Frattura scomposta femore sx
Salve, sono una ragazza di 17 anni, il 23 febbraio ho avuto un incidente in moto che mi ha portato una frattura scomposta del femore al terzo inferiore. Dopo una settimana di trazione alla tibia sono stata operata, di riduzione e osteosintesi della frattura con chiodo T2 bloccato con 2 viti.
L’operazione non è andata bene, poiché il femore non è completamente in asse.
Dopo 1 mese dall’operazione ho fatto la visita di controllo e la formazione di callo osseo era buona, ma invece alla seconda visita, cioè 2 mesi dopo l’operazione, si è evidenziato che la formazione di callo osseo periostale era buona, invece scarso a livello della rima di frattura.
Alla visita ho fatto presente all’ortopedico che la gamba mi sembrava più lunga e che il ginocchio mi dava parecchio fastidio soprattutto quando lo piegavo, lui però non è riuscito a darmi delle risposte, mi ha semplicemente risposto che bisogna aspettare che la gamba guarisca.
Ho anche dovuto interrompere per un mese la fisioterapia per una flebite, dopo ripresa però per una sola seduta poiché la fisioterapista reputava che la gamba andava bene.
Inoltre nella parte esterna della coscia, tra il punto di frattura e la vite inferiore si sono formate delle “cisti” che si ingrossano dopo l’attività fisica.
Le mie domande sono:
1) come mai il callo osseo ha smesso di formarsi?
2) 14 sedute di fisioterapia,tra ospedale e casa, non sono poche?
3) Quale può essere il problema al ginocchio?
4) La presenza delle “cisti” mi provoca dolore, a cosa potrebbero essere dovute?
Grazie in anticipo per la risposta, saluti.
L’operazione non è andata bene, poiché il femore non è completamente in asse.
Dopo 1 mese dall’operazione ho fatto la visita di controllo e la formazione di callo osseo era buona, ma invece alla seconda visita, cioè 2 mesi dopo l’operazione, si è evidenziato che la formazione di callo osseo periostale era buona, invece scarso a livello della rima di frattura.
Alla visita ho fatto presente all’ortopedico che la gamba mi sembrava più lunga e che il ginocchio mi dava parecchio fastidio soprattutto quando lo piegavo, lui però non è riuscito a darmi delle risposte, mi ha semplicemente risposto che bisogna aspettare che la gamba guarisca.
Ho anche dovuto interrompere per un mese la fisioterapia per una flebite, dopo ripresa però per una sola seduta poiché la fisioterapista reputava che la gamba andava bene.
Inoltre nella parte esterna della coscia, tra il punto di frattura e la vite inferiore si sono formate delle “cisti” che si ingrossano dopo l’attività fisica.
Le mie domande sono:
1) come mai il callo osseo ha smesso di formarsi?
2) 14 sedute di fisioterapia,tra ospedale e casa, non sono poche?
3) Quale può essere il problema al ginocchio?
4) La presenza delle “cisti” mi provoca dolore, a cosa potrebbero essere dovute?
Grazie in anticipo per la risposta, saluti.
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Gentile signora,
in genere il chiodo endomidollare, in caso di ritardo di consolidazione, va dinamizzato. In altri termini vanno rimosse le vite distali in maniera tale che deambulando va a comprimere la zona frattura.
Ne parli comunque con i colleghi che la stanno seguendo (ogni caso fa storia a se e generalizzare è estremamente difficile).
Tanti auguri
in genere il chiodo endomidollare, in caso di ritardo di consolidazione, va dinamizzato. In altri termini vanno rimosse le vite distali in maniera tale che deambulando va a comprimere la zona frattura.
Ne parli comunque con i colleghi che la stanno seguendo (ogni caso fa storia a se e generalizzare è estremamente difficile).
Tanti auguri
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.6k visite dal 22/05/2008.
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