Dolore dopo 4 mesi da cedimento l1
Buongiorno
mia madre 83 anni il 4 aprile e caduta e ha riportato frattura di L1
Su una colonna dorsale già compromessa come da rx precedenti l'incidente:
Osteoporosi, ipercifosi dorsale, spondilosi, lievi riduzioni in altezza sparse dei somi dorsali, segni degenerativi costovertrebali. Instatbilità statica per iperlordosi lombare, spondilosi, artrosi zigoapofisaria e sindrome dell'atrito delle apofisi spinose, spazi discali di altezza conservata, calcificazioni vasali aorto-iliache.
Al momento della frattura il referto della TAC era il seguente: Ridotto in altezza e deformato il soma di L1 per cedimento fratturativo della limitante somatica anteriore e del versante anteriore, con distacco di piccolo frammento osseo dello spigolo infero-esterno a sinistra presenza di piccola bolla gassosa centrosomatica. Modica procidenza del versante inferiore del muro posteriore del canale spinale con conseguente impronta sul profilo ventrale del sacco durale. Canale rachideo nei limiti.
Allettata per 2 mesi busto c35 solo per andare in bagno. Al controllo rx del 15 maggio mi dicono a voce che la vertebra è ulteriormente scivolata e al controllo del 24 giugno dicono che si è stabilizzata di togliere il busto e il referto rx è il seguente: Quadro sostanzialmente invariato rispetto al precedente esame del 15 maggio (che non riporto poiché è uguale a questo) , in particolare esiti di recente cedimento somatico di L1 ad aspetto maggiormente sclerotico. Significativamente ridotto in altezza e deformato con piccolo distacco osseo a livello dello spigolo infero-esterno a sinistra. Lieve procidenza del versante inferiore del muro posteriore a tale livello. Non ulteriori riduzioni in altezza dei somi dorso-lombari. Invariati i restanti reperti.
Al momento della frattura non hanno fatto cifoplastica poiché mia madre e affetta da BPCO , arteriopatia obliterante arti inferiori, fibrillazione atriale, in terapia con Coumadin.
Mi scuso per la lungaggine ma era necessaria per un quadro completo, e ora vengo alla domanda: mia madre ha ancora dolore sia se sta troppo a letto poiché avverte meno il dolore alla vertebra ma riferisce come dei bruciori che la costringono a cambiare spesso posizione (compressioni radicolari?) e quel poco che si alza per andare ora in bagno ha dolori forti nel punto della frattura. Oltretutto povera donna non può prendere antinfiammatori potenti a causa del Coumadin ma solo ipobrufene che lascia il tempo che trova.
Premetto che con la sua colonna aveva dolori anche prima ma riusciva a esssere autonoma e a fare piccoli spostamenti in casa, ora con questa situazione i dolori sono ulteriormente peggiorati ed e quasi costantemente allettata.
Cosa consigliate? E' il caso di rischiare con qualche intervento? E' utile che rimetta il busto ( da lei portato molto malvolentieri)? Fare fisioterapia può tornare utile e quale esercizi? Esistono farmaci che le alleviano il dolore un po più forti e compatibili con il Coumadin.
Siamo veramente disperate. Ringrazio
mia madre 83 anni il 4 aprile e caduta e ha riportato frattura di L1
Su una colonna dorsale già compromessa come da rx precedenti l'incidente:
Osteoporosi, ipercifosi dorsale, spondilosi, lievi riduzioni in altezza sparse dei somi dorsali, segni degenerativi costovertrebali. Instatbilità statica per iperlordosi lombare, spondilosi, artrosi zigoapofisaria e sindrome dell'atrito delle apofisi spinose, spazi discali di altezza conservata, calcificazioni vasali aorto-iliache.
Al momento della frattura il referto della TAC era il seguente: Ridotto in altezza e deformato il soma di L1 per cedimento fratturativo della limitante somatica anteriore e del versante anteriore, con distacco di piccolo frammento osseo dello spigolo infero-esterno a sinistra presenza di piccola bolla gassosa centrosomatica. Modica procidenza del versante inferiore del muro posteriore del canale spinale con conseguente impronta sul profilo ventrale del sacco durale. Canale rachideo nei limiti.
Allettata per 2 mesi busto c35 solo per andare in bagno. Al controllo rx del 15 maggio mi dicono a voce che la vertebra è ulteriormente scivolata e al controllo del 24 giugno dicono che si è stabilizzata di togliere il busto e il referto rx è il seguente: Quadro sostanzialmente invariato rispetto al precedente esame del 15 maggio (che non riporto poiché è uguale a questo) , in particolare esiti di recente cedimento somatico di L1 ad aspetto maggiormente sclerotico. Significativamente ridotto in altezza e deformato con piccolo distacco osseo a livello dello spigolo infero-esterno a sinistra. Lieve procidenza del versante inferiore del muro posteriore a tale livello. Non ulteriori riduzioni in altezza dei somi dorso-lombari. Invariati i restanti reperti.
Al momento della frattura non hanno fatto cifoplastica poiché mia madre e affetta da BPCO , arteriopatia obliterante arti inferiori, fibrillazione atriale, in terapia con Coumadin.
Mi scuso per la lungaggine ma era necessaria per un quadro completo, e ora vengo alla domanda: mia madre ha ancora dolore sia se sta troppo a letto poiché avverte meno il dolore alla vertebra ma riferisce come dei bruciori che la costringono a cambiare spesso posizione (compressioni radicolari?) e quel poco che si alza per andare ora in bagno ha dolori forti nel punto della frattura. Oltretutto povera donna non può prendere antinfiammatori potenti a causa del Coumadin ma solo ipobrufene che lascia il tempo che trova.
Premetto che con la sua colonna aveva dolori anche prima ma riusciva a esssere autonoma e a fare piccoli spostamenti in casa, ora con questa situazione i dolori sono ulteriormente peggiorati ed e quasi costantemente allettata.
Cosa consigliate? E' il caso di rischiare con qualche intervento? E' utile che rimetta il busto ( da lei portato molto malvolentieri)? Fare fisioterapia può tornare utile e quale esercizi? Esistono farmaci che le alleviano il dolore un po più forti e compatibili con il Coumadin.
Siamo veramente disperate. Ringrazio
[#1]
salve,
i dolori sono dovuti probabilmente sia alla frattura che a tutta la colonna, in condizioni davvero precarie. la cosa di cui si deve assolutamente assicurare è che la signora faccia una adeguata terapia per l'osteoporosi, che mi sembra cosa fondamentale in questa fase! per quanto riguarda gli antidolorifici: ne esistono di diversi e molto potenti che sono compatibili col coumadin, deve trovare solo qualcuno che li prescriva
saluti
i dolori sono dovuti probabilmente sia alla frattura che a tutta la colonna, in condizioni davvero precarie. la cosa di cui si deve assolutamente assicurare è che la signora faccia una adeguata terapia per l'osteoporosi, che mi sembra cosa fondamentale in questa fase! per quanto riguarda gli antidolorifici: ne esistono di diversi e molto potenti che sono compatibili col coumadin, deve trovare solo qualcuno che li prescriva
saluti
Dr. Michele Massaro
www.protesiginocchioanca.com
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la tempestiva risposta, purtroppo la terapia per l'osteoporosi (actonel) fatta per solo un mese dopo la frattura, è stata sospesa dal medico di famiglia poiché procurava a mia mamma disturbi agli occhi con fotofobia e bruciore. Tra l'altro mia mamma ha in un occhio il foro maculare completo, praticamente vede poco o nulla e nell'altro una retinopatia.
Lei dice che è il caso invece , di riprendere la terapia?
Mi potrebbe indicare anche il nome di antidolorifici un po' piu' potenti a cui si riferisce? Il contramal e l' ipobrufene non le fanno nulla.
Ancora grazie per il servizio che offrite con professionalità e gentilezza.
Saluti una figlia preoccupata.
Lei dice che è il caso invece , di riprendere la terapia?
Mi potrebbe indicare anche il nome di antidolorifici un po' piu' potenti a cui si riferisce? Il contramal e l' ipobrufene non le fanno nulla.
Ancora grazie per il servizio che offrite con professionalità e gentilezza.
Saluti una figlia preoccupata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.9k visite dal 06/07/2013.
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