Emiparesi gamba destra

scrivo per mio figlio che due anni fa è stato colpito da aneurisma cerebrale sx con conseguente emiparesi dx ed afasia, Dopo tantissime cure oggi riesca a camminare con tripode facendo leva sul fianco destro per sollevare il piede in quanto ilo stesso assume un atteggiamento equino che viene corretto con molla di Codeville. Mi hanno parlato della possibilità di un intervento chirurgico per "raddrizzare" il piede con se non ho capito male incrocio dei tendini del piede vorrei sapere se è possibile una cosa del genere. Sarei oltremodo contento se potesse rispondermi il dott. A Valassina in quanto abito a Latina e mi sarebbe facile raggiungere il policlinico Gemelli.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Le paralisi motorie di origine centrale hanno caratteristiche che possono variare da paziente a paziente a seconda della sede della lesione cerebrale, dell'estensione e possono essere condizionate nella loro cura da aspetti quali l' eta', le patologie associate e il livello culturale/psicologico del paziente.
Occorre dunque un bilancio completo sia del danno neurologico, della sua evoluzione e della presenza o meno della tipologia ed epoca di insorgenza delle deformita' muscolo scheletiche.
Dalle sue parole non e'chiaro se il problema sia l'accorciamento del tendine d' achille, per cui sarebbe necessario un intervento di allungamento, oppure se le sia stato proposto un intervento palliativo di trasposizione del m.tibiale posteriore pro anteriore per vicariare la perdita dell'azione degli estensori del piede e delle dita a causa dell' emiparesi.
In via generale posso solo dirle che il primo intervento e'piu' frequente, mentre il secondo, proprio perche' dovrebbe utilizzare un muscolo comunque interessato dall' emiparesi e' molto piu' raro in quanto, per una trasposizione, occorre che il muscolo da trasferire sia in condizioni neuromuscolari perfette (valutabili a priori con visita neurologica ed esame EMG dedicato), poiche', inevitabilmente, dopo la trasposzione, l'efficienza del muscolo trasposto puo' ridursi fino al 30% della sua funzionalita'iniziale.
Cordialita'
Dr. A. Valassina

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