Soprosso Tibia dx
Buonasera dottori.
Ho 36 anni, runner amatoriale ma già abbastanza evoluto. Corro al max mezze maratone ma giornalmente almeno faccio 10/15 km. Ultimamente ho aumentato l'intensità degli sforzi in vista delle gare ed una cronica tendinopatia achillea sx mi impone una corsa sicuramente scorretta (so che dovrei osservare riposo, ma sono un run addicted, ahimè). Il problema però non è il tendine che ormai "gestisco" con massaggi giornalieri con antiinfiammatorio topico o pomate naturali (arnica) quanto il dolore che da un mesetto ha colpito dapprima (mi pareva) un punto del polpaccio dx. Poi peró il persistere del dolore mi ha portato a palpare la parte ed ho scoperto che la tibia dx, internamente proprio a contatto col polpaccio mi doleva in un punto specifico riconoscibile poiché appare al tatto come un soprosso, una "pallina" di circa 1/2cm che non mi pareva d'aver mai avuto (almeno così pronunciata o dolente). Il mio curante mi prescrive riposo e un antiinfiammatorio a lento rilascio per 5/6gg. il dolore si è effettivamente affievolito, ma persiste un fastidio, quasi una smania muscolare nell'intorno della zona.
Effettuo quindi una visita da un reumatologo, che effettua una ecografia il cui referto recita. "L'esame comparativo rileva una calcificazione di 0,5cm a livello del 1/3 prossimale della tibia in corrispondenza dell'inserzione del soleo; il quadro clinico orienta per una sindrome tibiale posteriore concomitante ad una tendinopatia degenerativa cronica dell'achilleo sx". Il dottore mi prescrive quindi una RX il cui referto recita: "Piccolo ispessimento periostale cupoliforme (esteso 13mm e con spessore max di 3mm) al terzo medio della diafisi tibiale sul versante interno. Non altri reperti significativi. Eventuali ulteriori indagini (RM) previa consulenza ortopedica".
Ho poi un amico ortopedico che mi dice "nulla di grave, ma fai una RM effettivamente per verificare si tratti di una periostite o di una calcificazione". A tale seguito chiederei:
- differenza tra periostite e calcificazione
- sia una che l'altra, possono dare luogo a degenerazioni più preoccupanti? in ogni caso, dagli esami effettuati posso scongiurare tali evenienze?
- come posso curare tali problematiche?
- è effettivamente il caso di fare anche una RM?
- vostro parere in generale in merito
Grazie dell'attenzione che sono certo mi riserverete!
Saluti
Ho 36 anni, runner amatoriale ma già abbastanza evoluto. Corro al max mezze maratone ma giornalmente almeno faccio 10/15 km. Ultimamente ho aumentato l'intensità degli sforzi in vista delle gare ed una cronica tendinopatia achillea sx mi impone una corsa sicuramente scorretta (so che dovrei osservare riposo, ma sono un run addicted, ahimè). Il problema però non è il tendine che ormai "gestisco" con massaggi giornalieri con antiinfiammatorio topico o pomate naturali (arnica) quanto il dolore che da un mesetto ha colpito dapprima (mi pareva) un punto del polpaccio dx. Poi peró il persistere del dolore mi ha portato a palpare la parte ed ho scoperto che la tibia dx, internamente proprio a contatto col polpaccio mi doleva in un punto specifico riconoscibile poiché appare al tatto come un soprosso, una "pallina" di circa 1/2cm che non mi pareva d'aver mai avuto (almeno così pronunciata o dolente). Il mio curante mi prescrive riposo e un antiinfiammatorio a lento rilascio per 5/6gg. il dolore si è effettivamente affievolito, ma persiste un fastidio, quasi una smania muscolare nell'intorno della zona.
Effettuo quindi una visita da un reumatologo, che effettua una ecografia il cui referto recita. "L'esame comparativo rileva una calcificazione di 0,5cm a livello del 1/3 prossimale della tibia in corrispondenza dell'inserzione del soleo; il quadro clinico orienta per una sindrome tibiale posteriore concomitante ad una tendinopatia degenerativa cronica dell'achilleo sx". Il dottore mi prescrive quindi una RX il cui referto recita: "Piccolo ispessimento periostale cupoliforme (esteso 13mm e con spessore max di 3mm) al terzo medio della diafisi tibiale sul versante interno. Non altri reperti significativi. Eventuali ulteriori indagini (RM) previa consulenza ortopedica".
Ho poi un amico ortopedico che mi dice "nulla di grave, ma fai una RM effettivamente per verificare si tratti di una periostite o di una calcificazione". A tale seguito chiederei:
- differenza tra periostite e calcificazione
- sia una che l'altra, possono dare luogo a degenerazioni più preoccupanti? in ogni caso, dagli esami effettuati posso scongiurare tali evenienze?
- come posso curare tali problematiche?
- è effettivamente il caso di fare anche una RM?
- vostro parere in generale in merito
Grazie dell'attenzione che sono certo mi riserverete!
Saluti
[#1]
Gentile utente,
in chi sovraccarica cronicamente lo scheletro può capitare una cosa che si chiama "frattura da stress della tibia", cioè anche se non c'è stato un trauma efficiente, l'osso si incrina e stenta a guarire.
Per questo è indicata la risonanza, per escludere una cosa che si chiama edema della spongiosa ossea e che richiederebbe riposo assoluto per non incorrere in fratture più serie.
Saluti cordiali.
in chi sovraccarica cronicamente lo scheletro può capitare una cosa che si chiama "frattura da stress della tibia", cioè anche se non c'è stato un trauma efficiente, l'osso si incrina e stenta a guarire.
Per questo è indicata la risonanza, per escludere una cosa che si chiama edema della spongiosa ossea e che richiederebbe riposo assoluto per non incorrere in fratture più serie.
Saluti cordiali.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Utente
Gentile dott. Nucci.
Anzitutto grazie per la sua cortese risposta.
Le confermo che la mia attività contemplava (ahimè, per ora parlo al passato anche se si trattava di soli 15giorni fa) sport, soprattutto podismo, praticamente tutti i giorni dell'anno. Quindi sì, grande sovraccarico, accentuato anche dal problema all'achilleo sx che involontariamente mi costringeva a gesti scorretti e a proteggere l'arto sinistro a scapito del dx, sul quale ora ho questo soprosso.
Detto ciò, ho già prenotato la RM per l'ultima settimana di luglio. Nel frattempo, quindi, dovrò rispettare riposo assoluto? Oppure posso quanto meno andare in bici o nuotare?
Inoltre, se si tratta di periostite, come si cura? Se si tratta di calcificazione? E se infine la RM evidenziasse il temutissimo edema? Come posso curare?
Infine, caro dottore, si possono comunque escludere patologie degenerative dell'osso con eco e RX negative in tal senso?
Grazie a lei, dott. Nucci, e a tutti i colleghi che si interesseranno al mio caso.
Saluti
Anzitutto grazie per la sua cortese risposta.
Le confermo che la mia attività contemplava (ahimè, per ora parlo al passato anche se si trattava di soli 15giorni fa) sport, soprattutto podismo, praticamente tutti i giorni dell'anno. Quindi sì, grande sovraccarico, accentuato anche dal problema all'achilleo sx che involontariamente mi costringeva a gesti scorretti e a proteggere l'arto sinistro a scapito del dx, sul quale ora ho questo soprosso.
Detto ciò, ho già prenotato la RM per l'ultima settimana di luglio. Nel frattempo, quindi, dovrò rispettare riposo assoluto? Oppure posso quanto meno andare in bici o nuotare?
Inoltre, se si tratta di periostite, come si cura? Se si tratta di calcificazione? E se infine la RM evidenziasse il temutissimo edema? Come posso curare?
Infine, caro dottore, si possono comunque escludere patologie degenerative dell'osso con eco e RX negative in tal senso?
Grazie a lei, dott. Nucci, e a tutti i colleghi che si interesseranno al mio caso.
Saluti
[#3]
Solo la risonanza vede alcune cose dell'osso.
Deve aspettare un mese e mezzo per fare la risonanza?? Beh, il suo ortopedico le consiglierà se stare a riposo o meno fino a tale data.
Il trattamento di "periostite" (non si chiama più così, ma si fa rientrare nel quadro della sindrome da stress tibiale mediale) e di edema osseo/frattura da stress è il riposo prolungato. Il trattamento della calcificazione (ma non mi sembra questo il caso) è vario in base a localizzazione, estensione, sintomatologia e causa.
Saluti cordiali.
Deve aspettare un mese e mezzo per fare la risonanza?? Beh, il suo ortopedico le consiglierà se stare a riposo o meno fino a tale data.
Il trattamento di "periostite" (non si chiama più così, ma si fa rientrare nel quadro della sindrome da stress tibiale mediale) e di edema osseo/frattura da stress è il riposo prolungato. Il trattamento della calcificazione (ma non mi sembra questo il caso) è vario in base a localizzazione, estensione, sintomatologia e causa.
Saluti cordiali.
[#4]
Utente
Gentile dottore,
mi perdoni. La RM è prevista per il 24 giugno p.v.
Ma a questo punto non mi faccia preoccupare! D'accordo, la RM può essere risolutiva, immagino, ma altre terribili patologie quanto meno all'RX darebbero, seppur parziali, evidenze di se, no!?
Quindi ok per la RM in tempi brevi, ma perché esclude calcificazione visto che il medico reumatologo dopo Eco sosteneva proprio questa tesi?
Se mi rassicura, gliene sarei grato..
Un saluto
mi perdoni. La RM è prevista per il 24 giugno p.v.
Ma a questo punto non mi faccia preoccupare! D'accordo, la RM può essere risolutiva, immagino, ma altre terribili patologie quanto meno all'RX darebbero, seppur parziali, evidenze di se, no!?
Quindi ok per la RM in tempi brevi, ma perché esclude calcificazione visto che il medico reumatologo dopo Eco sosteneva proprio questa tesi?
Se mi rassicura, gliene sarei grato..
Un saluto
[#5]
Utente
Gentile dott. Nucci e colleghi,
mi permetto di rilanciare la questione, visto che dall'ultima mia richiesta non ho avuto più alcun vostro cenno a proposito.
Secondo perché lunedi 24 ho la risonanza, e mi domandavo se devo fare qualche richiesta particolare al tecnico per metterlo in condizione di evidenziare al meglio la mia problematica.
Certo di un vostro riscontro, ringrazio anticiapatamente.
mi permetto di rilanciare la questione, visto che dall'ultima mia richiesta non ho avuto più alcun vostro cenno a proposito.
Secondo perché lunedi 24 ho la risonanza, e mi domandavo se devo fare qualche richiesta particolare al tecnico per metterlo in condizione di evidenziare al meglio la mia problematica.
Certo di un vostro riscontro, ringrazio anticiapatamente.
[#7]
Utente
Gentile dott. Nucci,
grazie, ok.. allora non mi preoccupo per questo aspetto.
Può però provare a spiegarmi quello che scrivevo qualche messaggio fa: "Ma a questo punto non mi faccia preoccupare! D'accordo, la RM può essere risolutiva, immagino, ma altre terribili patologie quanto meno all'RX darebbero, seppur parziali, evidenze di se, no!?"
Vorrei sapere cosa potrebbe evidenziare una RM che già RX non avrebbe evidenziato.
Grazie per l'aiuto!
Saluti
grazie, ok.. allora non mi preoccupo per questo aspetto.
Può però provare a spiegarmi quello che scrivevo qualche messaggio fa: "Ma a questo punto non mi faccia preoccupare! D'accordo, la RM può essere risolutiva, immagino, ma altre terribili patologie quanto meno all'RX darebbero, seppur parziali, evidenze di se, no!?"
Vorrei sapere cosa potrebbe evidenziare una RM che già RX non avrebbe evidenziato.
Grazie per l'aiuto!
Saluti
[#9]
Utente
Buon pomeriggio dottori.
Dottor Nucci, come promesso le riporto l'esito della RM gamba dx: "l'esame alla gamba dx eseguito in comparativa con apparecchio a basso campo evidenzia, in sede di alterazione rilevata con Rx diretto, ispessimento periostale del versante mediale della tibia rispetto al controlaterale con lieve regolarità del profilo corticale al III medio e rilievo di sfumata e tenue area di incremento di segnale intramidollare locoregionale(esiti frattura da stress?). Su indicazione specialistica indicato completamento diagnostico con TC per una più adeguata e completa valutazione del segmento scheletrico in esame". A questo punto cosa mi consigli di fare? Di cosa pensa si possa trattare? Attendo suo riscontro.
Un saluto
Dottor Nucci, come promesso le riporto l'esito della RM gamba dx: "l'esame alla gamba dx eseguito in comparativa con apparecchio a basso campo evidenzia, in sede di alterazione rilevata con Rx diretto, ispessimento periostale del versante mediale della tibia rispetto al controlaterale con lieve regolarità del profilo corticale al III medio e rilievo di sfumata e tenue area di incremento di segnale intramidollare locoregionale(esiti frattura da stress?). Su indicazione specialistica indicato completamento diagnostico con TC per una più adeguata e completa valutazione del segmento scheletrico in esame". A questo punto cosa mi consigli di fare? Di cosa pensa si possa trattare? Attendo suo riscontro.
Un saluto
[#11]
Utente
Buonasera dott. Nucci,
sempre presente e rapido: grazie, davvero!
Tuttavia mi lasci capire: la RM non è ancora l'esame risolutivo per capire? Debbo ulteriormente effettuare nuove indagini strumentali? Comunque certo, farò vedere la RM al mio ortopedico. Tuttavia, potrebbe a questo punto indicarmi una struttura eccellente in tal senso (Rizzoli di Bologna? Ha un nominativo da farmi, anche lei stesso). Vorrei non perdere altro tempo in iter diagnostici e capire cosa fare per guarire. Ora per esempio sto nuotando e andando in bici, ma forse quest'ultima attività non è compatibile con una possibile frattura da stress. A tale proposito, differenza tra frattura da stress e edema della spongiosa? Con la RM non si doveva apprezzare anche quest'ultima?
Grazie ancora
Un saluto
sempre presente e rapido: grazie, davvero!
Tuttavia mi lasci capire: la RM non è ancora l'esame risolutivo per capire? Debbo ulteriormente effettuare nuove indagini strumentali? Comunque certo, farò vedere la RM al mio ortopedico. Tuttavia, potrebbe a questo punto indicarmi una struttura eccellente in tal senso (Rizzoli di Bologna? Ha un nominativo da farmi, anche lei stesso). Vorrei non perdere altro tempo in iter diagnostici e capire cosa fare per guarire. Ora per esempio sto nuotando e andando in bici, ma forse quest'ultima attività non è compatibile con una possibile frattura da stress. A tale proposito, differenza tra frattura da stress e edema della spongiosa? Con la RM non si doveva apprezzare anche quest'ultima?
Grazie ancora
Un saluto
[#14]
Utente
Buonasera dott. Nucci.
Ho effettuato una visita ortopedica specialistica all'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Visita peraltro molto sbrigativa, seppur in libera professione. Dopo una valutazione del soprosso, il dottore osserva la RM ed esclude patologie importanti. Conferma la frattura da stress ipotizzata dal refertante della RM e consiglia:
- difosfonal 100mg 1fl im alla settimana per 3 mesi
- protelos 2gr 1bustina die per 4 mesi
- bicicletta
- nuoto
- potenziamento dell'arto con elastici
Inizierò domani la cura.
A) le pare possibile continui a dolermi la tibia anche senza carico (solo bici e nuoto in queste settimane)?
B) le pare una cura adeguata?
C) ho chiesto all'ortopedico se il soprosso è causato dalla frattura o se è indipendente da essa. risponde che dipende dalla frattura e che regredirà col tempo. E' d'accordo?
Grazie della attenzione che mi riserva ormai da tempo con telegrafica ed efficiente perizia.
Un saluto
Ho effettuato una visita ortopedica specialistica all'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Visita peraltro molto sbrigativa, seppur in libera professione. Dopo una valutazione del soprosso, il dottore osserva la RM ed esclude patologie importanti. Conferma la frattura da stress ipotizzata dal refertante della RM e consiglia:
- difosfonal 100mg 1fl im alla settimana per 3 mesi
- protelos 2gr 1bustina die per 4 mesi
- bicicletta
- nuoto
- potenziamento dell'arto con elastici
Inizierò domani la cura.
A) le pare possibile continui a dolermi la tibia anche senza carico (solo bici e nuoto in queste settimane)?
B) le pare una cura adeguata?
C) ho chiesto all'ortopedico se il soprosso è causato dalla frattura o se è indipendente da essa. risponde che dipende dalla frattura e che regredirà col tempo. E' d'accordo?
Grazie della attenzione che mi riserva ormai da tempo con telegrafica ed efficiente perizia.
Un saluto
[#15]
Gentile utente,
In linea generale sembra un trattamento corretto, anche se per guarire bene di solito si consiglia astensione da sport che non sia il nuoto e cautela nel camminare e stare in piedi. I dolori che ha possono essere normali, visto che ancora non è guarito e comunque cammina e va in bici. Cordialità.
In linea generale sembra un trattamento corretto, anche se per guarire bene di solito si consiglia astensione da sport che non sia il nuoto e cautela nel camminare e stare in piedi. I dolori che ha possono essere normali, visto che ancora non è guarito e comunque cammina e va in bici. Cordialità.
[#16]
Utente
Gentile dott. Nucci,
grazie dela cortesia "domenicale".
Ho quindi iniziato la cura, come sopra scritto. A questo punto mi limiterò al solo
nuoto, ma per quanto? Quando cioè capirò che potrò ritornare a camminare tranquillamente senza pensare al problema, ad andare in bici o a correre in maniera normale?
Soprattutto, questo soprosso regredirà o rimarrà tale? Se dovrò conviverci, meglio sapere, per esempio, se è il caso di fare una RMN o RX di controllo ogni 12-24 mesi, non so: cosa ne pensa?
Infine, quanto tempo potrebbe passare per la sparizione dei dolori (nulla di insopportabile, per carità, ma noiosi, soprattutto la notte).
La saluto con gratitudine.
grazie dela cortesia "domenicale".
Ho quindi iniziato la cura, come sopra scritto. A questo punto mi limiterò al solo
nuoto, ma per quanto? Quando cioè capirò che potrò ritornare a camminare tranquillamente senza pensare al problema, ad andare in bici o a correre in maniera normale?
Soprattutto, questo soprosso regredirà o rimarrà tale? Se dovrò conviverci, meglio sapere, per esempio, se è il caso di fare una RMN o RX di controllo ogni 12-24 mesi, non so: cosa ne pensa?
Infine, quanto tempo potrebbe passare per la sparizione dei dolori (nulla di insopportabile, per carità, ma noiosi, soprattutto la notte).
La saluto con gratitudine.
[#18]
Utente
Buonasera Dott. Nucci,
Cercherò di fare il bravo... farò poi anche la RM di controllo a due mesi.
Solo una questione: avverto dolore più costantemente e in maniera un pò più diffusa, anche al ginocchio, per capirci, prima più la notte, ora anche di giorno. E sono a "solo nuoto" da bravo da 3/4 giorni.
Devo preoccuparmi o continuo nuoto e cura senza badare troppo ai dolori?
Grazie...
Un salutone
Cercherò di fare il bravo... farò poi anche la RM di controllo a due mesi.
Solo una questione: avverto dolore più costantemente e in maniera un pò più diffusa, anche al ginocchio, per capirci, prima più la notte, ora anche di giorno. E sono a "solo nuoto" da bravo da 3/4 giorni.
Devo preoccuparmi o continuo nuoto e cura senza badare troppo ai dolori?
Grazie...
Un salutone
[#20]
Utente
Buongiorno dott. Nucci.
So che la tedierò, ma scambiare due righe con lei mi rinfranca.
Purtroppo forse non sono paziente, e da quando mi ha detto la parola "decisivo" mi pare il mio dolore abbia cambiato tipologia (e un po' anche sede). Non si attenua, ed a seconda dei momenti è un dolore che coinvolge la parte inferiore del mio ginocchio (a volte centralmente, altezza rotuleo, altre lateralmente). Mi duole con intensità e la mia paura a questo punto è che medici ed esami fatti si siano concentrati sul soprosso a 5-10cm sotto il ginocchio, e non abbiano ben analizzato la parte terminale della tibia verso il ginocchio. Oltretutto, parte quest'ultima assai sensibile a certe problematiche..!
Mi consiglia ulteriore attesa e proseguire con protelos+difosonal+riposo attivo, oppure meglio riverificare la situazione se il dolore non passa? Mi dica se vi possa essere qualche segnale sottovalutato che potrebbe essere indicativo di qualche problema più importante di una frattura da stress.
Un grande grazie
So che la tedierò, ma scambiare due righe con lei mi rinfranca.
Purtroppo forse non sono paziente, e da quando mi ha detto la parola "decisivo" mi pare il mio dolore abbia cambiato tipologia (e un po' anche sede). Non si attenua, ed a seconda dei momenti è un dolore che coinvolge la parte inferiore del mio ginocchio (a volte centralmente, altezza rotuleo, altre lateralmente). Mi duole con intensità e la mia paura a questo punto è che medici ed esami fatti si siano concentrati sul soprosso a 5-10cm sotto il ginocchio, e non abbiano ben analizzato la parte terminale della tibia verso il ginocchio. Oltretutto, parte quest'ultima assai sensibile a certe problematiche..!
Mi consiglia ulteriore attesa e proseguire con protelos+difosonal+riposo attivo, oppure meglio riverificare la situazione se il dolore non passa? Mi dica se vi possa essere qualche segnale sottovalutato che potrebbe essere indicativo di qualche problema più importante di una frattura da stress.
Un grande grazie
[#22]
Utente
Caro dott. Nucci,
ho ovviamente riparlato con lo specialista del Rizzoli che mi segue (telefonicamente), il quale mi ha adesso consigliato un TC con MDC. Dice di stare tranquillo perché RM e RX non evidenziavano cose "grosse", ma che potrebbe essere meglio fare questo esame per escludere anche piccole neoplasie benigne. Io quando ho sentito tutto ciò mi sono allarmato alla grande ed ora ho già effettuato le analisi sanguigne per sostenere il MDC: dopodiché farò anche 'sta TC. Porco cane dottore, non le nego che mi agita il dolore e 'sta cosa della TC. Non è un dolore insopportabile, ma lo sento chiaramente, più o meno tutto il giorno, non esclusivamente la notte.. anzi, la mattina appena alzato mi pare il momento di maggior sollievo. Il dott. del Rizzoli mi dice anche di armarmi di pazienza, che una frattura da stress ha tempi di guarigione lunghi. Ma il perdurare del dolore può essere compatibile con tutto ciò? E' un dolore che poi non ha una sede precisissima: parte dal nodulo sotto il ginocchio ed arriva al ginocchio stesso, talvolta..! Insomma, dottore... cosa mi dice a proposito? Peraltro sono quasi 4 settimane che faccio difosfonal e protelos, senza apparente beneficio.
Grazie
ho ovviamente riparlato con lo specialista del Rizzoli che mi segue (telefonicamente), il quale mi ha adesso consigliato un TC con MDC. Dice di stare tranquillo perché RM e RX non evidenziavano cose "grosse", ma che potrebbe essere meglio fare questo esame per escludere anche piccole neoplasie benigne. Io quando ho sentito tutto ciò mi sono allarmato alla grande ed ora ho già effettuato le analisi sanguigne per sostenere il MDC: dopodiché farò anche 'sta TC. Porco cane dottore, non le nego che mi agita il dolore e 'sta cosa della TC. Non è un dolore insopportabile, ma lo sento chiaramente, più o meno tutto il giorno, non esclusivamente la notte.. anzi, la mattina appena alzato mi pare il momento di maggior sollievo. Il dott. del Rizzoli mi dice anche di armarmi di pazienza, che una frattura da stress ha tempi di guarigione lunghi. Ma il perdurare del dolore può essere compatibile con tutto ciò? E' un dolore che poi non ha una sede precisissima: parte dal nodulo sotto il ginocchio ed arriva al ginocchio stesso, talvolta..! Insomma, dottore... cosa mi dice a proposito? Peraltro sono quasi 4 settimane che faccio difosfonal e protelos, senza apparente beneficio.
Grazie
[#23]
Utente
Buongiorno dott. Nucci,
non ho più avuto sue nuove, immagino anche lei in ferie.
Ho da qualche giorno ritirato il referto di nuova RMN con MDC + TC con MDC.
Effettuo nuova RMN gamba (ho pure una parte di RMN riferita alla parte alta
della tibia, piatto tibiale e ginocchio) perché il radiologo, vedendo la
precedente "a basso campo", era poco confidente sulla precisione e affidabilità
dell'esame stesso ed ha voluto ripeterla, assieme appunto ad una TC.
Questa informazione ha generato i miei primi dubbi sulla visita con lo specialista di Bologna.
Recito il referto:
"RMN alla gamba destra senza e con MDC paramagnetico endovena. Esame eseguito
ad 1,5 tesla con bobina multicanale dedicata. Tutte le seq. T1 dipendenti dopo
contrasto e T2 dipendenti sono state ottenute con saturazione spettrale del
tessuto adiposo. Sono state fotografate solo alcune sequenze campione più
significative. Tutte le immagini sorgente sono contenute nel CD. In sede di
obiettività clinica è stato posto un repere iperintenso da risonanza magnetica.
Al terzo medio di gamba nella loggia posteriore l'estremità antero mediale del
soleo presenta una piccola focale alterazione di segnale isointensa in T1 e
iperintensa in T2 con un marcato enhancement di contrasto paramagnetico. Questa
lesione si trova nelle immediate adiacenze di uno sperone della corticale
postero-mediale della tibia in corrispondenza della fascia profonda del soleo a
livello dell'inserzione tendinea del flessore lungo delle dita. Si tratta di
un'entesopatia calcifica del flessore lungo delle dita associata ad una
sofferenza sul margine mediale del soleo.
La TC di controllo con ricostruzioni sagittali conferma molto bene la reazione
entesopatica calcifica. Il quadro è del tutto analogo alla sindrome da stress
mediale della tibia (shin splints syndrome). Si tratta di una cortico-
periostite da trazione in rapporto al sovraccarico funzionale con risentimento
del soleo e del flessore lungo delle dita. Non vi sono alterazioni reattive
della tibia sia nella cavità midollare che nella corticale, ove si escluda
l'irregolarità esostosica".
Cosa ne pensa? Come vede non si fa menzione di fratture (né da stress, né di altra natura: già sospesi difosfonal e protelos).
Come mi suggerisce di procedere? Altro specialista, altra corsa?
Un saluto
non ho più avuto sue nuove, immagino anche lei in ferie.
Ho da qualche giorno ritirato il referto di nuova RMN con MDC + TC con MDC.
Effettuo nuova RMN gamba (ho pure una parte di RMN riferita alla parte alta
della tibia, piatto tibiale e ginocchio) perché il radiologo, vedendo la
precedente "a basso campo", era poco confidente sulla precisione e affidabilità
dell'esame stesso ed ha voluto ripeterla, assieme appunto ad una TC.
Questa informazione ha generato i miei primi dubbi sulla visita con lo specialista di Bologna.
Recito il referto:
"RMN alla gamba destra senza e con MDC paramagnetico endovena. Esame eseguito
ad 1,5 tesla con bobina multicanale dedicata. Tutte le seq. T1 dipendenti dopo
contrasto e T2 dipendenti sono state ottenute con saturazione spettrale del
tessuto adiposo. Sono state fotografate solo alcune sequenze campione più
significative. Tutte le immagini sorgente sono contenute nel CD. In sede di
obiettività clinica è stato posto un repere iperintenso da risonanza magnetica.
Al terzo medio di gamba nella loggia posteriore l'estremità antero mediale del
soleo presenta una piccola focale alterazione di segnale isointensa in T1 e
iperintensa in T2 con un marcato enhancement di contrasto paramagnetico. Questa
lesione si trova nelle immediate adiacenze di uno sperone della corticale
postero-mediale della tibia in corrispondenza della fascia profonda del soleo a
livello dell'inserzione tendinea del flessore lungo delle dita. Si tratta di
un'entesopatia calcifica del flessore lungo delle dita associata ad una
sofferenza sul margine mediale del soleo.
La TC di controllo con ricostruzioni sagittali conferma molto bene la reazione
entesopatica calcifica. Il quadro è del tutto analogo alla sindrome da stress
mediale della tibia (shin splints syndrome). Si tratta di una cortico-
periostite da trazione in rapporto al sovraccarico funzionale con risentimento
del soleo e del flessore lungo delle dita. Non vi sono alterazioni reattive
della tibia sia nella cavità midollare che nella corticale, ove si escluda
l'irregolarità esostosica".
Cosa ne pensa? Come vede non si fa menzione di fratture (né da stress, né di altra natura: già sospesi difosfonal e protelos).
Come mi suggerisce di procedere? Altro specialista, altra corsa?
Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 17.3k visite dal 10/06/2013.
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