Specialisti patologie piede
salve , vorrei sottoporre il caso di mia madre alla Vs competenza:
Paziente donna anni 71. in cura per Epilessia totalmente controllata (nessuno attacco da 10 anni) con assunzione Tegretol.
10 anni orsono primo episodio patologia dolorosa al piede diagnosticata come infiammazione del tendine di Achille (60 anni). Risolto in 2-3 mesi con infiltrazioni di cortisone.
Il soggetto intanto ha scoperto di soffrire di artrite reumatoide, ben controllata tramite somministrazione di Humira.
Dopo 10 anni (2 anni dopo l’inizio della cura con humira) il problema al piede sx si è ripresentato e persiste da 6 mesi nonostante infiltrazioni di cortisone, antinfiammatori , laser co2 , onde d’urto.
Ecografia 6 mesi fa – referto :"severo inspessimento della porzione distale fino a 21 mm per 18mm com macrocalcificazioni pericacaneari. In sede post. Si apprezza ipoecogenicità con irregolarità della organizzazione fibrillare. Il tendine nelle sue inserzioni prossimali del gastrocnemio e soleo non evidenzia alterazioni strutturali. Assenza di bursiti retro calcaneari in atto" . Diagnosi : quadro eco di entesopatia cronica calcifica.
Radiografia 6 mesi fa – reperto "assenza di alterazioni osteo strutturali focali dei segmenti in esame. Grossolana calcificazione dell’inserzione calcaneare del tendine di achille sx . calcificazione più tenue dell’inserzione del tendine di achille di destra"
Diagnosi : iniziale entesopatia calcifica dell’inserzione calcaneare dell’ aponeurososi plantare bilaterale.
La diagnosi degli ortopedici di napoli è tenomiontesite.
dopo aver appunto vari consulti con diversi ortopedici e dopo numerosi tentativi infruttuosi di terapie vorrei gentilmente chiedere se in Napoli/Campania vi fossero degli specialisti nelle patologie del piede in grado di risolvere un problema che ha costretto mia madre (prima attivissima) ad una qusi immobilità.
grazie
Nicola di Biase
Paziente donna anni 71. in cura per Epilessia totalmente controllata (nessuno attacco da 10 anni) con assunzione Tegretol.
10 anni orsono primo episodio patologia dolorosa al piede diagnosticata come infiammazione del tendine di Achille (60 anni). Risolto in 2-3 mesi con infiltrazioni di cortisone.
Il soggetto intanto ha scoperto di soffrire di artrite reumatoide, ben controllata tramite somministrazione di Humira.
Dopo 10 anni (2 anni dopo l’inizio della cura con humira) il problema al piede sx si è ripresentato e persiste da 6 mesi nonostante infiltrazioni di cortisone, antinfiammatori , laser co2 , onde d’urto.
Ecografia 6 mesi fa – referto :"severo inspessimento della porzione distale fino a 21 mm per 18mm com macrocalcificazioni pericacaneari. In sede post. Si apprezza ipoecogenicità con irregolarità della organizzazione fibrillare. Il tendine nelle sue inserzioni prossimali del gastrocnemio e soleo non evidenzia alterazioni strutturali. Assenza di bursiti retro calcaneari in atto" . Diagnosi : quadro eco di entesopatia cronica calcifica.
Radiografia 6 mesi fa – reperto "assenza di alterazioni osteo strutturali focali dei segmenti in esame. Grossolana calcificazione dell’inserzione calcaneare del tendine di achille sx . calcificazione più tenue dell’inserzione del tendine di achille di destra"
Diagnosi : iniziale entesopatia calcifica dell’inserzione calcaneare dell’ aponeurososi plantare bilaterale.
La diagnosi degli ortopedici di napoli è tenomiontesite.
dopo aver appunto vari consulti con diversi ortopedici e dopo numerosi tentativi infruttuosi di terapie vorrei gentilmente chiedere se in Napoli/Campania vi fossero degli specialisti nelle patologie del piede in grado di risolvere un problema che ha costretto mia madre (prima attivissima) ad una qusi immobilità.
grazie
Nicola di Biase
[#1]
Egr. sig. Nicola, per il problema di sua madre vorrei suggerirle di far eseguire, sempre assistita da uno specialista ortopedico e fisiatra, delle terapie con Onde d'urto, per poter ovviare a queste calcificazioni all'inserzione calcaneare del tendine di achille dx., altrimenti è opportuno che la faccia operare per una toilette chirurgica completa della zona calcaneare dalle macrocalcificazioni esistenti e per una completa scarificazione con rivitalizzazione del tendine di achille e dell'aponevrosi plantare.
Non è il piede, in senso stretto, da curare, ma è il tendine di achille dx. con la sua inserzione calcaneare .
Saluti
Non è il piede, in senso stretto, da curare, ma è il tendine di achille dx. con la sua inserzione calcaneare .
Saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.4k visite dal 26/05/2008.
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