Artroscopia menisco rm negativa?
Buongiorno,
Premessa: nato nel '79, calciatore dilettante, nel 2000 ho subito meniscectomia laterale selettiva endoscopica dopo RM negativa ("non sono riconoscibili lesioni delle fibrocartilagini meniscali"): dall'evento traumatico 5 mesi di zoppichii e conseguente lunga riabilitazione (circa 1 anno per pieno recupero).
Dopo aver ripreso con vari sport dilettantistici, nNel 2006 ho smesso di giocare a tennis per nuovo dolore meniscale, nel 2007 ho smesso col calcetto, ad inizio 2008 avevo problemi ma soppportavo il calcio, così come avevo qualche difficoltà a fare le scale; corsa libera invece okay. RM di marzo 2008: "il menisco laterale presenta dimensioni ridotte a livello del corno anteriore, in assenza di rime di frattura. [...] manifestazioni di condropatia femoro-rotulea, in particolare a livello del versante mediale della troclea femorale ove si osserva una ampia area di sofferenza ossea sottocondrale". Ad aprile, salendo le scale, sento un "click", un colpo come sordo nella zona del menisco laterale, e mi cede la gamba. Sento anche fortissimi contraccolpi sul malleolo e su tutta la parte laterale della gamba, e come dei colpi di assestamento delle altre osse; per la precisione, nella salita delle scale stavo "scrollando un po' il ginocchio", che mi sembrava quasi sempre "mal assestato".
Da allora ho più male di prima lì nella zona del menisco, quasi sempre più un fastidio, un formicolio che non un dolore, riesco anche a correre anche a buoni livelli, seppur non tutti i giorni di seguito; e talvolta il fastidio "passa" nella zona del menisco interno (non si presentano mai assieme); prendo integratori di cartilagine, non gioco a calcio, ho male in movimenti improvvisi, di carico, e ad esempio facendo sesso. RM di maggio: "assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione, [...] scarso versamento articolare. alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente". Nel frattempo corro quando il fastidio me lo permette e faccio potenziamento muscolare.
Gentilmente, che cosa dovrei fare secondo voi? E' corretto che - da ultima diagnosi - mi sottoponga tra pochi giorni ad artroscopia diagnostica, per eventuale rimozione del residuo meniscale? Infinitamente grazie in anticipo,
alessio m.
Premessa: nato nel '79, calciatore dilettante, nel 2000 ho subito meniscectomia laterale selettiva endoscopica dopo RM negativa ("non sono riconoscibili lesioni delle fibrocartilagini meniscali"): dall'evento traumatico 5 mesi di zoppichii e conseguente lunga riabilitazione (circa 1 anno per pieno recupero).
Dopo aver ripreso con vari sport dilettantistici, nNel 2006 ho smesso di giocare a tennis per nuovo dolore meniscale, nel 2007 ho smesso col calcetto, ad inizio 2008 avevo problemi ma soppportavo il calcio, così come avevo qualche difficoltà a fare le scale; corsa libera invece okay. RM di marzo 2008: "il menisco laterale presenta dimensioni ridotte a livello del corno anteriore, in assenza di rime di frattura. [...] manifestazioni di condropatia femoro-rotulea, in particolare a livello del versante mediale della troclea femorale ove si osserva una ampia area di sofferenza ossea sottocondrale". Ad aprile, salendo le scale, sento un "click", un colpo come sordo nella zona del menisco laterale, e mi cede la gamba. Sento anche fortissimi contraccolpi sul malleolo e su tutta la parte laterale della gamba, e come dei colpi di assestamento delle altre osse; per la precisione, nella salita delle scale stavo "scrollando un po' il ginocchio", che mi sembrava quasi sempre "mal assestato".
Da allora ho più male di prima lì nella zona del menisco, quasi sempre più un fastidio, un formicolio che non un dolore, riesco anche a correre anche a buoni livelli, seppur non tutti i giorni di seguito; e talvolta il fastidio "passa" nella zona del menisco interno (non si presentano mai assieme); prendo integratori di cartilagine, non gioco a calcio, ho male in movimenti improvvisi, di carico, e ad esempio facendo sesso. RM di maggio: "assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione, [...] scarso versamento articolare. alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente". Nel frattempo corro quando il fastidio me lo permette e faccio potenziamento muscolare.
Gentilmente, che cosa dovrei fare secondo voi? E' corretto che - da ultima diagnosi - mi sottoponga tra pochi giorni ad artroscopia diagnostica, per eventuale rimozione del residuo meniscale? Infinitamente grazie in anticipo,
alessio m.
[#1]
La risposta all'ultima domanda e':NO.
L'artroscopia diagnostica non dovrebbe piu' esistere, la clinica e gli esami strumentali devono portare a fare una diagnosi.
Il cedimento articolare che lei riferisce e', con molta probabilita', dovuto alla patologia femoro-rotulea, la RMN e' negativa per patologia meniscali o legamentose.
Faccia una visita accurata e si faccia fare una diagnosi, questo prima di qualsiasi atto chirurgico.
La saluto.
L'artroscopia diagnostica non dovrebbe piu' esistere, la clinica e gli esami strumentali devono portare a fare una diagnosi.
Il cedimento articolare che lei riferisce e', con molta probabilita', dovuto alla patologia femoro-rotulea, la RMN e' negativa per patologia meniscali o legamentose.
Faccia una visita accurata e si faccia fare una diagnosi, questo prima di qualsiasi atto chirurgico.
La saluto.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#3]
Utente
Non so come ringraziarvi. Vorrei provare ad approfittare della vostra attenzione solo per puntualizzare due cose su cui ho soprasseduto per sintesi ma che nel passato possono spiegare i miei dubbi sulla attuale diagnosi per esami e clinica, e porre infine un'altra domanda:
- nel 2000 meniscectomia parziale *laterale* con RM *negativa* ma cliniche positiva per *plica* secondo un primo specialista e fortemente positiva per menisco *mediale* secondo un secondo specialista;
- oggi ultima diagnosi di specialista è in effetti "gonalgia in sospetta lesione del residuo meniscale laterale", seppur con dubbio e decisione sostanzialmente lasciata a me.
La domanda invece è: posso continuare con l'attività sportiva fino al livello del leggero fastidio? naturalmente senza tennis, calcetto, calcio; la camminata e la corsa (antalgica), ora neppure il far le scale mi fanno male grazie al rafforazamento muscolare, ma quando non decido io il movimento da fare sì (vedi torsioni in attività ...ehm... sessuali, ma anche calcetto, tennis, tutto sommato il girare la gamba per salire in macchina col piede bloccato a terra). A livello ideale, sono rassegnato a rinunciare al calcio agonistico ma non alla corsa, rispetto alla quale non riesco ad allenarmi con costanza.
Grazie ancora!
- nel 2000 meniscectomia parziale *laterale* con RM *negativa* ma cliniche positiva per *plica* secondo un primo specialista e fortemente positiva per menisco *mediale* secondo un secondo specialista;
- oggi ultima diagnosi di specialista è in effetti "gonalgia in sospetta lesione del residuo meniscale laterale", seppur con dubbio e decisione sostanzialmente lasciata a me.
La domanda invece è: posso continuare con l'attività sportiva fino al livello del leggero fastidio? naturalmente senza tennis, calcetto, calcio; la camminata e la corsa (antalgica), ora neppure il far le scale mi fanno male grazie al rafforazamento muscolare, ma quando non decido io il movimento da fare sì (vedi torsioni in attività ...ehm... sessuali, ma anche calcetto, tennis, tutto sommato il girare la gamba per salire in macchina col piede bloccato a terra). A livello ideale, sono rassegnato a rinunciare al calcio agonistico ma non alla corsa, rispetto alla quale non riesco ad allenarmi con costanza.
Grazie ancora!
[#5]
Utente
Vi ringrazio. Le vostre risposte mi hanno convinto a sospendere l'artroscopia e fissare un'ulteriore visita specialistica a fine mese. Nel frattempo, però, non so bene come comportarmi a livello sportivo/riabilitativo: in linea di massima cerco di correre riducendo le distanze e comunque fino al livello del lieve fastidio; e nei giorni in cui ho più male potenziare possibilmente fuori carico ginocchio e gamba. Faccio bene? Grazie comunque ancora per le precise indicazioni cortesemente già fornitemi. I più cordiali saluti
[#7]
Utente
Buonasera,
tramite visione risonanza (il cui esito cosiddetto "negativo" era comunque "assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione, ...alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente") e clinica, oggi lo specialista ha segnalato soprattutto "condromalacia a livello della troclea femorale", "consigliando artroscopia valutato il tempo trascorso con scarsi benefici nelle cure mediche" - debridement, più eventuale trattamento del residuo meniscale, pure in sofferenza - cui far seguire successivamente infiltrazioni.
Gentilissimi, allora mi tocca proprio fermarmi per quest'artroscopia, prima o poi? non anteporre ulteriori cure meno invasive? mi pare infatti da letteratura che queste "pulizie" non siano risolutive: penso che che con un po' di fastidio dovrò sempre convivere, e allora tanto varrebbe proseguire (d'altra parte mi ha permesso qualsiasi sport - senza abusare - fino all'intervento), ma mi sbaglio vero?
Davvero per l'ultima volta, vi ringrazio davvero tanto in anticipo e porgo i più cordiali saluti,
alessio m.
tramite visione risonanza (il cui esito cosiddetto "negativo" era comunque "assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione, ...alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente") e clinica, oggi lo specialista ha segnalato soprattutto "condromalacia a livello della troclea femorale", "consigliando artroscopia valutato il tempo trascorso con scarsi benefici nelle cure mediche" - debridement, più eventuale trattamento del residuo meniscale, pure in sofferenza - cui far seguire successivamente infiltrazioni.
Gentilissimi, allora mi tocca proprio fermarmi per quest'artroscopia, prima o poi? non anteporre ulteriori cure meno invasive? mi pare infatti da letteratura che queste "pulizie" non siano risolutive: penso che che con un po' di fastidio dovrò sempre convivere, e allora tanto varrebbe proseguire (d'altra parte mi ha permesso qualsiasi sport - senza abusare - fino all'intervento), ma mi sbaglio vero?
Davvero per l'ultima volta, vi ringrazio davvero tanto in anticipo e porgo i più cordiali saluti,
alessio m.
[#8]
Non c'e' un numero di domande possibili su medicitalia, per cui scriva ancora quando vuole.
Io cercherei di evitare pulizie articolari, soprattutto se il suo e' soprattutto un fastidio.
Se l'intenzione del suo ortopedico e' di sottoporla ad infiltrazioni con acido ialuronico, io farei prima queste e poi, eventualmente, l'artroscopia.
Io cercherei di evitare pulizie articolari, soprattutto se il suo e' soprattutto un fastidio.
Se l'intenzione del suo ortopedico e' di sottoporla ad infiltrazioni con acido ialuronico, io farei prima queste e poi, eventualmente, l'artroscopia.
[#9]
Utente
Allora grazie,
aggiungo dei dettagli che ho sempre avuto negli ultimi anni: dormendo a pancia in giù sull'arto dolorante mi viene naturale "aprire" l'angolo di appoggio del piede in modo da dormire col "piatto del piede" appoggiato e non con il "collo". Da mesi cerco di modificare questa postura e quando lo faccio non sono "naturale", "rilassato", soprattutto a livello di rotula; e allora mi viene da provocare delle veloci contrazioni muscolari (anzi spesso anche non la notte mi vengono queste contrazioni, come per spostare dall'esterno al centro la rotula). Inoltre, ogni tanto mi pulsa il ginocchio, la rotula; oppure mi fa un po' male e con dei massaggi quasi casuali un po' mi passa o il dolore regredisce; viceversa magari non ho niente e passandoci sopra la mano poi mi da' fastidio. Insomma ho un ginocchio sensibile al tatto ma non lo so comandare!
In definitiva, in "assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione" e "alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente" (da rm; lo specialista dice che è "la gronda è abbastanza compromessa"), "condromalacia a livello della troclea femorale" con "sofferenza del residuo meniscale laterale", possono essere utili trattamenti "alternativi", non invasivi per il momento, come -a- kinesiotaping per il complesso femorotuleo, -b- digitazioni e correzioni posturali (lo specialista con semplici digitazioni ha ricreato in piccolo l'esatto dolore da caduta articolare, con male al menisco laterale, poi al malleolo, e sulla linea che congiunge i due), -c-massaggui tuina o altro? Grazie davvero e buona giornata a tutti,
alessio m.
aggiungo dei dettagli che ho sempre avuto negli ultimi anni: dormendo a pancia in giù sull'arto dolorante mi viene naturale "aprire" l'angolo di appoggio del piede in modo da dormire col "piatto del piede" appoggiato e non con il "collo". Da mesi cerco di modificare questa postura e quando lo faccio non sono "naturale", "rilassato", soprattutto a livello di rotula; e allora mi viene da provocare delle veloci contrazioni muscolari (anzi spesso anche non la notte mi vengono queste contrazioni, come per spostare dall'esterno al centro la rotula). Inoltre, ogni tanto mi pulsa il ginocchio, la rotula; oppure mi fa un po' male e con dei massaggi quasi casuali un po' mi passa o il dolore regredisce; viceversa magari non ho niente e passandoci sopra la mano poi mi da' fastidio. Insomma ho un ginocchio sensibile al tatto ma non lo so comandare!
In definitiva, in "assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione" e "alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente" (da rm; lo specialista dice che è "la gronda è abbastanza compromessa"), "condromalacia a livello della troclea femorale" con "sofferenza del residuo meniscale laterale", possono essere utili trattamenti "alternativi", non invasivi per il momento, come -a- kinesiotaping per il complesso femorotuleo, -b- digitazioni e correzioni posturali (lo specialista con semplici digitazioni ha ricreato in piccolo l'esatto dolore da caduta articolare, con male al menisco laterale, poi al malleolo, e sulla linea che congiunge i due), -c-massaggui tuina o altro? Grazie davvero e buona giornata a tutti,
alessio m.
[#10]
Utente
Buongiorno,
purtroppo ho aggiornamenti negativi: 36 ore fa, durante una partita a calcetto, la prima dopo tre mesi di stop (esclusa palestra e running), ho subito un nuovo forte colpo al ginocchio. La dinamica: ho allungato all'indietro la gamba infortunata rispetto alla sana di sostegno per oppormi col piatto del piede ad un forte tiro ravvicinato; l'impatto è stato preciso sul piatto del piede, ho sentito la gamba allungarsi in modo esattamente perpendicolare al corpo (non avevo abbastanza resistenza evidentemente) ed un colpo alla zona interna del ginocchio. Ora non cammino ed ho male in qualsiasi posizione (ma solo sulla zona interna del ginocchio e nelle vicinanze), tranne seduto con la gamba ad un angolo di circa 110°. Che cosa verosimilmente potrebbe essermi successo? può essere peggiorato il mio quadro clinico pregresso? Dovrei farmi rivisitare? e se sì, tra quanto tempo (siccome attualmente il mio ginocchio mi fa male in qualsiasi posizione...). Grazie mille in anticipo.
purtroppo ho aggiornamenti negativi: 36 ore fa, durante una partita a calcetto, la prima dopo tre mesi di stop (esclusa palestra e running), ho subito un nuovo forte colpo al ginocchio. La dinamica: ho allungato all'indietro la gamba infortunata rispetto alla sana di sostegno per oppormi col piatto del piede ad un forte tiro ravvicinato; l'impatto è stato preciso sul piatto del piede, ho sentito la gamba allungarsi in modo esattamente perpendicolare al corpo (non avevo abbastanza resistenza evidentemente) ed un colpo alla zona interna del ginocchio. Ora non cammino ed ho male in qualsiasi posizione (ma solo sulla zona interna del ginocchio e nelle vicinanze), tranne seduto con la gamba ad un angolo di circa 110°. Che cosa verosimilmente potrebbe essermi successo? può essere peggiorato il mio quadro clinico pregresso? Dovrei farmi rivisitare? e se sì, tra quanto tempo (siccome attualmente il mio ginocchio mi fa male in qualsiasi posizione...). Grazie mille in anticipo.
[#12]
Utente
Grazie dottore,
nel frattempo che cosa posso fare? Nei primi due giorni ho applicato frequentemente ghiaccio. Ora (terzo giorno) che va un po' meglio (cammino zoppicando, non riesco a fare le scale, ma non mi fa male per nulla male però alzare e abbassare la gamba fuori carico, nè muovere il ginocchio dritto per dritto) pensavo di applicare pomate antinfiammatorie nella zona interna del ginocchio.
Con tutte le cautele del casa, di che cosa potrebbe trattarsi vista la semplice dinamica del movimento: ho allungato *all'indietro* la gamba per oppormi ad un tiro ravvicinato; l'impatto violento del pallone è stato preciso sul piatto del piede, e spinta dal pallone ho sentito la gamba allungarsi in modo perpendicolare al corpo con un dolore alla zona interna del ginocchio).
Ringrazio infinitamente
nel frattempo che cosa posso fare? Nei primi due giorni ho applicato frequentemente ghiaccio. Ora (terzo giorno) che va un po' meglio (cammino zoppicando, non riesco a fare le scale, ma non mi fa male per nulla male però alzare e abbassare la gamba fuori carico, nè muovere il ginocchio dritto per dritto) pensavo di applicare pomate antinfiammatorie nella zona interna del ginocchio.
Con tutte le cautele del casa, di che cosa potrebbe trattarsi vista la semplice dinamica del movimento: ho allungato *all'indietro* la gamba per oppormi ad un tiro ravvicinato; l'impatto violento del pallone è stato preciso sul piatto del piede, e spinta dal pallone ho sentito la gamba allungarsi in modo perpendicolare al corpo con un dolore alla zona interna del ginocchio).
Ringrazio infinitamente
[#14]
Utente
Ad un mese e mezzo dal secondo evento traumatico credo di poter riportare i sintomi a quelli iniziali post-primo evento quantomeno per quanto riguarda "il giorno" (riesco anche a fare leggero jogging, oltre al rafforzamento muscolare). Ho invece un paio di funzionalità ridotte "notturne" e decisamente un maggiore dolore nei movimenti incontrollati a letto, soprattutto di torsione rotulea.
In definitiva i problemi sono nei movimenti a pancia in giù: sento pizzicare nella parta interna alta del ginocchio in allunghi verso l'alto della gamba flessa a 90°; ho fastidio al risveglio dopo prolungata posizione con piede reclinato all'interno e rotula all'interno rispetto alla pressione del ginocchio sul letto (come dovrebbe essere naturale dormire). Talvolta inoltre mi sveglio dal dolore anche dormendo con la gamba perfettamente dritta, a pancia in su, come per caduta dell'asse della gamba oltre i 180°.
Il sintomo su cui più insisto è questo: "dormendo a pancia in giù sull'arto dolorante mi viene naturale 'aprire' l'angolo di appoggio del piede in modo da dormire col 'piatto del piede' appoggiato e non con il 'collo'. Da mesi cerco di modificare questa postura e quando lo faccio non sono 'naturale', 'rilassato', soprattutto a livello di rotula; e allora mi viene da provocare delle veloci contrazioni muscolari (anzi spesso anche non la notte mi vengono queste contrazioni, come per spostare dall'esterno al centro la rotula).
In 'assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione' e 'alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente' (da rm; lo specialista dice che è 'la gronda è abbastanza compromessa'), 'condromalacia a livello della troclea femorale' con 'sofferenza del residuo meniscale laterale', possono essere utili trattamenti 'alternativi', non invasivi per il momento, come -a- kinesiotaping per il complesso femorotuleo, -b- digitazioni e correzioni posturali (lo specialista con semplici digitazioni ha ricreato in piccolo l'esatto dolore da caduta articolare, con male al menisco laterale, poi al malleolo, e sulla linea che congiunge i due), -c-massaggui tuina o altro?"
Il mio attuale programma, prima del secondo evento traumatico, era di attesa di artroscopia in autunno per "condromalacia a livello della troclea femorale, valutato il tempo trascorso con scarsi benefici nelle cure mediche: debridement, più eventuale trattamento del residuo meniscale, pure in sofferenza - cui far seguire successivamente infiltrazioni". Mi conviene farmi rivedere? Mi conviene rifare una rmx (il mio medico di base non me la prescrive, perchè dice che "tanto devo operarmi, e l'artroscopia sarà diagnostica")? Cortesemente, sareste in grado di fornirvi un altro per me preziosissimo parere Vi ringrazio di cuore (stavolta mi sono proprio dilungato),
alessio
In definitiva i problemi sono nei movimenti a pancia in giù: sento pizzicare nella parta interna alta del ginocchio in allunghi verso l'alto della gamba flessa a 90°; ho fastidio al risveglio dopo prolungata posizione con piede reclinato all'interno e rotula all'interno rispetto alla pressione del ginocchio sul letto (come dovrebbe essere naturale dormire). Talvolta inoltre mi sveglio dal dolore anche dormendo con la gamba perfettamente dritta, a pancia in su, come per caduta dell'asse della gamba oltre i 180°.
Il sintomo su cui più insisto è questo: "dormendo a pancia in giù sull'arto dolorante mi viene naturale 'aprire' l'angolo di appoggio del piede in modo da dormire col 'piatto del piede' appoggiato e non con il 'collo'. Da mesi cerco di modificare questa postura e quando lo faccio non sono 'naturale', 'rilassato', soprattutto a livello di rotula; e allora mi viene da provocare delle veloci contrazioni muscolari (anzi spesso anche non la notte mi vengono queste contrazioni, come per spostare dall'esterno al centro la rotula).
In 'assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione' e 'alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente' (da rm; lo specialista dice che è 'la gronda è abbastanza compromessa'), 'condromalacia a livello della troclea femorale' con 'sofferenza del residuo meniscale laterale', possono essere utili trattamenti 'alternativi', non invasivi per il momento, come -a- kinesiotaping per il complesso femorotuleo, -b- digitazioni e correzioni posturali (lo specialista con semplici digitazioni ha ricreato in piccolo l'esatto dolore da caduta articolare, con male al menisco laterale, poi al malleolo, e sulla linea che congiunge i due), -c-massaggui tuina o altro?"
Il mio attuale programma, prima del secondo evento traumatico, era di attesa di artroscopia in autunno per "condromalacia a livello della troclea femorale, valutato il tempo trascorso con scarsi benefici nelle cure mediche: debridement, più eventuale trattamento del residuo meniscale, pure in sofferenza - cui far seguire successivamente infiltrazioni". Mi conviene farmi rivedere? Mi conviene rifare una rmx (il mio medico di base non me la prescrive, perchè dice che "tanto devo operarmi, e l'artroscopia sarà diagnostica")? Cortesemente, sareste in grado di fornirvi un altro per me preziosissimo parere Vi ringrazio di cuore (stavolta mi sono proprio dilungato),
alessio
[#15]
Gentile utente.
il mio parere non si discosta molto dai precedenti. Tutto il suo corredo sintomatologico e' indice di disturbi abbastanza aspecifici.
Sinceramente non opererei mai un paziente che mi riferisce dei disturbi "notturni" come i suoi senza una vera obiettivita' alla visita clinica. Con questo non voglio dire che lei non ha problemi, ma che i suoi problemi vanno inquadrati con specificita' e non rimandando tutto ad una artroscopia che rischia di diventare un atto chirurgico inutile. L'impossibilita' a poterla visitare non mi consente di poterle dire niente di piu'.
Cordiali saluti.
il mio parere non si discosta molto dai precedenti. Tutto il suo corredo sintomatologico e' indice di disturbi abbastanza aspecifici.
Sinceramente non opererei mai un paziente che mi riferisce dei disturbi "notturni" come i suoi senza una vera obiettivita' alla visita clinica. Con questo non voglio dire che lei non ha problemi, ma che i suoi problemi vanno inquadrati con specificita' e non rimandando tutto ad una artroscopia che rischia di diventare un atto chirurgico inutile. L'impossibilita' a poterla visitare non mi consente di poterle dire niente di piu'.
Cordiali saluti.
[#16]
Utente
A "causa" del problema ai legamenti interni di cui ho riferito, la quasi totale inattività degli ultimi due mesi (solo mantenimento tono muscolare; e pochissime brevi corse, giusto per non impazzire nel stare del tutto fermo) più alcuni (dolorosi ma benefici) massaggi tuina hanno probabilmente migliorato il quadro infiammatorio a carico del ginocchio (in più, ancora, mantengo un tutore durante la notte per evitare movimenti bruschi e non controllati). Per ciò, la seconda-visita di ieri dallo specialista ha in effetto consigliato a questo punto di anteporre infiltrazioni di acido ialuronico (ed in particolare di Hyalgan, dunque a basso peso molecolare) ad un eventuale intervento, come il dr. Sailis aveva già suggerito. La diagnosi è comunque in prima istanza di "condropatia femoro-rotulea", con calcificazione-cicatrizzazione di - non ho capito bene - qualcosa che si è rotto sulla via della "gronda che è comunque compromessa, ma se riesco a sopportare il dolore va bene così".
Sottopongo a questo punto alla vostra consueta cortesia e competenza tre domande:
1. E' corretto dire che lo Hyalgan sia una sostanze dotata di attività farmacologica antiinfiammatoria e stimolante il metabolismo delle cellule cartilaginee ma dotato di effetto lubrificante (viscosupplementazione) minore e di minore durata, mentre gli acidi ialuronici ad alto peso molecolare invece hanno alta capacità di viscosupplementazione, ma nessun effetto farmacologico. E, dunque, che per me sia meglio il primo?
2. Inoltre, posto che il ginocchio è ora abbastanza sfiammato da permettere infiltrazioni, nel mio caso riportato supra sono pure secondo voi da escludere senza esami del liquido sinoviale con ricerca cristalli e conta leucocitaria condrocalcinosi ed altre patologie, controindicanti questo trattamento?
3. Una terza ed ultima domanda: dopo le infiltrazioni devo stare a riposto (per quanto tempo)? posso fare massaggi (dopo quanto tempo)?
Grazie infinitamente, al solito (e spero d'altra parte che il mio caso possa essere pure utile come testimonianza),
alessio m.
Sottopongo a questo punto alla vostra consueta cortesia e competenza tre domande:
1. E' corretto dire che lo Hyalgan sia una sostanze dotata di attività farmacologica antiinfiammatoria e stimolante il metabolismo delle cellule cartilaginee ma dotato di effetto lubrificante (viscosupplementazione) minore e di minore durata, mentre gli acidi ialuronici ad alto peso molecolare invece hanno alta capacità di viscosupplementazione, ma nessun effetto farmacologico. E, dunque, che per me sia meglio il primo?
2. Inoltre, posto che il ginocchio è ora abbastanza sfiammato da permettere infiltrazioni, nel mio caso riportato supra sono pure secondo voi da escludere senza esami del liquido sinoviale con ricerca cristalli e conta leucocitaria condrocalcinosi ed altre patologie, controindicanti questo trattamento?
3. Una terza ed ultima domanda: dopo le infiltrazioni devo stare a riposto (per quanto tempo)? posso fare massaggi (dopo quanto tempo)?
Grazie infinitamente, al solito (e spero d'altra parte che il mio caso possa essere pure utile come testimonianza),
alessio m.
[#17]
1) Sulle doti aintinfiammatorie dell'acido ialuronico sono piuttosto scettico, com e pure sulle capacita' metaboliche. Credo che si stia un po' condicendo una guerra tra case farmaceutiche per far prevalere un tipo rispetto all'altro.
2) In linea di massima si, per avere l'assoluta certezza sarebbe un esame utile.
3) riposo di un paio di giorni, nessuna controindicazione per i massaggi.
Cordiali saluti.
2) In linea di massima si, per avere l'assoluta certezza sarebbe un esame utile.
3) riposo di un paio di giorni, nessuna controindicazione per i massaggi.
Cordiali saluti.
[#18]
Utente
Salve,
Da un paio di mesi con enorme dispiacere ho smesso di correre praticando quotidianamenti rafforzamenti muscolari con parziali, discontinui ma tutto sommato apprezzabili sollievi.
Rmn di controllo del 17.2.09 dice "iperpressione della rotula, usura della cartilagine del fondo trocleare e della cresta rotulea, versamento articolare di discreta entità". Dice anche "non sono visibili lesioni del menisco laterale nè del mediale, il cui corno anteriore appare breve e probabilmente in esiti di regolarizzazione chirurgica" a fronte, nel 2000, di meniscectomia *laterale* selettiva endoscopica.
E' grave, secondo voi? Cosa vuol dire?
Ricordo che precdenti rmn del marzo 2008 indicava "condropatia femoro-rotulea, in particolare a livello del versante mediale della troclea femorale ove si osserva una ampia area di sofferenza ossea sottocondrale; non versamento di entità significativa"; del maggio 2008 "assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione, scarso versamento articolare. alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente". A parte l'indubbio accresciuto versamento nel tempo, la cosa nel suo complesso pare peggiorata tanto da indurre a intervento chirurgico o, al contrario, all'estremo opposto, posso addirittura pensare di ricominciare a correre? O cosa è più saggio fare??
Grazie, saluti,
alessio
Da un paio di mesi con enorme dispiacere ho smesso di correre praticando quotidianamenti rafforzamenti muscolari con parziali, discontinui ma tutto sommato apprezzabili sollievi.
Rmn di controllo del 17.2.09 dice "iperpressione della rotula, usura della cartilagine del fondo trocleare e della cresta rotulea, versamento articolare di discreta entità". Dice anche "non sono visibili lesioni del menisco laterale nè del mediale, il cui corno anteriore appare breve e probabilmente in esiti di regolarizzazione chirurgica" a fronte, nel 2000, di meniscectomia *laterale* selettiva endoscopica.
E' grave, secondo voi? Cosa vuol dire?
Ricordo che precdenti rmn del marzo 2008 indicava "condropatia femoro-rotulea, in particolare a livello del versante mediale della troclea femorale ove si osserva una ampia area di sofferenza ossea sottocondrale; non versamento di entità significativa"; del maggio 2008 "assottigliamento del corpo e corno anteriore del menisco laterale in esiti di regolarizzazione, scarso versamento articolare. alterazione d'aspetto geodetico dell'osso sub-condrale a livello della gronda femorale di scorrimento della rotula, medialmente". A parte l'indubbio accresciuto versamento nel tempo, la cosa nel suo complesso pare peggiorata tanto da indurre a intervento chirurgico o, al contrario, all'estremo opposto, posso addirittura pensare di ricominciare a correre? O cosa è più saggio fare??
Grazie, saluti,
alessio
[#19]
Utente
Gentilissimi Dottori,
in relazione ed aggiornamento al messaggio precedente (anche per vostra eventuale utilità), nell'ultimo anno sono riuscito progressivamente ad aumentare frequenze (fin quasi giornaliere) e carichi di lavoro sul ginocchio (fino a 10 ripetute sui 200 metri al di sotto dei 30"), pur limitandomi al solo podismo come attività fisica.
Credo che, per ciò, fra tutto, massimo giovamento mi abbia dato la ginnastica posturale e, in seguito, il rafforzamento muscolare del quadricipite; oltre all'insistito strechting quotidiano secondo gli esercizi che mi sono stati prescritti.
Ultimamente, tuttavia, senza alcun evento traumatico ho iniziato ad avvertire crescenti nuovi importanti fastidi/dolori al ginocchio, in modo continuativo lateralmente e sempre puntualmente a livello del residuo meniscale.
Sto applicando ghiaccio, prendendo Seractil 600-800 mg via orale), ponendo quanto più possibile gamba tesa ed elevata in posizione di riposo, ed ho visto ridursi notevolmente - seppur non del tutto - il gonfiore e soprattutto il calore locale che i primi giorni era davvero impressionante (così come la pulsazione sanguigna in tale zona); trovo moltissimo sollievo contraendo più volte il quadricipite (infatti avrei come primo obiettivo riattivare tale muscolatura, che mi pare un po' nuovamente "addormentata", che lascia lavorare troppo l'altra gamba o al più altri distretti muscolari della gamba incriminata), mentre i problemi iniziano subito e in modo molto, molto fastidioso se sono obbligato a tenere gamba flessa in posizione seduta (oppure se non ho i muscoli del quadricipito caldi e "ben tesi").
Potete aiutarmi? Posso proseguire a correre? Vi ringrazio infinitamente in anticipo per l'attenzione che vorrete porre al mio quesito, e per le valutazioni che vorrete eventualmente esprimere.
in relazione ed aggiornamento al messaggio precedente (anche per vostra eventuale utilità), nell'ultimo anno sono riuscito progressivamente ad aumentare frequenze (fin quasi giornaliere) e carichi di lavoro sul ginocchio (fino a 10 ripetute sui 200 metri al di sotto dei 30"), pur limitandomi al solo podismo come attività fisica.
Credo che, per ciò, fra tutto, massimo giovamento mi abbia dato la ginnastica posturale e, in seguito, il rafforzamento muscolare del quadricipite; oltre all'insistito strechting quotidiano secondo gli esercizi che mi sono stati prescritti.
Ultimamente, tuttavia, senza alcun evento traumatico ho iniziato ad avvertire crescenti nuovi importanti fastidi/dolori al ginocchio, in modo continuativo lateralmente e sempre puntualmente a livello del residuo meniscale.
Sto applicando ghiaccio, prendendo Seractil 600-800 mg via orale), ponendo quanto più possibile gamba tesa ed elevata in posizione di riposo, ed ho visto ridursi notevolmente - seppur non del tutto - il gonfiore e soprattutto il calore locale che i primi giorni era davvero impressionante (così come la pulsazione sanguigna in tale zona); trovo moltissimo sollievo contraendo più volte il quadricipite (infatti avrei come primo obiettivo riattivare tale muscolatura, che mi pare un po' nuovamente "addormentata", che lascia lavorare troppo l'altra gamba o al più altri distretti muscolari della gamba incriminata), mentre i problemi iniziano subito e in modo molto, molto fastidioso se sono obbligato a tenere gamba flessa in posizione seduta (oppure se non ho i muscoli del quadricipito caldi e "ben tesi").
Potete aiutarmi? Posso proseguire a correre? Vi ringrazio infinitamente in anticipo per l'attenzione che vorrete porre al mio quesito, e per le valutazioni che vorrete eventualmente esprimere.
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 10.4k visite dal 09/06/2008.
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