Frattura base del v metatarso

Salve, il giorno 14 aprile mi sono fratturata il metatarso, ho fatto diverse ricerche su internet e i tempi di guarigione variano veramente molto da articolo ad articolo, l'ortopedico che mi ha messo il gesso mi ha parlato di un mese di gesso più riabilitazione... Ma mi ha anche detto che devo portare pazienza, fosse facile, io ho 2 bambini ed un lavoro in proprio, l'idea di stare ferma è quantomeno assurda....
Ora le mie domande sono:
Per quanto tempo il piede si gonfierà non appena lo abbassò?
Quanto tempo durerà il dolore?
Il mio stare in piedi ovviamente senza appoggiare il piede interessato può compromettere i tempi di guarigione e soprattutto comprometto i risultati?
La riabilitazione quanto dura?
E soprattutto quando potrò riprendere l'attività sportiva?
Grazie

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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Non esistono risposte fisse alle Sue domande e i tempi adottati sono corretti: un mese di gesso e poi la riabilitazione. Stare in piedi a lungo non compromette la guaigione ma se ha il problema dei piedi gonfi è ovvio che questo peggiorerà con aumento dell'edema e del dolore.
I tempi di guarigione possono discostarsi dai 30 gg se per qualche motivo la frattura tarda a consolidare, il gonfiore del piede dipende anche dalle caratteristiche individuali della circolazione, oltre a essere legato anche al trauma, all'immobilizzazione e all'assenza di carico. Nello stesso modo il dolore ha caratteristiche individuali: ciascuno ha sensibilità diversa. La durata della riabilitazione dipende dalle condizioni in cui saranno piede e caviglia al momento della rimozione del gesso, ma 3-4 settimane come minimo vanno messe in conto. Anche per l'attività sportiva impossibile fare previsioni attendibili, ma sarà l'ultima cosa che potrà fare perché bisognerà che la frattura sia guarita e che la riabilitazione sia stata completata con successo. Il consiglio di portare pazienza è giustificato dal fatto che non ci sono scorciatoie né sconti e che solo lo scrupoloso rispetto delle indicazioni ricevute consente di guarire al meglio nel minor tempo possibile, e purtroppo la frattura non tiene conto né degli impegni né dei figli, né del lavoro.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Salve,
La ringrazio per il consulto... È mi scuso p il ritardo a rispondere.nel frattempo la situazione non è migliorata:: a distanza di 12 giorni dalla rottura, ancora ho dolore, gonfiore, e un susseguirsi di situazioni, che non riesco a motivare...
Le elenco le sensazioni che mi capitano nella giornata, a volte contemporaneamente a volte singolarmente:

Intorpidimento del piede,
Sensazione di caldo improvviso
Dita fredde, difficili da muovere( il mignolo non accenna a nessun movimento)
Sensazione come di bagnato in più parti del piede
Sensazione come di un elastico tirato che divide il "mignolo" dal resto del piede.
Tremore del piede
Dolore dove c'è la frattura
Fitte dolorose in più parti del piede, anche non interessate dalla frattura
Crampi al polpaccio
Difficoltà a trovare una posizione del piede che porti sollievo.

Nella prima parte della giornata il piede non pare gonfiarsi particolarmente se resto seduta con il piede in alto, avvicinandomi alla sera il piede tende a gonfiarsi anche quando appoggiato, i vari sintomi che le ho descritto non sono particolarmente legati al gonfiore, si presentano in diverse occasioni, indipendentemente dalla posizione.

La ringrazio
Cordiali saluti

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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Purtroppo con le "sensazioni" non ci posso fare nulla.Per qualsiasi dubbio è indispensabile vedere direttamente se ci sono problemi, per cui, per avere risposta a esso, è indispensabile che consulti l'ortopedico che La segue. Solo lui può valutare se ci sono problemi di gesso e/o circolatori. Nell'attesa però occorre che Lei stia seduta o sdraiata e con il piede in alto, e faccia, se come immagino Le è stata prescritta, la profilassi della tromboembolia con le iniezioni nella cute dell'addome.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio per l'immediatezza della risposta, sono cosciente che il suo consulto non può essere paragonato ad una visita, in quanto non ha la possibilità di vedermi, più che altro chiedevo se era normale avere questi sintomi, o se era consigliata una visita.
Mi è stata prescritta e sto facendo le punture al l'addome.
Comunque la ringrazio, cercherò di fare al più presto un controllo direttamente da un ortopedico,
Cordiali saluti
[#5]
Utente
Utente
Salve, sono ancora qui a chiedere consiglio.
Il 17 maggio ho tolto il gesso, il medico di turno non ha ritenuto opportuno fare i raggi e dopo una firma ha semplicemente detto può andare.
Non mi ha dato nessun tipo di riabilitazione, non ha controllato lo stato del mio piede, e non mi ha detto neanche se potevo appoggiare il piede o dovevo continuare con le stampelle.
Ora la mia perplessità immagino sia ovvia, chiedendo all infermiera mi è stato consigliato di continuare con le stampelle e appoggiare progressivamente il peso, fino a quando non mi sarei sentita pronta di andare senza.
Dopo 2 giorni io camminavo senza stampelle.il piede mi fa male nel punto di rottura, soprattutto se faccio pressione, ancora non riesco a stare sulle punte e ovviamente il movimento è ancora molto insicuro e zoppico. Ma apparentemente tutto ok.

Una sola perplessità ho un gonfiore incredibile alla caviglia, che accresce ogni giorno.
I primi giorni pensavo all'affaticamento dopo tanto tempo ferma, ma rimango perplessa perché al mattino quando mi sveglio, è gonfia come la sera prima. Durante la giornata si gonfia sempre più e praticamente non si sgonfia mai.
Non ho alcun dolore alla caviglia, solo i capillari molto visibili e qualcuno che si è rotto.
Ho anche un dolore al ginocchio quando tento di effettuare un passo un po più lungo.
Stasera è comparso un livido violaceo, nel punto di rottura del piede.

Le mie domande per lei sono:
Crede che sia consigliato effettuare i raggi,ed eventualmente consultare uno specialista esterno alla struttura ospedaliera?
Crede che sia di normale corso questo gonfiore alla caviglia e il dolore nel punto di rottura?
Crede che io sia stata troppo frettolosa ad abbandonare così rapidamente le stampelle?
In più le chiedevo è " normale" avere dolore al ginocchio?
Grazie
[#6]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
1- sarebbe stato "normale" valutare clinicamente e radiograficamente le condizioni attuali. A questo punto è utile sentire un secondo parere da uno specialista. Non importa che sia esterno o interno alla USL, basta che sia disponibile a dedicarLe il tempo necessario.
2 - dopo la rimozione di un gesso per un mese, di solito la riabilitazione è necessaria.Sui tempi di abbandono delle stampelle è lo specialista a dare indicazioni in base allo stato attuale della frattura, quindi non se ne faccia una colpa.
3-è possibile che una cattiva postura possa coinvolgere il ginocchio, ma a distanza è impossibile dirlo.
A questo punto Le suggerisco di rivolgersi direttamente a un medico fisiatra, che valuterà tutto il quadro, compreso il gonfiore e deciderà la riabilitazione ed eventuali accertamenti (rx, visita angiologica ecc.)
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente, a quanto pare è più soddisfacente cercare risposte nei forum, che direttamente...
Cercherò uno specialista affidabile nella mia zona.
Le faro sapere.
Buona giornata
Ancora grazie.
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