Stabilizzazione percutanea l5-s1

Francesco 45 anni-
ancora dopo quasi 8 mesi dall'intervento ho sempre dolori e deficit vari mai avuti prima. Stò soffrendo da 8 mesi ho mandato a quel paese in modo elegante il neurochirurgo che mi ha operato dopo aver visionato la TAC del 28/03/08 rispondendomi che non vi sono complicanze! Ma è possibile una tale sofferenza che rispetto a prima dell'intervento e aumentata di 100 volte? Per quanto ancora tutto questo? prima con un po' di attenzione riuscivo a fare quasi tutto ora non conosco riposo, neanche a letto.Sono rigido con il tronco,dolore alle gambe,sesso quasi abolito,non posso accennare a fare un movimento veloce,non riesco a fare nulla ma anche se no faccio nulla sto malissimo, vorrei in alcuni momenti da solo svitarmi e togliermi le viti (a parte la battuta tecnicamente è stato mai rimosso per casi particolari o altro la protesi?)La mia patologiA erA una discopatia riduzione spazio intersomatico piccola protusione NO SPODILOLISTESI NO SCIVOLAMENTO O FRATTURA
descrizione dell'intervento:stabilizzazione circonferenziale con procedura mini invasiva,inserimento sotto controllo fuoroscopio nel soma di L5-S1
bilateralmente tre quarti a cui fa seguito la preparazione peduncolare e l'inserimento di coppia di viti da 6x35 in S1 e 6x40 in L5(sistema Viper Acromed).
Piccola incisione mediana centrata sullo spazio L5-S1. Interlaminectomia di L5 a sx, facectomia completa di L5 liberazione del sacco e della radice (lato sintomatico).
Discectomia, preparazione dello spazio ed inserimento di PLIF Saber (Acromed) da 9x8x25. Scheletrizzazione a dx, interlaminectomia di L5.
Evidente emergenza congiunta di L5 ed S1 che chiudono completamente l'accesso al disco. Ampia foraminotomia. Stabilizzazione del sistema con barre da 45 mm
bilateralmente, attraverso il sistema percutaneo. Artrodesi laminare residua e articolare con Lubbock. Sintesi per strati previa apposizione di drenaggio in cavità.
qmc La TAC descrive una sofferenza del livello superiore(come previsto).......che destino avrò. Si può vivere così? AIUTATEMI ANCHE PERCHè HO PERSO IL LAVORO PER QUESTA BRUTTA STORIA E HO 3 FIGLI.
GRAZIE.
[#1]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Ma egr. sig. Francesco, che diagnosi aveva nella descrizione della rmn prima dell'intervento ? Aveva una lombosciatalgia o no ? Ma che disturbi clinici e funzionali aveva ? ha fatto una elettromiografia agli arti inferiori prima dell'intervento ?
Aveva diagnosticata un'ernia del dis co ? Perchè è stata fatta la stabilizzazione vertebrale e non la semplice discectomia per asportare l'eventuale ernia, se non aveva una spondilolidstesi, una instabilità vertebrale ??
Saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. Signor Francesco,
il Suo racconto sarebbe incredibile se (e non ho motivo di dubitarne) non fosse vero.
Le faccio anch'io le stesse domande, incredulo, come penso lo sia anche il prof. Caruso.
Vi sono molti punti poco chiari:
1) è stata effettuata prima dell'intervento solo la TAC e non una RMN?
2)Cosa evidenziava la TAC? Puo' trascriverci il referto?
3)Secondo la descrizione dell'intervento che ha subìto, in assenza di una comprovata instabilità e/o di una grave degenerazione discale, sembrerebbe esser stato eccessivo se non inutile o comunque inappropiato.

Quali sono ora, esattamente, i disturbi accusati tali da renderLa invalida al lavoro?
Che risposte Le ha dato il neurochirurgo che l'ha operata? E prima di operarLa, Le ha spiegato perchè era necessario utilizzare quella tecnica chirurgica?
Ha effettuato dei controlli post operatori? Quali i referti?
Ci faccia sapere!

Cordiali saluti
[#3]
Attivo dal 2007 al 2013
Ex utente
Spero di essere chiaro scrivo quello che leggo dal referto:
Diagnosi Disco Tac effettuata in altro ospedale 1 anno prima dell'intervento ( BO 10-11-2006): La disco TC L4-L5 eseguita con approccio percutaneo postero-laterale sn ed introduzione di mdc diluito 1:8 ha dimostrato a tale livello una morfologia anulare del disco con iniezione omogenea anche dello spazio anulare posteriore, forse in rapporto a pregressi trattamenti; l'iniezione del mezzo di contrasto non ha rievocato il dolore riferito in anamnesi dal paziente. La disco TC L5-S1 eseguita con approccio percutaneo postero-laterale sn ed introduzione di mdc diluito 1:8 ha dimostrato a tale livello marcati aspetti degenerativi del disco con piccola ernia postero-laterale Sn; Liniezione del mezzo di contrasto ha rievocato il dolore riferito in anamnesi dal paziente.(alle dimissioni, controllo tra 1 mese per definire programma chirurgico. inserito in lista d'attesa ed trascorso quasi un anno ho deciso di fare altra valutazione a MI)
Diagnosi RMN effettuata il giorno prima dell'intervento (MI 09-10-07)
esame eseguito mediante tecnica SE, TSE, con scansioni secondo i piani sagittale ed assiale.Minimo atteggiamento scoliotico sinistro-convesso del rachide lombare, con riduzione della fisiologica lordosi lombare. Sostanzialmente conservato l'allineamento dei muri somatici posteriori. A livello dello spazio intersomatico L5-S1, si riconosce minima e sfumata alterazione dell'intensità di segnale della spongiosa ossea adiacente alle limitanti somatiche contrapposte in sede anteriore a sinistra, caratterizzata da iperintensità di segnale nelle immagini T2 pesate e sfumata iso-iperintensità di segnale nelle immagini T1 pesate,da riferire ad alterazione osteocondrosica discogenica tipo Modic 2. Non si apprezzano ulteriori alterazioni a carico dei restanti corpi vertebrali. In corrispondenza dello spazio intersomatico L4-L5, il disco parzialmente disidratato presenta protusione delle fibre anulari più evidente in sede paramediana intraforaminale sinistra, che determina minima riduzione dell'aditus del forame di congiunzione, in assenza dievidenti segni di conflitti disco-radicolari. A livello dello spazio intersomatico L5-S1, il disco, disidratato e assottigliato, mostra minima protusione in sede posteriore mediana, che non determina significative impronte sulla superficie ventrale del sacco durale. I restanti dischi intersomatici non debordano in maniera significativa dal limite posteriore dei piatti somatici, in particolare non sono riconoscibili immagini compatibili con formazioni erniarie. All'altezza di L5,si apprezza origine congiunta della radice L5 ed S1 di destra. Non si osservano evidenti stenosi del canale vertebrale. Normoposizione del cono midollare.
Nessuna elettromiografia eseguita.
Tac eseguita aprile 2008 spedita al chirurgo e segue risposta scritta dallo stesso: L'esame TC con ricostruzioni eseguito in altra sede evidenzia gli esiti dell'intervento noto, escludendo mobilizzazione del mezzi di sintesi. Mantenuta l'altezza discale con la gabbia di carbonio inserita; ed all'interno della stessa evidenza di ponte osseo intersomatico. Protusione discale posterolaterale sx L4-L5 . Non ulteriori patologie evidenti ai livelli degli spazi sovrastanti.Necessario proseguire con esercizi fisici ed eventuale valutazione Centro di Terapia del Dolore!(bella risposta)
Da 6 anni i sintomi prima dell'interv chrg erano rigidità al mattino con dolori solo zona lombare che si attenuavano darante la giornata e riuscivo a controllarli (facevo una vita normale con moderazione evitando rischi)
Del decorso post-operatorio così drammatico (se così deve essere)il chirurgo non mi ha informato . Ho timore che tutto questo me lo porterò dietro per tutta la vita, perchè prima il dolore naturale era gestibile, ora il dolore provocato dalle barre e viti ecc.ecc. rende difficile il recupero quasi impossibile.Il resto è descritto nella mia prima.
Grazie per le risposte, se volete contattarmi frankabry@hotmail.it
[#4]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signor Francesco,
averci inviato i referti degli esami eseguiti, chiarisce un po' le cose.
Sembra infatti che la decisione di eseguire quell'intervento sia stata giustificata dallo stato di compromissione del disco L5-S1.
No so dirle però quali possano essere i motivi del perdurare della sintomatologia. Dovrei (io, o chi La visiterà) visionare direttamente le immagini, eventualmente prescriverne altri ecc.
Al momento, oltre a farLe gli auguri di guarigione, Le posso consigliare un consulto con un Fisiatra per valutare la opportunità o meno di pratiche fisioterapiche adatte.

Cordialmente
[#5]
Attivo dal 2007 al 2013
Ex utente
Dall’intervento subito non ho avuto nessun beneficio anzi i dolori e le difficoltà che mi ha provocato la stabilizzazione hanno sproporzionalmente peggiorato la sintomatologia tanto da riconoscermi una invalidità dell’80% . Sono andato per curare un fastidio…. ora mi ritrovo con handicap seri disagi e dolori mai avvertiti prima. Vorrei sapere se ci sono strumenti per individuare la causa del dolore, se si possono togliere le viti perché ho la sensazione che tutto parte dalla testa delle viti. Non so cosa fare, sono stanco di soffrire ho paura di una revisione chirurgica, mi auguro di risolvere il problema con una blanda terapia del dolore.
[#6]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr.sig. Francesco,lei in questo forum di Ortopedia il 2 giugno scorso aveva scritto molto angosciato :

" Stò soffrendo da 8 mesi ho mandato a quel paese in modo elegante il neurochirurgo che mi ha operato dopo aver visionato la TAC del 28/03/08 rispondendomi che non vi sono complicanze! La mia patologia era una discopatia riduzione spazio intersomatico piccola protusione NO SPODILOLISTESI NO SCIVOLAMENTO O FRATTURA "........."
Ebbene, le mie perplessità anche velate per correttezza, come altresì quelle del collega Migliaccio intervenuto nel consulto con lei, che le avevo espresso a suo tempo, purtroppo per lei si sono rivelate esatte e giustificate.
Lei adesso va valutato clinicamente e scrupolosamente, vanno esaminati accertamenti diagnostici e quant'altro è necessario.
Quindi si stabilirà quanto fare e cosa fare.
Se possibile e/o necessario reintervenire, se fare subito fisiochinesiterapia e terapia farmacologica.
M a tutto va valutato intensamente e profondamente.
L'unica cosa certa che dovrà fare certamente lei è affidarsi ad un Centro Italiano di Eccellenza di chirurgia vertebrale, diretto da un collega ortopedico o neurochirurgo, con una valido associato Settore di Fisiochinesiterapia per un esatto e valido protocollo terapeutico.
Cordiali saluti ed auguri veramente
[#7]
Attivo dal 2007 al 2013
Ex utente
Buon giorno e buon 2013, dopo 5 anni dall'intervento si è risvegliato un dolore all'altezza del tratto lombo-sacrale precedente trattato con intervento chirurgico stabilizzazione con viti, barre e cage.Premetto che solo dopo 2 anni dall'intervento ho cominciato a star bene facendo nuoto e esercizi posturali. Dall'estate del 2009 le mie condizioni di salute erano buonissime lasciando alle spalle i postumi dell'intervento.Da 1 anno ho smesso attività fisica pensando di non averne più bisogno.Oggi mi ritrovo con un dolore ad intermittenza (a giorni) alcune volte acuto ma non forte come dopo l'intervento. La rx eseguita un mese fa evidenza come già noto la riduzione dello spazio discale L5-S1 (stabilizzato) e leggermente L4-L5 sostanzialmente quadro invariato rispetto all rx effettuata nel dicembre 2007.Ora vorrei approfondire gli esami ad immagini evitando la TAC e vorrei sapere se posso effettuare una RMN con l'impianto inserito.Il medico che mi ha operato descriveva materiale in titanio preciso che ho interrotto i rapporti con il neurochirurgo.Se serve la descrizione dell materiale adoperato posso fornirlo in un secondo momento.
Grazie per il vs valoroso aiuto.
[#8]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Caro signore,
in buona sostanza direi che le cose non sono andate poi tanto male se afferma che da almeno tre anni Lei è in ottime condizioni.
Se il radiogramma della colonna lombo sacrale del mese scorso non mostra dislocazioni o rotture del sistema di artrodesi, direi che può tranquillizzarsi.
Sintomi dolorosi più o meno significativi possono verificarsi, ma ciò non necessariamente deve essere messo in relazione con un intervento di 5 anni prima.
Tutti invecchiamo e con noi anche la nostra colonna vertebrale e nuovi acciacchi si possono presentare a prescindere se ci siano stati interventi o altre affezioni a quel livello.

Quindi se ci sono motivi clinici concreti per degli esami di controllo, una RM potrà essere eseguita poichè i mezzi di sintesi in titanio sono RM-compatibili.
Le consiglio però un consulto specialistico prima di eseguire un esame costoso senza alcuna necessità.

Cordiali saluti e sinceri auguri per un felice Anno Nuovo.
[#9]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore, nel farle i miei auguri per il nuovo anno, associandomi a quanto già le ha detto il collega neurochirugo Dott. Migliaccio, sono contento della sua buona situazione clinica a distanza di ben 5 anni dall'intervento chirugico.

L'ultimo suo scritto è stato nel febbraio 2009, <<<< Dall’intervento subito non ho avuto nessun beneficio anzi i dolori e le difficoltà che mi ha provocato la stabilizzazione hanno sproporzionalmente peggiorato la sintomatologia tanto da riconoscermi una invalidità dell’80% . Sono andato per curare un fastidio…. ora mi ritrovo con handicap seri disagi e dolori mai avvertiti prima. >>>>>>

In base a questo le avevo consigliato di approfondire ogni cosa per valutare se rioperarsi o eseguire terapie farmacologiche e fisiochinesiterapia ed anche il neurochirurgo era d'accordissimo con me sull'approfondimento clinico di questo suo stato clinico.

Adesso ci dice che dall'agosto 2009 è stato bene ! Sono contento per lei.

Da qualche mese lei ha un saltuario dolore lombare, ma prima di eseguire ogni controllo rmn o tac,se necessari ovviamente, faccia una visita specialistica ortopedica o neurochirugica che stabiliranno ogni cosa.
Inoltre è certo che facendo lei un pò di periodica specifica, completa e necessaria fisiochinesiterapia lei andrà ancora bene e proseguirà a stare bene, ovviamente con tutti i limiti dettati dalla situazione pregressa e dalla stabilizzazione del segmento lombo-sacrale del rachide.
Cordiali saluti

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