Frattura epifisi distale v metacarpo

Egregio Dottore
Venerdì 29 Marzo, ho subito la frattura in oggetto, trattasi di frattura composta. Martedì 2 Aprile mi sono recato al pronto soccorso e dopo le dovute verifiche è emerso il problema. E' stata eseguita la riduzione della frattura sotto anestesia locale (e non posso immaginare il dolore che avrei potuto provare senza, in quanto nonostante sotto anestesia ho sofferto abbastanza durante la manovra), mi hanno ingessato e applicato la stecca al mignolo in posizione a circa 40°, con rimozione l' 8 Maggio. Non accuso forti dolori, ma ho un costante fastidio nella parte laterale adiacente all'osso in questione, e il dolore spesso si ripercuote al mignolo. Premetto che non sto utilizzando antidolorifici, ma il Di Leo Q-Dol , in quanto allergico al paracetamolo. Posso allegare foto del gesso. Essendo la prima volta che vengo ingessato ho un sacco di dubbi
Cosa ne pensa del trattamento che mi hanno somministrato? Ritiene opportuno che mi faccia visitare a breve piuttosto che attendere alla rimozione, visto che ho ancora dolore?
Ritiene che potrò riprendere a suonare la batteria subito dopo la rimozione o sarà meglio attendere?
Grazie per la cortese attenzione
Saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

generalmente queste fratture hanno una prognosi eccellente.

Per riprendere a suonare la batteria, le conviene attendere che il callo osseo sia ben calcificato.

Per accorciare i tempi di consolidazione, può fare la magneto-terapia domiciliare, per almeno 6-8 ore al giorno.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
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Gentilissimo Dott. Leccese
La ringrazio per la tempestività!
In cosa consiste la magneto-terapia?Cosa devo fare per eseguirla? devo farmela prescrivere dal mio medico di base o devo procurarmi qualche strumento?
Grazie ancora!
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Si tratta di una terapia assolutamente innocua, priva di effetti collaterali: può farsi consigliare dal suo medico curante circa un apparecchio idoneo (ne esistono di ottimi da noleggare per il periodo necessario: nel suo caso, potrebbero essere più che sufficienti 2 settimane di terapia).

Si ricordi che l'efficacia è direttamente proporzionale al tempo di trattamento (numero di ore e giorni di terapia), oltre che dal tipo di apparecchio utilizzato.