Una seconda piccola ernia laterale destra del contorno posteriore del disco intervertebrale l1 l2

Richiedo questo consulto per mia moglie di anni 74 ed affetta da dolori alla schena ed alla gamba sn.- Da RM rachide lombo sacrale del gennaio 2012 risultò: artrosi somatica L5 S1 con assottigliamento del disco internertebrale. Lieve scivolamento anteriore di L4 su L5 per artrosi inter-apofisaria cui si associa protusione del contorno posteriore del disco intersomatico a sed paramediana destra. Inoltre piccola ernia laterale ed intra-foraminale destra L2 L3 cui si associa rigonfiamento edemigeno del ganglio radicolare della seconda radice nervosa lombare, ed una seconda piccola ernia laterale destra del contorno posteriore del disco intervertebrale L1 L2. - Assenza di alterazioni di tipo focale a carico della midollare ossea. conservata la statica del rachide e l'ampiezza del canale vertebrale. normale aspetto dei dischi intersomatici. - Regolare sede e segnale del cono midollare e delle radici della cauda equina. - Nell'aprile dello stesso anno, una caduta provocò una lesione ossea a carico delle vertebre, In un anno abbiamo provato varie terapie come tecar, magneto agopuntura con risultati modesti e di breve durata.- Il !8 aprile de quest'anno una nuova RM rachide lombosacrale evidenzia: - Scoliosi sinistra con fulcro in L2 L3. Crollo somatico di D11 per cedimento di entrambe le limitanti, marcata cuneizzazione anteriore e moderata cifotizzazione segmentaria del rachide (< 30°); sporgenza intracanalare del muro vertebrale posteriore, che impronta il midollo spinale ma non determina alterazioni di segnale del tessuto nervoso. Il segnale osseo è quello di una lesione "stabilizzata". - Moderata accentuazione della protusione del disco L1/L2, attualmente ad ampio raggio. - Agli altri livelli reperto immodificato rispetto all'esame precedente. - Nel ringraziarVi per la Vs. cortese attenzione e per i consigli che vorrete darmi, cordialmente Vi saluto.
[#1]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Occorre premettere che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa. La sola descrizione "affetta da dolori alla schena ed alla gamba sn" non consente di esprimere nessun parere. Occorre valutare la sede dei dolori, sia per capirne il livello sia per individuare quale radice nervosa può essere compromessa, e testare con apposite specifiche manovre la presenza di eventuali deficit neurologici. A mio parere occorre considerare bene anche il crollo vertebrale segnalato nell'ultima RMN.
Come vede non è possibile con il solo referto della RMN, e quindi senza aver visitato la paziente e senza aver visto le immagini né esprimere pareri né dare consigli.
La sola cosa da fare è portare in visione la RMN (referto e immagini) allo specialista che l'ha prescritta perché possa integrare con esse quanto emerso dalla visita e completare così la visita. In tal modo, ottenuta la diagnosi, lo specialista saprà indicare la terapia appropriata.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Egregio dottore, La ringrazio per l'attenzione dedicatomi, seguirò il Suo consiglio, cordiali saluti.