di alcuni tendini laterali del piede (non ricordo i nomi)
questo no mi ha preoccupata particolarmente perchè credo che possa essere normale dopo un intervento e una prolungata immobilità(35 gg di tutore)
Mi sono sottoposta proprio oggi a un elettro miografia per controllare l'ntegrità dei nrvi che scorrono in quella zona. ( fatta su prescrizione dell'ortopedica che sospettava una lesione del nervo surale)
effettivamete non c'è continuità di questo nervo.
mi sono state prospettate due soluzioni:
la prima è quella di sottoporsi ad un altro intervento abbastanza rapidamente essendo passati ormai 4 mesi e dieci gg dall'intervento al tendine e quindi dall'inizio di questo dolore.
Questo intervento chiaramente comporta l'immobilità dell'arto per altre 3 settimane.
Dubbi: immobilizzando la gamba per ulteriori tre settimane, il tendine che chiaramente non si è ancora rielasticizzato abbastanza, dovuto anche al fatto che ho dovuto interrompere la fisioterapia causa nervo, non rischierebbe di reindurirsi? Non rischio di avere delle aderenze del tendine reimmobilizzandolo?
Può essere che nonostante l'operazione non riacquisisca il 100% di funzionalità del nervo surale?
2a ipoesi: operare tagliando (forse non è la terminologia corretta) il nervo in modo da eliminae il problema delle scosse e tutto quello che comporta (fisioterapia interrotta, camminare ancora con le stampelle etc.)
Mi è stato detto dal medico che mi ha fatto emg che è un nervo sensitivo che quindi non gestisce niente di fondamentale. Vero?
Che perderei la sensibilità in quella zona del piede ma che gli altri nervi del piede piano piano ne andrebbero in parte a ricoprire il ruolo.
Il fatto di non avere più sensibilità in quella zona del piede mi impedisce di camminare correre correttamente ( quando, speriamo presto potrò farlo di nuovo, ha qualche effetto collaterale serio a parte quello descritto??
Mi hanno anche detto che forse questo nervo è incarcerato nella cicatrice del tendine, cosa comporterebbe in entrambe le operazioni????
Vi chiederei gentilmnte di rispondermi e magari consigliarmi sul da farsi.
io sarei tentata di tagliarlo perchè ho molta paura che l'immobilità dovuta al primo intervento possa peggiorare la situazione riabilitativa del tendine, oltre a perdere il recupero muscolare seppur minimo che stavo avendo sui muscoli del polpaccio
grazie
vi riscrivo perchè ho avuto alcune risposte non troppo positive al problema dolore e scosse alla parte laterale esterna del piede.
Ho fatto un ecografia che ha riscontrato un infiammazizione alle guaine di alcuni tendini laterali del piede (non ricordo i nomi)
questo no mi ha preoccupata particolarmente perchè credo che possa essere normale dopo un intervento e una prolungata immobilità(35 gg di tutore)
Mi sono sottoposta proprio oggi a un elettro miografia per controllare l'ntegrità dei nrvi che scorrono in quella zona. ( fatta su prescrizione dell'ortopedica che sospettava una lesione del nervo surale)
effettivamete non c'è continuità di questo nervo.
mi sono state prospettate due soluzioni:
la prima è quella di sottoporsi ad un altro intervento abbastanza rapidamente essendo passati ormai 4 mesi e dieci gg dall'intervento al tendine e quindi dall'inizio di questo dolore.
Questo intervento chiaramente comporta l'immobilità dell'arto per altre 3 settimane.
Dubbi: immobilizzando la gamba per ulteriori tre settimane, il tendine che chiaramente non si è ancora rielasticizzato abbastanza, dovuto anche al fatto che ho dovuto interrompere la fisioterapia causa nervo, non rischierebbe di reindurirsi? Non rischio di avere delle aderenze del tendine reimmobilizzandolo?
Può essere che nonostante l'operazione non riacquisisca il 100% di funzionalità del nervo surale?
2a ipoesi: operare tagliando (forse non è la terminologia corretta) il nervo in modo da eliminae il problema delle scosse e tutto quello che comporta (fisioterapia interrotta, camminare ancora con le stampelle etc.)
Mi è stato detto dal medico che mi ha fatto emg che è un nervo sensitivo che quindi non gestisce niente di fondamentale. Vero?
Che perderei la sensibilità in quella zona del piede ma che gli altri nervi del piede piano piano ne andrebbero in parte a ricoprire il ruolo.
Il fatto di non avere più sensibilità in quella zona del piede mi impedisce di camminare correre correttamente ( quando, speriamo presto potrò farlo di nuovo, ha qualche effetto collaterale serio a parte quello descritto??
Mi hanno anche detto che forse questo nervo è incarcerato nella cicatrice del tendine, cosa comporterebbe in entrambe le operazioni????
Vi chiederei gentilmnte di rispondermi e magari consigliarmi sul da farsi.
io sarei tentata di tagliarlo perchè ho molta paura che l'immobilità dovuta al primo intervento possa peggiorare la situazione riabilitativa del tendine, oltre a perdere il recupero muscolare seppur minimo che stavo avendo sui muscoli del polpaccio
grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.6k visite dal 09/06/2008.
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