Viti di giannini

Buongiorno,mia figlia di 16 anni ,nel 2005 e'stata operata ad entrambi i piedi perche' dopo anni di plantari i suoi piedi piatti non avevano avuto nessun miglioramento. Abbiamo scelto di farla operare con la tecnica delle viti di Giannini riassorbibili, per evitare di dover intervenire per la rimozione. Dopo l'intervento abbiamo fatto i nostri controlli,la cicatrice a destra ha impiegato maggior tempo a rimarginarsi ma tutto sembrava nella norma. I problemi hanno iniziato dopo, camminare a lungo era faticoso e stancante, iniziano dolori alla schiena, imputati alla sua altezza, dolori alle ginocchia sopratutto al ginocchio destro...percio' visite specialistiche cicli di fisioterapia, farmaci antidolorifici,e per concludere da cinque mesi ha una febbriciattola, 37,2-37,4 giornaliera che non e' imputabile a niente (fatto ogni sorta di esame). Concludendo..20 giorni fa la stampa locale pubblica la notizia che i bambini che sono stati operati dal 2005 al 2009 presso il nostro ospedale provinciale saranno richiamati perche' in alcuni casi le viti non si sono riassorbite. Il primario tocca il piede a mia figlia e scopre che ci sono tumefazioni sospette. Ad oggi non sanno se fare una risonanza o una tac, cito: " mettere le viti e'una scicchezza,togliere i pezzi e' molto difficile". Io chiedo a voi cosa si deve fare? Ora pensiamo che i problemi potrebbero derivare dalla presenza di questi residui e noi vogliamo spiegazioni chiare che pero' non vengono.vi chiedo cortesemente di darmi indicazioni se siete a conoscenza di casi simili e di come sono stati risolti,di dove possiamo rivolgerci per consulti o terapie alternative ,insomma tutto quello che riuscite a dirci sara' molto gradito . Vi ringrazio e aspetto vostre notizie ,buon lavoro e grazie di nuovo.