Atrosi ginocchio destro
sono un "ragazzo" di 44, peso 95kg e sono alto 185cm, il 2 aprie 2013 ho avuto una distorsione al ginocchio, con gonfiore per 2 settimane, il medico di base mi ha dato punture voltare e muscoril, ho fatto rx al ginocchio ed è risultato:
Manifestazioni degenerativo artrosico con rime articolari sufficientemente conservate.
Atrosi femoro rotulea con riduzione della rima articolare.
Piccolo osteofita sul margine superiore della rotula nel versante mediale.
Rapporti articolari conservati.
Tumefazione dei tessuti molli.
Utile, a giudizio clinico, completare con ecografia del ginocchio."
il 18/04/2013 andato da ortopedico presso una casa di cura molto famosa a roma dove l'ortopedico mi ha dato delle compresse di Celebrex, e ripresentarmi dopo 20gg. mi ha detto che sarà da prendere in considerazione infiltrazioni di Acido ialuronico, e che potrei da 10anni dover mettere protesi.
Il ginocchio lo muovo bene, ogni tanto mi fa male nella parte interna posteriore del ginocchio stesso.
Manifestazioni degenerativo artrosico con rime articolari sufficientemente conservate.
Atrosi femoro rotulea con riduzione della rima articolare.
Piccolo osteofita sul margine superiore della rotula nel versante mediale.
Rapporti articolari conservati.
Tumefazione dei tessuti molli.
Utile, a giudizio clinico, completare con ecografia del ginocchio."
il 18/04/2013 andato da ortopedico presso una casa di cura molto famosa a roma dove l'ortopedico mi ha dato delle compresse di Celebrex, e ripresentarmi dopo 20gg. mi ha detto che sarà da prendere in considerazione infiltrazioni di Acido ialuronico, e che potrei da 10anni dover mettere protesi.
Il ginocchio lo muovo bene, ogni tanto mi fa male nella parte interna posteriore del ginocchio stesso.
[#1]
Io le consiglio di effettuare una RMN perché se ha avuto un episodio distorsivo potrebbe sommarsi al processo artrosico una lesione meniscale che aggraverebbe il quadro. Solo dopo si puó parlare di cure. In molti casi, in pazienti della sua età una artroscopia puó curare definitivamente lesioni meniscali e migliorare lesioni cartilaginee.
Rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
Rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
Dr. Luca Tafuro
[#6]
Ci sono diverse possibilità terapeutiche sia biologiche autologhe che con materiali di produzione che simulano o sostituiscono piccole lesioni cartilaginee. Proprio per questo ė importante definire la lesione nelle sue caratteristiche e dimensioni.
[#7]
Utente
nell'attesa di un secondo consulto ortopedico presso un altra struttura (il primo ortopedico si è basato silo sulle lastre e non mi ha richiesto esami aggiuntivi come per esempio RMN), ho sentito una mia amica che ha più o meno il mio stesso problema e un medico/ortopedico gli ha fatto prendere e lo sta facendo tutt'ora un farmaco il cui nome è "Cartjoint" da prendere per 3 mesi, potrei assumerla anche io, ho letto che aita generazione di cartillagine.
[#8]
Utente
fatta vista altro ortopedico, che mi ha prescritto RNM perchè ha detto che bisogna vedere se i tessuti (menisco e cartillagine) sono sani, nel qual caso si può optare per artroscopia per ripulire il ginocchio dato che mi vengono come dei crami dietro al ginoccio o lato menisco.
Se invece il menisco dovesse risultare non in buono stato si decidera per altra soluzione.
Se invece il menisco dovesse risultare non in buono stato si decidera per altra soluzione.
[#9]
Utente
presi risultati RMN:
Irregolarità dell'angolo postero-laterale del piatto tibiale interno, in relazione, in prima ipotesi a lesione
fratturativa: necessario videat ortopedico, correlazione con dati RX ed eventuale studio di dettaglio TC.
In corrispondenza della diafisi distale del femore, in sede subcondrale, ai limiti del campo di vista
dell'indagine, coesiste una lesione encondromatosa.
Gonartrosi tricompartimentale.
LCA continuo ma caratterizzato da esiti distrattivi.
LCP senza particolari rilievi.
Rilievo di diffusi fenomeni degenerativi a carico delle fibrocartilagini meniscali, senza sicuri segni RM di
fissurazione.
Legamenti collaterali nei limiti.
Rotula in sublussazione esterna ed in posizione più alta che di norma, caratterizzata da severe alterazioni degenerative della cartilagine femoro-notulea.
Segni di degenerazione tendinosica a carico del tendine rotuleo e del tendine quadricipitale.
Abbondante quota di versamento articolare, prevalentemente retro- e sovra-rotuleo (ove sono presenti segni di impegno infiammatorio sinoviale).
Necessaria verifica specialistica ortopedica; opportuna rivalutazione RM a breve distanza di tempo.
Irregolarità dell'angolo postero-laterale del piatto tibiale interno, in relazione, in prima ipotesi a lesione
fratturativa: necessario videat ortopedico, correlazione con dati RX ed eventuale studio di dettaglio TC.
In corrispondenza della diafisi distale del femore, in sede subcondrale, ai limiti del campo di vista
dell'indagine, coesiste una lesione encondromatosa.
Gonartrosi tricompartimentale.
LCA continuo ma caratterizzato da esiti distrattivi.
LCP senza particolari rilievi.
Rilievo di diffusi fenomeni degenerativi a carico delle fibrocartilagini meniscali, senza sicuri segni RM di
fissurazione.
Legamenti collaterali nei limiti.
Rotula in sublussazione esterna ed in posizione più alta che di norma, caratterizzata da severe alterazioni degenerative della cartilagine femoro-notulea.
Segni di degenerazione tendinosica a carico del tendine rotuleo e del tendine quadricipitale.
Abbondante quota di versamento articolare, prevalentemente retro- e sovra-rotuleo (ove sono presenti segni di impegno infiammatorio sinoviale).
Necessaria verifica specialistica ortopedica; opportuna rivalutazione RM a breve distanza di tempo.
[#10]
mi sembra un quadro RMN piuttosto complesso,di difficile interpretazione senza una visita.
sicuramente un intervento artroscopico sarà necessario, sia per una valutazione più precisa delle lesione sia, soprattutto, per regolarizzare le alterazioni cartilaginee e meniscali.
Dopo la valutazione del grado di condropatia si potrà instaurare una cura "nutritiva" per la cartilagine, valutando al meglio la tecnica infiltrativa da utilizzare.
sicuramente un intervento artroscopico sarà necessario, sia per una valutazione più precisa delle lesione sia, soprattutto, per regolarizzare le alterazioni cartilaginee e meniscali.
Dopo la valutazione del grado di condropatia si potrà instaurare una cura "nutritiva" per la cartilagine, valutando al meglio la tecnica infiltrativa da utilizzare.
[#11]
Utente
effettuata visita ortopedica, il medico tra le altre cose si è preoccupato per la frattura del piattio tibiale e mi ha dato 10 seduta fisioterapia (magneto, ultrasuoni, ionoforsei) poi rifare RMN per vedere le condizioni dopo terapia; ma ogni tanto il ginocchio mi fa malino al di sopra della posizione della rotula e menisco. Inoltre da 3 settimane (più o meno) l'altro ginocchio quando salgo le scale o in genere lo sforzo per "salire" mi fa un rumorino e si sente anche al tatto come un "osso" che scavalla, dandomi fastidio (da una scala di "dolore" da 1 a 10 a me è 3), quest'altro ginocchio 20anni fa fui operato alla cartillagine in seguito ad una brutta caduta e mi operarono per togliermi la cartillagine che mi tagliava internamente favorendo la fuoriuscita di sangue con conseguenti asportazioni con siringhe di tale liquido, poi mi operarono e non mi ha mai dato fastidio fino a 3 settimane fa.
Naturalmente tra circa 2 settimane rifarò la RNM al ginocchio per vedere se la terapia sta facendo effetto e includerò la RNM dell'altro ginocchio.
Intanto vorrei sapere se e dove posso rivolgermi per una "cura" all'artrosi in quanto sto leggendo in giro che potrebbe venirmi in aiuto un impianto di condrociti (cellule cartilaginee) o la riparazione cartilaginea tramite utilizzo di cellule mesenchimali (cellule staminali).
Naturalmente tra circa 2 settimane rifarò la RNM al ginocchio per vedere se la terapia sta facendo effetto e includerò la RNM dell'altro ginocchio.
Intanto vorrei sapere se e dove posso rivolgermi per una "cura" all'artrosi in quanto sto leggendo in giro che potrebbe venirmi in aiuto un impianto di condrociti (cellule cartilaginee) o la riparazione cartilaginea tramite utilizzo di cellule mesenchimali (cellule staminali).
[#14]
Come le ho già scritto me ne occupo personalmente già da diversi anni. Visto che lei si trova a Roma
Se gradisce un mio consulto mi trova presso l'european hospital. Il numero é 066571541 e può chiedere direttamente di me lasciando un suo recapito.
Altrimenti può rivolgersi al suo ortopedico di fiducia se ne ha uno che sicuramente la può lui stesso aiutare.
Cordiali saluti
Se gradisce un mio consulto mi trova presso l'european hospital. Il numero é 066571541 e può chiedere direttamente di me lasciando un suo recapito.
Altrimenti può rivolgersi al suo ortopedico di fiducia se ne ha uno che sicuramente la può lui stesso aiutare.
Cordiali saluti
[#17]
Utente
fatta risonanza a tutti e due i ginocchi, risultato:
Non evidenza di lesioni ossee di tipo focale evolutivo o fratturativo percepibili con la metodica.
Gonartrosi tricompartimentale.
LCA continuo ma caratterizzato da esiti distrattivi.
LCP senza particolari rilievi.
Rilievo di diffusi fenomeni degenerativi a carico delle fibrocartilagini meniscali, senza sicuri segni RM di fissurazione.
Esiti distrattivi in corrispondenza di entrambi i legamenti collaterali.
La rotula, di aspetto dismorfico (apparentemente bipartita), è in iperpressione esterna, caratterizzata da severe alterazioni degenerative della cartilagine fernoro-rotulea.
Segni di degenerazione tendinosica a carico del tendine rotaleo e del tendine quadricipitale.
Abbondante quota di versamento articolare, prevalentemente retro- e sovra-rotuleo (ove sono presenti segni dì impegno infiammatorio sinoviale).
Non evidenza di lesioni ossee di tipo focale evolutivo o fratturativo percepibili con la metodica.
Gonartrosi tricompartimentale.
LCA continuo ma caratterizzato da esiti distrattivi.
LCP senza particolari rilievi.
Rilievo di diffusi fenomeni degenerativi a carico delle fibrocartilagini meniscali, senza sicuri segni RM di fissurazione.
Esiti distrattivi in corrispondenza di entrambi i legamenti collaterali.
La rotula, di aspetto dismorfico (apparentemente bipartita), è in iperpressione esterna, caratterizzata da severe alterazioni degenerative della cartilagine fernoro-rotulea.
Segni di degenerazione tendinosica a carico del tendine rotaleo e del tendine quadricipitale.
Abbondante quota di versamento articolare, prevalentemente retro- e sovra-rotuleo (ove sono presenti segni dì impegno infiammatorio sinoviale).
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 4.8k visite dal 22/04/2013.
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