Dolore inguinale destro
Buongiorno,
In primo luogo, mi scuso se ci dovessero essere delle imprecisioni nei termini utilizzati, ma sto traducendo un documento rilasciato in Spagna.
La persona, un adulto di 29 anni, presenta da circa 18 mesi un dolore inguinale nell’inizio della parte anteriore della coscia destra. Pratica footing, ciclismo e tennis, come hobby.
Dolore lieve-moderato, che si intensifica praticando sport.
A seguito di alcune visite e di una artroscopia RM, viene raccomandata operazione chirurgica in tempi brevi per “limare” la testa del femore ed evitare che l’”erosione” della cartilagine provochi danni irreversibili.
Una seconda consulta con un altro specialista, considera l’operazione l’ultima soluzione possibilie e presenta la possibilità di un trattamento conservativo, basato in fisioterapia e nutrizione.
Vorrei sapere la vostra opinione, soprattutto se effettivamente un’operazione chirurgica si rende chiaramente necessaria.
Grazie.
A seguito indico il risultato delle prove:
Esame fisico: non asimmetria. Mobilità F110º, RI20º, RE40º. Dolore con l’impingement anteriore. FABER simmetrico, non doloroso. Dolore nel tendine aduttore bilaterale e pube. Ober negativo, non presenta “molla interna” ne’ dolore nel psoas.
Cammina normalmente con leggera TE. Trendelembourg normale. Non iperflessibilità.
Anca sinistra senza dolore.
Rx: minima irregolarità nella regione anterosuperiore, Tönnis I. Segno del laccio e della spina ischiatica. Minimo cam.
Artroscopia RM: si realizza iniezione di soluzione di contrasto paramagnetico nell’articolazione coscio-femorale destra, senza complicazioni durante il procedimento.
Discreta convessità anteriore dell’unione della testa con il collo femorale (angolo alfa di 63 gradi), compatibile con effetto CAM. Integrità del labrum acetabulare.
Non si identificano difetti condrali significativi. Resto senza elementi evidenti.
Conclusione: discreto effetto CAM senza ripercussioni intraarticolari detettabili.
JC: PFA misto. Si esclude lesione condrale
In primo luogo, mi scuso se ci dovessero essere delle imprecisioni nei termini utilizzati, ma sto traducendo un documento rilasciato in Spagna.
La persona, un adulto di 29 anni, presenta da circa 18 mesi un dolore inguinale nell’inizio della parte anteriore della coscia destra. Pratica footing, ciclismo e tennis, come hobby.
Dolore lieve-moderato, che si intensifica praticando sport.
A seguito di alcune visite e di una artroscopia RM, viene raccomandata operazione chirurgica in tempi brevi per “limare” la testa del femore ed evitare che l’”erosione” della cartilagine provochi danni irreversibili.
Una seconda consulta con un altro specialista, considera l’operazione l’ultima soluzione possibilie e presenta la possibilità di un trattamento conservativo, basato in fisioterapia e nutrizione.
Vorrei sapere la vostra opinione, soprattutto se effettivamente un’operazione chirurgica si rende chiaramente necessaria.
Grazie.
A seguito indico il risultato delle prove:
Esame fisico: non asimmetria. Mobilità F110º, RI20º, RE40º. Dolore con l’impingement anteriore. FABER simmetrico, non doloroso. Dolore nel tendine aduttore bilaterale e pube. Ober negativo, non presenta “molla interna” ne’ dolore nel psoas.
Cammina normalmente con leggera TE. Trendelembourg normale. Non iperflessibilità.
Anca sinistra senza dolore.
Rx: minima irregolarità nella regione anterosuperiore, Tönnis I. Segno del laccio e della spina ischiatica. Minimo cam.
Artroscopia RM: si realizza iniezione di soluzione di contrasto paramagnetico nell’articolazione coscio-femorale destra, senza complicazioni durante il procedimento.
Discreta convessità anteriore dell’unione della testa con il collo femorale (angolo alfa di 63 gradi), compatibile con effetto CAM. Integrità del labrum acetabulare.
Non si identificano difetti condrali significativi. Resto senza elementi evidenti.
Conclusione: discreto effetto CAM senza ripercussioni intraarticolari detettabili.
JC: PFA misto. Si esclude lesione condrale
[#1]
Gentile utente,
dal referto rmn e dall'esame clinico sembra si tratti di un conflitto femoro-acetabolare (FAI). Tale patologia è dovuta ad una mancata corrispondenza tra la testa femorale e l'acetabolo. Cioè la testa femorale presenta una deformità, che in alcuni movimenti dell'anca, provoca conflitto con l'acetabolo determinando erosione della cartilagine.
LA scelta se eseguire un trattamento chirurgico o conservativo dipende dalla sua situazione clinica. La visita ortopedica serve proprio a dirimere ogni dubbio.
Cordiali saluti.
dal referto rmn e dall'esame clinico sembra si tratti di un conflitto femoro-acetabolare (FAI). Tale patologia è dovuta ad una mancata corrispondenza tra la testa femorale e l'acetabolo. Cioè la testa femorale presenta una deformità, che in alcuni movimenti dell'anca, provoca conflitto con l'acetabolo determinando erosione della cartilagine.
LA scelta se eseguire un trattamento chirurgico o conservativo dipende dalla sua situazione clinica. La visita ortopedica serve proprio a dirimere ogni dubbio.
Cordiali saluti.
Dr. vincenzo calafiore
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 03/06/2013.
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