Artrodesi di tibiotarsica per artrosi secondaria
Buongiorno,2 anni fa'ho subito una frattura bimalleolare scomposta di tibia e perone,dovuta ad un trauma da schiacciamento(investito da un muletto),operato con mezzi di sintesi.
Dopo circa 8 mesi ho subito un secondo intervento perche'le fratture sono andate in pseudoartrosi,mi e'stato fatto un innesto autologo da ala iliaca.
Dopodiche',a distanza di 1 anno dall'incidente ha iniziato a comparire un forte e profondo dolore sul collo del piede,anteriormente,sull'articolazione.
Ho fatto molta fisioterapia,magneto,cura con FANS e ho provato anche la tecarterapia ma non ho avuto alcun risultato.
A quel punto mi sono rivolto a vari ortopedici di cui uno mi consiglia di togliere i mezzi di sintesi per effettuare una RMN e valutare se il dolore e'artrosico.
Vista la RMN mi dice che la cartilagine e'in buono stato e che non devo sottopormi ad un intervento di artrodesi.
Il dolore pero'persiste,mi prescrive delle onde d'urto e ne faccio 2 cicli,faccio la solita fisioterapia e magneto.Quindi dopo circa 3 mesi riprendo il lavoro(sono un operaio metalmeccanico),premetto che sono sempre in movimento,ma il dolore non scompare,al carico e torsione il dolore e'forte e mi aiuto con antinfiammatori e antidolorifici.
A questo punto mi sono rivolto ad uno dei migliori specialisti del piede e caviglia nella mia zona e dopo avermi prescritto una TAC che diagnostica:
"Allo stato attuale si osserva parziale consolidazione della frattura diafisaria distale del perone con ponte osseo in sede antero-laterale.Ancora riconoscibile rima di frattura a decorso obliquo in sede postero-mediale.
Secondaria artrosi tibio-peroneo-astragalica con irregolarita'del margine articolare tibiale.Frattura consolidata del terzo malleolo.
Segni di conflitto tibio-astragalico anteriore."
Dopo questo esame mi da'2 possibilita':artrodesi o protesi.
La protesi me la sconsiglia vista la mia giovane eta',mi dice che un artrodesi sarebbe una buona soluzione.
A me sinceramente spaventa un po'l'idea di perdere i movimenti di flesso-estensione,come camminero',come saro'dopo...
Inoltre non conosco e non ho trovato nessuno che possa darmi una testimonianza su come sia...E lo specialista non mi ha dato molte spiegazioni.
L'intervento e'in programma per quest'autunno.
A distanza di mesi il dolore sembra leggermente migliorato,ma quando mi fermo anche per 2 giorni,alla ripresa ricompare costante e senza l'aiuto di farmaci e'dura...
Poi come mai da un RMN ed una TAC cambia la diagnosi?
Non si dice che la RMN sia piu'precisa?
Comunque volevo chiedere se dalla diagnosi di questa mia ultima TAC Vi sembra di capire che sia INDISPENSABILE quest'intervento o no.
E se ci sono altre soluzioni.
Scusatemi ma sono molto confuso e vorrei un Vostro parere.
Grazie ed arrivederci.
Dopo circa 8 mesi ho subito un secondo intervento perche'le fratture sono andate in pseudoartrosi,mi e'stato fatto un innesto autologo da ala iliaca.
Dopodiche',a distanza di 1 anno dall'incidente ha iniziato a comparire un forte e profondo dolore sul collo del piede,anteriormente,sull'articolazione.
Ho fatto molta fisioterapia,magneto,cura con FANS e ho provato anche la tecarterapia ma non ho avuto alcun risultato.
A quel punto mi sono rivolto a vari ortopedici di cui uno mi consiglia di togliere i mezzi di sintesi per effettuare una RMN e valutare se il dolore e'artrosico.
Vista la RMN mi dice che la cartilagine e'in buono stato e che non devo sottopormi ad un intervento di artrodesi.
Il dolore pero'persiste,mi prescrive delle onde d'urto e ne faccio 2 cicli,faccio la solita fisioterapia e magneto.Quindi dopo circa 3 mesi riprendo il lavoro(sono un operaio metalmeccanico),premetto che sono sempre in movimento,ma il dolore non scompare,al carico e torsione il dolore e'forte e mi aiuto con antinfiammatori e antidolorifici.
A questo punto mi sono rivolto ad uno dei migliori specialisti del piede e caviglia nella mia zona e dopo avermi prescritto una TAC che diagnostica:
"Allo stato attuale si osserva parziale consolidazione della frattura diafisaria distale del perone con ponte osseo in sede antero-laterale.Ancora riconoscibile rima di frattura a decorso obliquo in sede postero-mediale.
Secondaria artrosi tibio-peroneo-astragalica con irregolarita'del margine articolare tibiale.Frattura consolidata del terzo malleolo.
Segni di conflitto tibio-astragalico anteriore."
Dopo questo esame mi da'2 possibilita':artrodesi o protesi.
La protesi me la sconsiglia vista la mia giovane eta',mi dice che un artrodesi sarebbe una buona soluzione.
A me sinceramente spaventa un po'l'idea di perdere i movimenti di flesso-estensione,come camminero',come saro'dopo...
Inoltre non conosco e non ho trovato nessuno che possa darmi una testimonianza su come sia...E lo specialista non mi ha dato molte spiegazioni.
L'intervento e'in programma per quest'autunno.
A distanza di mesi il dolore sembra leggermente migliorato,ma quando mi fermo anche per 2 giorni,alla ripresa ricompare costante e senza l'aiuto di farmaci e'dura...
Poi come mai da un RMN ed una TAC cambia la diagnosi?
Non si dice che la RMN sia piu'precisa?
Comunque volevo chiedere se dalla diagnosi di questa mia ultima TAC Vi sembra di capire che sia INDISPENSABILE quest'intervento o no.
E se ci sono altre soluzioni.
Scusatemi ma sono molto confuso e vorrei un Vostro parere.
Grazie ed arrivederci.
[#1]
Gentile utente,
purtroppo non possiamo basarci solo sulla risposta di una TC per darle un consiglio: si tratta di un caso particolare che richiede una valutazione approfondita, come penso abbia fatto lo specialista che l'ha visitata.
Lasci perdere i confronti tra TC e RM e le dicerie su cosa sia meglio: quello che conta è lo specialista che guarda le immagini e la caviglia, e decide sulla base di mille sfaccettature che sono il fondamento dell'ars medica.
Comunque, con l'artrodesi la vita è praticamente normale, ovviamente lo sport è precluso ma non tutto. Negli anni si può consumare un pò di più l'anca dalla stessa parte, perché su quella ricade il lavoro di un arto che non ha più una caviglia mobile.
Esistono vari tentativi da fare, in base al grado di consumo, com le infiltrazioni di acido ialuronico, ma solo chi la segue può dirle se sono utili o meno. La protesi ha delle indicazioni ancora di nicchia, e io non la amo particolarmente.
Forse le conviene, se vuole, chiedere una seconda opinione da uno specialista della caviglia, e poi decidere cosa fare e di chi fidarsi.
Saluti cordiali.
purtroppo non possiamo basarci solo sulla risposta di una TC per darle un consiglio: si tratta di un caso particolare che richiede una valutazione approfondita, come penso abbia fatto lo specialista che l'ha visitata.
Lasci perdere i confronti tra TC e RM e le dicerie su cosa sia meglio: quello che conta è lo specialista che guarda le immagini e la caviglia, e decide sulla base di mille sfaccettature che sono il fondamento dell'ars medica.
Comunque, con l'artrodesi la vita è praticamente normale, ovviamente lo sport è precluso ma non tutto. Negli anni si può consumare un pò di più l'anca dalla stessa parte, perché su quella ricade il lavoro di un arto che non ha più una caviglia mobile.
Esistono vari tentativi da fare, in base al grado di consumo, com le infiltrazioni di acido ialuronico, ma solo chi la segue può dirle se sono utili o meno. La protesi ha delle indicazioni ancora di nicchia, e io non la amo particolarmente.
Forse le conviene, se vuole, chiedere una seconda opinione da uno specialista della caviglia, e poi decidere cosa fare e di chi fidarsi.
Saluti cordiali.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Utente
Buongiorno,innanzitutto la ringrazio molto per la sua disponibilita'.
Guardi ero gia'stato da un altro specialista della caviglia e mi aveva proposto
una pulizia a cielo aperto degli osteofiti ed eventuali.(mi ha detto che in artroscopia non ne valeva la pena)
Su questo pero'non mi dava alcuna garanzia di risultato...
Inoltre ha aggiunto che erano probabili in futuro o l'artrodesi o la protesi.
Anche Lei ritiene che prima o poi sara'indispensabile o l'una o l'altra?
Non avendo avuto garanzie,mi sono rivolto all'altro specialista che pero'
prima di esprimersi ha voluto prescrivermi la TAC per avere un esame recente
e per lo studio della cartilagine.
Le infiltrazioni di acido ialuronico non mi sono state proposte dai 2 specialisti della
caviglia,bensi'dall'ortopedico che mi ha tolto i mezzi di sintesi.
Secondo Lei vale la pena provarle?E se si'di quanto potrei posticipare l'intervento?
Quindi secondo Lei non saro'vistosamente zoppo dopo l'artrodesi?
E pensa che sia una buona soluzione che risolva i miei problemi,
quindi non avro'dolore al ritorno alla mia normale vita lavorativa?
La ringrazio anticipatamente per la sua pazienza!!!
Distinti saluti.
Guardi ero gia'stato da un altro specialista della caviglia e mi aveva proposto
una pulizia a cielo aperto degli osteofiti ed eventuali.(mi ha detto che in artroscopia non ne valeva la pena)
Su questo pero'non mi dava alcuna garanzia di risultato...
Inoltre ha aggiunto che erano probabili in futuro o l'artrodesi o la protesi.
Anche Lei ritiene che prima o poi sara'indispensabile o l'una o l'altra?
Non avendo avuto garanzie,mi sono rivolto all'altro specialista che pero'
prima di esprimersi ha voluto prescrivermi la TAC per avere un esame recente
e per lo studio della cartilagine.
Le infiltrazioni di acido ialuronico non mi sono state proposte dai 2 specialisti della
caviglia,bensi'dall'ortopedico che mi ha tolto i mezzi di sintesi.
Secondo Lei vale la pena provarle?E se si'di quanto potrei posticipare l'intervento?
Quindi secondo Lei non saro'vistosamente zoppo dopo l'artrodesi?
E pensa che sia una buona soluzione che risolva i miei problemi,
quindi non avro'dolore al ritorno alla mia normale vita lavorativa?
La ringrazio anticipatamente per la sua pazienza!!!
Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.3k visite dal 12/05/2013.
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