Calcagno

Buongiorno
verso meta agosto mi sono fratturata in ferie il calcagno dx
Rientrata mi sono recata presso il Ps dell’ospedale vicino a casa mia ,dove mi confermavano la diagnosi ed effettuavano TAC ,alla dimissione mi anticipavano intervento con introduzione di fili o viti e che si sarebbero riuniti in consulto collegiale per decidere l’indomani.venivo dimessa con doccia di gesso e punturine da farsi.Nel foglio di dimissioni scrivevano:la paziente verrà ricontattata a seguito diconsiglio collegiale medico per eventuale intervento e ricovero.Esito TAC.Frattura pluriframmentata del calcagno con infossamento del talamo interessa tutto il corpo calcaneare e raggiunge entrambe le superfici articolari per l’astragolo e quella per il cuboide .Distacco parcellare lamellare all’ apice del malleolo peroneale.
Il giorno successivo mi hanno chiamata dicendo che l’ operazione non ci sarebbe piu stata in quanto “ i problemi sarebbero stati maggiori dei benefici” , testuali parole e di ripresentarmi per rimozione stecca e RX dopo un mese.
Io sul momento causa diciamo l’ansia non ho chiesto di più.
Ora però a freddo sono sopraffatta da domande e paure:
avranno ritenuto che il metodo contenitvo possa da solo risolvere la situazione , oppure vogliono vedere se la frattura si sistema e in caso contrario mi operano dopo?
Perchè prima mi hanno parlato di intevento dandolo per scontato e decidono per il non intervento...guarirò comunque?
Consultando internet ho letto di casi anloghi al mio trattati chirurgicamente .
.
Ringraziandovi




Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
Una scelta chirurgica dipende da una serie di fattori:
1.tipo di frattura
2.stato del paziente
3.condizioni dei tessuti
4.effetti collaterali
5.complicazioni possibili
6.ecc.
Come vede non è così semplice.
Anche se non conosco nulla del suo problema, mi sento di dire che i colleghi hanno scelto la cosa più giusta per lei.

Auguri

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net

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Buongiorno dottore anzitutto la ringrazio per aver risposto.
ieri sono andata in ospedale per il controllo e mi hanno spiegato che essendo il calcagno una zona poco vascolarizzata operare avrebbe significato aggiungere al problema della frattura possibili complicazioni per ferita chirurgica.
mi hanno detto che vi è un accenno di formazione di callo osseo e mi hanno rimosso il gesso onde iniziare la mobilizzazione della caviglia dicendomi di proseguire per altri 20 gg senza carico e dopo di che iniziare un carico sfiorante al 10% e fare piscina .
Volevo chiedere se e' normale che il piede risulti ancora molto gonfio e dolente e se possa iniziare in concomitanza all'inizio del carico anche a guidare ( purtroppo non ho pensato di chiederlo ieri in ospedale)
La ringrazio
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
Normalissimo che il piede risulta ancora così come ha raccontato. Ci vuole molto tempo (...anche molti mesi).
Auguri
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Buongiorno ieri ho iniziato ad eseguire i primi passi sfiorati ma sento come delle forti scosse nel tallone in fase di esecuzione mi chiedo se ciò è normale o debbo pensare ad altro.la cosa strana che ho notato è che se lo appoggio semplicemente a terra senza camminare quindi le medesime non si presentano. grazie
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