Morbo di de quervain
Salve,
Mi rivolgo a qualche specialista in merito alla tenosinovite di de Quervain. Circa un anno fa ho avuto un lieve incidente domestico che mi ha procurato un livido alla altezza del polso sinistro, alla base del pollice. Dopo pochi giorni era sparito, senza creare problemi alla mia professione di pianista, che ho continuato a svolgere senza problemi.
Da circa 6 mesi ho iniziato ad avere dolori al pollice, eseguendo il solito percorso: fisioterapista, creme, tutore, medicine FANS, laser, tecar, Ovviamente ho dovuto limitare, sennò interrompere a tratti il mio lavoro. L’ecografia ha evidenziato la presenza di ispessimento ed ipoecogenicità del tendine abduttore lungo del pollice ed in minor misura del tendine estensore breve dello stesso dito, con presenza di modesta falda di versamento nella guaina sinoviale peritendinea, la Rx non ha evidenziato lesioni ossee.
Adesso senza risultati evidenti, l’ortopedico mi consiglia l’intervento minimizzando i rischi. Vorrei sapere se esistono statistiche certe su percentuali di guarigione dopo l’intervento, giacché sento invece tantissime voci di pazienti che si operano e trovano più dolori di prima. Inoltre solitamente i tempi di ricupero, ho 54 anni, sono molto lunghi. Ho inoltre sentito che negli Stati Uniti questo e un male assai diffuso che è operato senza grandi rischi post-operatori. Grazie per la gentile risposta
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Gentile Signore,
in genere, per il De Quervain, si tentano prima altre soluzioni, compresa l'infiltrazione locale.
Se la patologia è già cronica (dura da alcuni mesi), potrebbe essere preferibile l'intervento: di norma, non ci sono problemi e tutto torna perfettamente a posto.
I casi da lei sentiti (insuccessi), bisognerebbe capire se sono stati operati per la stessa patologia o per altra, come sono stati operati (non tutti i chirurghi sono uguali.....).
In teoria, qualsiasi intervento può dare complicanze, ma in questo caso sono eccezionali (se il chirurgo sa il fatto suo).
in genere, per il De Quervain, si tentano prima altre soluzioni, compresa l'infiltrazione locale.
Se la patologia è già cronica (dura da alcuni mesi), potrebbe essere preferibile l'intervento: di norma, non ci sono problemi e tutto torna perfettamente a posto.
I casi da lei sentiti (insuccessi), bisognerebbe capire se sono stati operati per la stessa patologia o per altra, come sono stati operati (non tutti i chirurghi sono uguali.....).
In teoria, qualsiasi intervento può dare complicanze, ma in questo caso sono eccezionali (se il chirurgo sa il fatto suo).
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 09/04/2013.
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