Disallineamento rotuleo per lassità legamentosa degli alari

Salve, sono una ragazza di 25 anni. Da quattro mesi circa ho ripreso gradualmente la corsa, a livello amatoriale, ma dopo circa 3 settimane dall'inizio degli allenamenti ho iniziato ad avere un fastidio, un leggero dolore alle ginocchia, intorno e sotto la rotula, che si presentava dopo circa 15 minuti di corsa ad un ritmo più che moderato (6 min/km).

L'ortopedico che mi ha visitata mi ha diagnosticato un disallineamento rotuleo per lassità legamentosa degli alari.

Pertanto mi ha consigliato di limitare la corsa, di utilizzare una ginocchiera con foro rotuleo e degli esercizi per il potenziamento del quadricipite, principalmente il vasto mediale. Premetto che la lassità legamentosa è congenita, infatti a dicembre ho subito un intervento di capsuloplastica artroscopica spalla dx poichè il metodo conservativo non aveva dato risultati.
Dopo 3 settimane, nonostante gli esercizi per i quadricipiti, utilizzo della ginocchiera e corsa moderata la situazione era peggiorata, infatti se prima il dolore era presente solo durante e poco dopo la corsa, successivamente il dolore lo avvertivo, e lo avverto tutt'ora, anche nel salire e scendere le scale, durante la camminata, stando seduta per molto tempo e di notte con gamba tesa.
Per 10 giorni ho smesso di correre, ho continuato gli esercizi e ho applicato ghiaccio mattina e sera per 15 minuti, dopo di che ho ripreso la camminata e poi gradualmente la corsa (prima facevo 8 km al giorno, dopo la pausa sono arrivata ad un massimo di 4 km). La settimana scorsa sono tornata dall'ortopedico il quale ha notato un notevole miglioramento del tono muscolare dei quadricipiti ma comunque questi continuano a non controllare la rotula perchè gli alari sono troppo lassi.
Mi ha consigliato di smettere di correre, di intraprendere un rinforzo con metodica isocinetica e mi ha prescritto la rx in ap/ll in orto delle ginocchia e assiali di rotula a 45°. Questo è il referto della rx:

Non evidenti lesioni osse a carattere focale. Normale ampiezza e trasparenza delle interlinee articolari femoro-tibiali e femoro-rotulee. Bascula rotulea interna bilaterale. Assenza di calcificazioni nei tessuti molli perischeletrici.

Vorrei chiedere: cosa significa bascula rotulea interna bilaterale? Nel mio caso è utile la metodica isocinetica?
Visto che alla spalla, nonostante non avessi subito un trauma se non una lussazione dopo 2 anni di fisioterapia e accortenze nei movimenti, il metodo conservativo non produsse risultati, devo seriamente pensare alla possibilità di in intervento chirurgico se voglio tornare a correre?

In tal caso che tipo di intervento? E se non lo facessi quali sarebbero le conseguenze? Non voglio, come si suol dire, fasciarmi la testa prima del tempo ma già l'ortopedico ha accennato ad una remota possibilità di un intervento, e vorrei un ulteriore parere.
Grazie anticipatamente per l'attenzione.
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Ortopedico attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
Direi che, in assenza di trauma o lussazione laterale di rotula pregressa, l'approccio conservativo dovrebbe portare risultati. Al persistere della sintomatologia, però, l'approccio chirurgico rappresenta la soluzione. L'importante sarà eventualmente valutare QUALE approccio chirurgico seguire, in base all'origine del problema (dal riallineamento prossimale, alla plastica del MPFL, al lateral release, alla plastica trocleare, alla trasposizione di tuberosità tibiale).
Un saluto
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 165 9
Salve, da ciò che si legge mi sembra di capire che il dolore lo avverte ad entrambe le ginocchia,pertanto il mio consiglio è quello di estendere gli accertamenti diagnostici a patologie di natura infiammatoria in ambito reumatologico (la bilateralità della sintomatologia fa sospettare maggiormente una affezione di natura sistemica e meno quella di natura meccanica come un male-allineamento rotuleo potrebbe determinare, infatti è difficile immaginare perchè il problema meccanico della rotula si presenta contemporaneamente sia a dx che a sin),consiglio inoltre una valutazione specialistica per lo studio genetico della sua iperlassità presso un centro specializzato al fine di escludere patologia vascolare (fragilità dei vasi,dilatazioni aneurismatiche),non deve assolutamente spaventarsi per i consigli che le ho dato,ma ho cercato di farle inquadrare il problema con una visione un pò più ampia prima di pensare a soluzioni di tipo chirurgico.
Cordiali saluti

Dr. Salvatore Roccalto

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Utente
Utente
Grazie dr. Cellocco per il suo chiarimento. Quindi, anche se per la spalla il metodo conservativo non è stato risolutivo, posso sperare nella risoluzione del problema alle ginocchia anche senza intervento?
Vorrei aggiungere che ho fatto il test isocinetico alle ginocchia è i muscoli risultano ben equilibrati. Ora sto seguendo un programma di stretching e rinforzo muscolare in isocinetica, questo potrebbe essere risolutivo? Se i sintomi dovessero persistere, quali sarebbero le conseguenze se ritardassi o evitassi un eventuale intervento chirurgico?
In attesa di un Suo ulteriore riscontro, invio i miei più cordiali saluti.

Per il dr. Roccalto, vorrei sottolineare che in passato, tra fine 2010 e inizio 2011, a causa dei dolori alla spalla alla quale poi sono stata operata, ho fatto vari accertamenti per escludere patologie reumatologiche, e i risultati sono stati tutti negativi. Per questo, nonostante la bilateralità, subito si è pensato ad un problema meccanico, infatti è evidente l'ipermobilità della rotula anche a ginocchio flesso a 20-30 gradi. Dovrei fare ulteriori indagini? Per cosa in particolare?
Grazie per la risposta, aspetto un Suo ulteriore riscontro.
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Ortopedico attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
Intanto mi permetta di ringraziare il collega Roccalto per aver correttamente ampliato le vedute sul problema "lassità articolare": effettivamente, alcune cause possono essere addirittura genetico-molecolari. In questi casi, però, risulta abbastanza difficile intraprendere un trattamento specifico, mirato al target molecolare, e sarà quindi opportuno accontentarsi di affrontare l'effetto e (purtroppo) non la causa.
Ad ogni modo, è difficile risponderLe con cognizione di causa, essendo necessario sia visionare direttamente gli esami diagnostici da Lei eseguiti, sia ancora meglio visitarLa di persona. Se, da quello che dice, vi è ipermobilità rotulea anche a 20-30 gradi di flessione, potrebbe esserci anche un certo grado di displasia trocleare, forse associata a lassità del MPFL (legamento patellofemorale mediale).
Le conseguenze di un ritardato intervento chirurgico in genere consistono in un danno cartilagineo o addirittura osteocartilagineo che, a seconda di quando viene fermato, può o meno essere reversibile. Alla Sua età, comunque, direi che ci sono ancora dei margini temporali in cui muoversi agevolmente sul piano del trattamento conservativo.
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Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta. Per il momento continuerò con l'isocinetica e con gli esercizi che mi ha prescritto il fisiatra che mi sta seguendo; poi La aggiornerò sui risultati.
Distinti saluti
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 165 9
Quanto detto dal collega Cellocco è completamente condivisibile.
Alla giovane ragazza consiglio di informarsi,magari tramite il suo medico curante,in quale centro specializzato per lo studio delle iperlassità può essere valutata (una classificazione ne prevede dieci tipi),tutto ciò al fine di sapere se la giovane è affetta da una iperlassità che richiede un monitoraggio clinico-strumentale dei grandi vasi sanguigni per il rischio di fragilità vasale e conseguenti episodi emorragici correlati a certe tipologie di iperlassità.
Non sono specialista della materia, pertanto mi limito soltanto a dare il messaggio sull'importanza di sottoporsi a visita specialistica presso un centro specializzato.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Salve,
come dicevo nel post precedente, ho iniziato il rinforzo isocinetico e un programma di stratching, per l'esattezza ho fatto 4 sedute di isocinetica e la prossima volta farò nuovamente il test. So che è presto per vedere dei risultati, ma il dolore è peggiorato: durante l'isocinetica è minimo, avverto per lo più in fastidio, ma durante la giornata il dolore diventa insopportabile, soprattutto a destra, non riesco a stare seduta e nemmeno alzata per oltre 30 minuti, fatico a camminare perchè dolore è molto acuto quando carico il peso a destra. Inoltre ho notato un rigonfiamento in basso all'esterno della rotula, se non sbaglio accanto al trndine rotuleo, che è particolarmente evidente durante lo sforzo dell'esercizio e a gamba tesa. Ho iniziato a prendere anche degli integratori cartilaginei, non so se posso scrivere il nome, e ho ricominciato col ghiaccio mattina e sera. È normale tutto questo? Sto davvero iniziando a preoccuparmi...
Attendo un vostro riscontro.
Grazie anticipatamente
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Utente
Utente
Salve, sto continuando l'allenamento isocinetico, sono a 7 sedute, il test ha rilevato un equilibrio tra flessori ed estensori superiore al 40%, resistenza e forza migliorate. Purtroppo però il dolore è forte e il gonfiore persiste. Fatico a caricare la gamba destra, tendo a zoppicare nella camminata, nello stendere la gamba sento un vero schiocco che provoca dolore lancinante nella parte esterna del ginocchio e al tatto sento uno sfregamento sulla rotula. La settimana prossima farò una risonanza magnetica, ma mi sto davvero preoccupando... Per favore, attendo con ansia una vostra risposta.
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Ortopedico attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
Gentile utente, se veramente il dolore sta diventando insopportabile mi sentirei di consigliarLe di sospendere il rinforzo isocinetico e di pensare seriamente all'intervento, anche in tempi che soltanto il Suo disagio potrà definire brevi o meno. Dal mio punto di vista, il rischio è che, di fronte ad un'importante e continuo sfregamento della superficie di contatto laterale della rotula con il femore, con l'isocinetica le cose possano addirittura tendere al peggioramento, sia come dolore percepito sia come danno cartilagineo.
In bocca al lupo, e sempre a disposizione
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Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta. La settimana prossima farò la risonanza magnetica e la sottoporrò al mio ortopedico, nel frattempo cosa mi consiglia di fare, oltre alla sospensione dell'isocinetica? Dati lo schiocco doloroso nell'estenzione e il dolore lancinante nel caricare sul ginocchio destro, soprattutto quando salgo le scale o una pendenza, è probabile che sia coinvolto anche il menisco??
La aggiornerò sull'esito della risonanza magnetica.
Distinti saluti
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Utente
Utente
Salve,
riporto i risultati della risonanza magnetica:

Regolare morfologia della capsula articolare e delle strutture ligamentose di rinforzo capsulare.
Menischi di normale morfologia e segnale.
Apprezzabili da inserzione ad inserzione i legamenti crociati esenti da alterazioni del segnale.
Minimo versamento intraarticolare
Lieve bascula rotulea esterna con segni di condropatia.

Allora? Come sono messe le mie ginocchia? Il dolore persiste, ho difficoltà a camminare per medi-lunghi tratti e a salire le scale. Dovrei seriamente pensare alla possibilità di un intervento e posso seguire delle strade alternative?
Attendo un vostro riscontro
Distinti saluti
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Ortopedico attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
Temo di essere in imperdonabile ritardo...
Come ha poi risolto?
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Utente
Utente
Salve,
purtroppo è da un anno e più che convivo col dolore alle ginocchia. Ho abbandonato definitivamente la corsa perchè mi risultava impossibile; ho effettuato il rinforzo isocinetico fino a 30 luglio 2013 e ho continuato ad effettuare esercizi a casa per il rinforzo del vasto mediale per oltre sei mesi, ma la situazione è migliorata di poco... L'ortopedico mi aveva proposto una visita da un suo collega specialista nelle patologie del ginocchio ma non escludeva la possibilità di un intervento chirurgico.
Le sensazioni che provo sono più o meno sempre le stesse, dolore soprattutto di notte che parte dalla parte esterna del ginocchio e si estende fino alla caviglia e anche alla coscia se sono in posizione prona; sensazione di sfregamento sulla rotula al tatto, dolore se sto troppo tempo seduta, troppo in piedi o se cammino troppo a lungo, negli ultimi tempi leggero dolore anche nella parte posteriore del ginocchio e sull'esterno se da seduta tendo la gamba (esempio appoggiare i piedi su un poggiapiedi).
Ho paura che mi venga detto che l'unica soluzione è l'intervento chirurgico, d'altronde so che se non corro ai ripari ora finisco per peggiorare la situazione.
Cosa dovrei fare?
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Ortopedico attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
Per la giovane età Le consiglierei, se la soluzione venisse confermata come chirurgica, di non attendere oltre e di passare alle vie di fatto. Ma non c'è differenza tra un ginocchio e l'altro?
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Utente
Utente
Il ginocchio destro è quello che dà particolarmente fastidio, l'altro solo quando lo sforzo tanto, ad esempio dopo una lunga passeggiata...
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Ortopedico attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
Allora, se il problema è praticamente ad un solo ginocchio, direi che può procedere al trattamento chirurgico con ragionevole fiducia, qualora Le fosse proposto a seguito di una visita.
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Utente
Utente
Ma se non intervenissi ora, quali sarebbero le conseguenze a lungo termine? Diciamo che dopo un intervento alla spalla e un intervento di alluce valgo non è che mi alletti l'idea di operarmi nouvamente, almeno non a breve. Speravo che con la correzione dell'alluce valgo e i plantari la situazione migliorasse, ma purtroppo non è stato così...
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Ortopedico attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
Le conseguenze, neanche a lunghissimo termine, sarebbero una precoce usura cartilaginea sul versante esterno della articolazione femoro-rotulea, quindi un'artrosi precoce...
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Utente
Utente
Ah...allora cercherò di prenotare un consulto da uno specialista al più presto.
Grazie per la disponibilità
Cordiali saluti
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Ortopedico attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
Mi pare una risoluzione sensata. In bocca al lupo!