Deambulazione pronta con schema misto?
Gentili dottori;
Di recente mi sono sottoposto ad una visita podologica e nel referto redattomi a fine visita c'è scritto che ho una deambulazione pronata con schema misto con movimento rotatorio interno; vorrei sapere in termi pratici cosa comporta questo tipo di camminata; in parole povere cammino con le punte in fuori (piedi a papera) o con le punte verso l'interno?
La mia curiosità nasce dal fatto che praticando ciclismo, stò cercando di capire come devo orientare le tacchette per assecondare la particolarità dei miei piedi.
A completamento dei miei dati aggiuno che mi è stato diagnosticato anche un retropiede valgo.
Di recente mi sono sottoposto ad una visita podologica e nel referto redattomi a fine visita c'è scritto che ho una deambulazione pronata con schema misto con movimento rotatorio interno; vorrei sapere in termi pratici cosa comporta questo tipo di camminata; in parole povere cammino con le punte in fuori (piedi a papera) o con le punte verso l'interno?
La mia curiosità nasce dal fatto che praticando ciclismo, stò cercando di capire come devo orientare le tacchette per assecondare la particolarità dei miei piedi.
A completamento dei miei dati aggiuno che mi è stato diagnosticato anche un retropiede valgo.
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Gentile utente,
si tratta di piedi che "cadono all'interno" nella deambulazione, e questo non è necessariamente collegato alle punte "in dentro o in fuori".
Inoltre, non è detto che lei debba orientare le tacchette per "assecondare" i piedi; può darsi che debba anzi farli lavorare più dritti per impedire che il lavoro biomeccanicamente alterato non si ripercuota sulle articolazioni.
Sarà lo specialista a darle consigli su come regolare la bicicletta e su cosa fare (o non fare) per migliorare il suo appoggio plantare. Sempre se ce n'è bisogno.
Saluti cordiali.
si tratta di piedi che "cadono all'interno" nella deambulazione, e questo non è necessariamente collegato alle punte "in dentro o in fuori".
Inoltre, non è detto che lei debba orientare le tacchette per "assecondare" i piedi; può darsi che debba anzi farli lavorare più dritti per impedire che il lavoro biomeccanicamente alterato non si ripercuota sulle articolazioni.
Sarà lo specialista a darle consigli su come regolare la bicicletta e su cosa fare (o non fare) per migliorare il suo appoggio plantare. Sempre se ce n'è bisogno.
Saluti cordiali.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 12/05/2013.
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