Tendine di achille - gel piastrinico
Egregio Dottore,
ho 29 anni e anch'io purtroppo sono entrano nel club di coloro che hanno riportato la rottura del tendine di achille. Ho letto su questo forum l'esperienza di molte persone ma poichè nessuno sembra aver subito il mio tipo di intervento le volevo chiedere un parere sulla tecnica utilizzata.
In pratica è stata usata la tecnica Tenoraffia, quindi taglio e cucitura del tendine, e fino a qui tutto normale, solo che sono stati usati solo dei punti riassorbibili, quindi nessun ribaltamento, plastica o uso di altri pezzi di tendine ed è stato aggiunto del Gel Piastrinico ottenuto con il mio sangue. Le chiedevo cosa ne pensa di questa tecnica. Il mio medico dice che avrò un tendine molto più forte di prima e diminuiranno pure i tempi di recupero.
Complessiavamente ha previsto 6 settimane di gesso con piede in posizione equina zero carico, 2 settimane con tutore iniziando a caricare e poi fisio terapia.
Ritorno all'attività agonistica in 4-5 mesi (gioco a calcetto).
Sperando di non disturbarla troppo, poi avevo dei dubbi sulla causa della rottura che il mio medico non ha chiarito e che vorrei conoscere visto la paura di ricadute sul tendine dell'altra gamba. In pratica la rottura è avvenuta mentre correvo, da solo, come avviene solitamente. Il medico mi ha riferito dopo l'operazione che il tendine era sfibrato quindi ha dovuto ripulirlo. Ho sofferto per più di un anno di fascite plantare al piede non della stessa gamba infortunata, ma dell'altra. Fascite che ho risolto quando mi sono deciso a fermarmi comppletamente per 3-4 mesi e facendo dei plantari, infatti sono un iperpronatore, avevo come delle sacche gonfie sulla volta plantare e premendo su tale volta sentivo dolore, ora queste sacche sono quasi del tutto riassorbite e non ho più alcun dolore da un anno, soltanto circa 6 mesi fa ho avuto qualche fastidio al fascio plantare stavolta del piede corrispondente al tendine che si è rotto, ma si è risolto tutto con un pò di riposo.
Volevo chiederle riassumendo vista la lunghezza del mio messaggio:
- Cosa pensa dell'uso del Gel piastrinico?
- Penso di essere a rischio rottura dell'altro tendine, quindi che esami mi consiglia?
- Devo prendere qualche altro provvedimento a parte i plantari per la fascite anche se non ho più fastidi?
- La rottura può essere dovuta al fatto che per un anno ho forzato sulla gamba buona, ora infortunata, perchè nell'altra avevo la fascite plantare, quindi in teoria l'altro tendine potrebbe essere in buono stato?
Confidando in Lei e Ringraziandola sentitamente per ogni risposta che potrà darmi Le porgo Distinti saluti.
ho 29 anni e anch'io purtroppo sono entrano nel club di coloro che hanno riportato la rottura del tendine di achille. Ho letto su questo forum l'esperienza di molte persone ma poichè nessuno sembra aver subito il mio tipo di intervento le volevo chiedere un parere sulla tecnica utilizzata.
In pratica è stata usata la tecnica Tenoraffia, quindi taglio e cucitura del tendine, e fino a qui tutto normale, solo che sono stati usati solo dei punti riassorbibili, quindi nessun ribaltamento, plastica o uso di altri pezzi di tendine ed è stato aggiunto del Gel Piastrinico ottenuto con il mio sangue. Le chiedevo cosa ne pensa di questa tecnica. Il mio medico dice che avrò un tendine molto più forte di prima e diminuiranno pure i tempi di recupero.
Complessiavamente ha previsto 6 settimane di gesso con piede in posizione equina zero carico, 2 settimane con tutore iniziando a caricare e poi fisio terapia.
Ritorno all'attività agonistica in 4-5 mesi (gioco a calcetto).
Sperando di non disturbarla troppo, poi avevo dei dubbi sulla causa della rottura che il mio medico non ha chiarito e che vorrei conoscere visto la paura di ricadute sul tendine dell'altra gamba. In pratica la rottura è avvenuta mentre correvo, da solo, come avviene solitamente. Il medico mi ha riferito dopo l'operazione che il tendine era sfibrato quindi ha dovuto ripulirlo. Ho sofferto per più di un anno di fascite plantare al piede non della stessa gamba infortunata, ma dell'altra. Fascite che ho risolto quando mi sono deciso a fermarmi comppletamente per 3-4 mesi e facendo dei plantari, infatti sono un iperpronatore, avevo come delle sacche gonfie sulla volta plantare e premendo su tale volta sentivo dolore, ora queste sacche sono quasi del tutto riassorbite e non ho più alcun dolore da un anno, soltanto circa 6 mesi fa ho avuto qualche fastidio al fascio plantare stavolta del piede corrispondente al tendine che si è rotto, ma si è risolto tutto con un pò di riposo.
Volevo chiederle riassumendo vista la lunghezza del mio messaggio:
- Cosa pensa dell'uso del Gel piastrinico?
- Penso di essere a rischio rottura dell'altro tendine, quindi che esami mi consiglia?
- Devo prendere qualche altro provvedimento a parte i plantari per la fascite anche se non ho più fastidi?
- La rottura può essere dovuta al fatto che per un anno ho forzato sulla gamba buona, ora infortunata, perchè nell'altra avevo la fascite plantare, quindi in teoria l'altro tendine potrebbe essere in buono stato?
Confidando in Lei e Ringraziandola sentitamente per ogni risposta che potrà darmi Le porgo Distinti saluti.
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Salve,
rispondo alle sue domande.
- Credo che il gel piastrinico possa essere di aiuto alla completa ripresa del tendine. E' una tecnica nuova che ancora non mostra una validita' maggiore rispetto a tecniche piu' tradizionali e collaudate.
- Non credo che ci sia questo rischio, eventualmente puo' fare un'ecografia per controllare lo stato di salute dell'altro tendine.
- Se non ha piu' fastidi, non faccia altro per la fascite plantare.
- La lesione del tendine d'achille e' spesso secondaria ad un processo degenerativo sul quale un evento traumatico, anche di scarsa entita', provoca la rottura.
Spero di averle risposto. Cordiali saluti.
rispondo alle sue domande.
- Credo che il gel piastrinico possa essere di aiuto alla completa ripresa del tendine. E' una tecnica nuova che ancora non mostra una validita' maggiore rispetto a tecniche piu' tradizionali e collaudate.
- Non credo che ci sia questo rischio, eventualmente puo' fare un'ecografia per controllare lo stato di salute dell'altro tendine.
- Se non ha piu' fastidi, non faccia altro per la fascite plantare.
- La lesione del tendine d'achille e' spesso secondaria ad un processo degenerativo sul quale un evento traumatico, anche di scarsa entita', provoca la rottura.
Spero di averle risposto. Cordiali saluti.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.2k visite dal 30/05/2008.
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